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4 Luglio 2025
13:35

Gli allineamenti megalitici più antichi d’Europa sono quelli di Carnac, in Francia

A Carnac, in Bretagna, una nuova scoperta svela alcuni dei megaliti più antichi d’Europa, più vecchi di Stonehenge. Grazie agli scavi nel sito di Le Plasker, è stata ricostruita una sequenza di costruzioni rituali durata oltre 500 anni.

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Gli allineamenti megalitici più antichi d’Europa sono quelli di Carnac, in Francia
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Allineamento di Kerlescan, Carnac. Credit: Myrabella

Per la prima volta, con un nuova campagna di scavi, si è riusciti a datare con precisione il sito megalitico di Carnac, nella Francia nordoccidentale, uno dei più estesi al mondo: l'inizio della storia di questo sito risalirebbe addirittura al 5700 a.C., rendendolo il monumento megalitico più antico d'Europa. Questa regione del paese è sempre stata nota per questo tipo di monumenti preistorici, ma grazie ai nuovi dati ottenuti è stato possibile stimare delle datazioni più precise per la loro realizzazione. Uno studio rigoroso portato avanti dall'università svedese di Göteborg, in sinergia con il CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique), l'università di Nantes e la ditta archeologica Archeodunum ha permesso di dimostrare come in una zona della regione di Carnac ancora non esplorata, Le Plasker, siano presenti alcuni dei megaliti più antichi d'Europa, ben 1700 anni antecedenti a Stonehenge.

Il paesaggio megalitico di Carnac è uno dei più noti del mondo, ma nonostante le ricerche su questo sito preistorico siano iniziate nel XIX secolo, fino ad oggi non è stato possibile proporre delle datazioni precise per la realizzazione dei monumenti. Si tratta di uno dei siti del suo genere più grandi del mondo, con dolmen e allineamenti di menhir lunghi anche un chilometro. Le datazioni non sono mai state molto chiare a causa della composizione del terreno della regione del Morbihan, dove si trova Carnac, molto acido e che quindi non permette facilmente la conservazione di materiale organico utilizzabile per la datazione al radiocarbonio.

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Il sito di Le Plasker, con i monoliti rimossi. Credit: Blanchard et al.

Uno scavo d'emergenza nel sito di Le Plasker ha permesso però di scoprire una zona del paesaggio megalitico ancora sconosciuta che — per via delle sue caratteristiche particolari — ha dato la possibilità di effettuare una delle più grandi sequenze di datazioni al radiocarbonio della Francia occidentale, con una cinquantina di campioni. Lo scavo, condotto sul campo dalla dottoressa Audrey Blanchard, ha portato alla luce una sequenza stratigrafica estremamente interessante, che ha potuto essere datata grazie alla straordinaria conservazione di frammenti di carbone all'interno delle fosse di fondazione dei megaliti oppure di pozzetti al cui interno erano stati accesi dei fuochi.

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Pianta e sezione della capanna mesolitica, la fase più antica del sito di Le Plasker, assieme ad un monolite forse di sostegno. Credit: Blanchard et al.

Il sito è contraddistinto dalla presenza di numerosi monoliti, sia in loco che rimossi nel corso del tempo. La fase più antica di Le Plasker risale al tardo Mesolitico (che in questa zona d'Europa si data tra il 12.000 e il 5000 a.C.), con una datazione calibrata che va dal 5699 al 5075 a.C. e i resti di una capanna risalgono proprio a questo periodo.

Dopo una fase di abbandono di circa tre secoli, il sito venne rioccupato nel pieno del Neolitico (in Francia settentrionale databile tra il 5000 e il 2500 a.C.), con la realizzazione di un monumento funerario direttamente al di sopra della capanna mesolitica. Questo monumento era composto da una cista litica — ovvero un contenitore realizzato con lastre di pietra — e coperto da un tumulo di terra, al cui interno era riposto il corpo del defunto. I campioni di carboni che hanno permesso la datazione calibrata per questa fase, associati a fuochi accesi durante la realizzazione del tumulo o nel corso del rituale funerario, segnalano la costruzione di questo monumento tra il 4790 e il 4640 a.C.

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Le tracce del tumulo funerario neolitico, con la cista litica all’interno. Credit: Blanchard et al.

Poco tempo dopo la realizzazione del tumulo funerario, o forse in contemporanea, attorno ad esso è cominciato l'innalzamento di diversi menhir. Si tratta di alcune serie di allineamenti realizzate in fasi diverse, soprattutto con orientamento nord-sud. I monoliti non sono stati rinvenuti in loco, probabilmente perché rimossi in qualche fase successiva, ma è stato possibile riconoscere gli allineamenti grazie al ritrovamento delle fosse di fondazione. I campioni di carbone (provenienti dalle fosse o da pozzetti di cottura utilizzati per l'illuminazione o per cucinare dei pasti legati al rituale funerario) hanno permesso di datare questa fase a un periodo che va dal 4670 al 4250 a. C.

L'ultima fase di frequentazione del sito di Le Plasker, durante la quale non vengono più eretti monoliti (probabilmente quando inizia la loro caduta o rimozione), è stata datata tra il 4250 e il 4050 a. C., grazie ai campioni di due fosse di cottura realizzate a poca distanza dagli allineamenti.

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Gli allineamenti di menhir (rimossi a distanza di qualche secolo) eretti in associazione al monumento funerario, nel corso di più fasi. Credit: Blanchard et al.

La precisa serie di datazioni al radiocarbonio a Le Plasker ha permesso di fare luce sulla cronologia dei siti megalitici della regione di Carnac, che si confermano fra i più antichi d'Europa.

La complessa stratificazione del sito rende evidente come la realizzazione dei tumuli funerari e degli allineamenti di menhir non si sia verificata in una fase unitaria, ma nel corso di più momenti nel corso di almeno quattro o cinque secoli, segnalando una cura e un interesse continuo da parte delle comunità megalitiche della Bretagna anche per molte generazioni, per quello che doveva essere un luogo molto importante per il loro senso di religiosità e di identità comunitaria.

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