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La bandiera danese, conosciuta come Dannebrog (panno danese), ha uno sfondo rosso con una croce bianca che si estende fino ai bordi, con il braccio verticale leggermente spostato verso il lato dell’asta. Quando parliamo di simboli nazionali, pochi sono così intrisi di storia, mito e orgoglio come questa bandiera. Dietro questa croce si nasconde una storia affascinante fatta di battaglie medievali, cieli miracolosi e ispirazioni militari. Infatti la leggenda narra che tutto ebbe inizio nel lontano 1219, durante una battaglia a Lyndanisse, nell’odierna Estonia. Dopo un'estenuante combattimento l'esercito del re danese Valdemar II stava per essere sconfitto, quando vide scendere dal cielo una croce bianca luminosa su fondo rosso, un segno divino che ridiede forza ai suoi soldati: i danesi attaccarono con rinnovato coraggio e vinsero. Da allora quella croce divenne simbolo della protezione divina e venne dunque adottata come bandiera dalla Danimarca. Se la leggenda parla di un miracolo, la storia però suggerisce anche influenze più “terrene”: il Dannebrog in effetti potrebbe ispirarsi agli stendardi usati dai crociati o all’antico stemma della città anseatica di Lubecca.
In ogni caso, la Danimarca fu la prima nazione a fare della sua bandiera un simbolo stabile e duraturo, usandola in maniera continuativa fin dal Medioevo. Inoltre, va' certamente sottolineato che il Dannebrog ha fatto scuola: infatti è stato il modello per tutte le bandiere scandinave. Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda e Isole Fær Øer hanno tutte adottato una croce asimmetrica nei propri vessilli, con variazioni di colore che riflettono identità diverse, ma un’origine comune. Ma non sono solo i Paesi nordici ad aver puntato su rosso e bianco, questi colori, che sono spesso simbolo di sacrificio, coraggio, purezza e verità, ricorrono anche in molte altre bandiere europee.
Austria: tre bande orizzontali rosso-bianco-rosso, ispirate, secondo la leggenda, al mantello insanguinato del duca Leopoldo V durante l’assedio di Acri nel 1191. La striscia del mantello rimasta bianca, perché coperta dalla cintura, ne avrebbe suggerito il design.

Lettonia: due bande rosso scuro con una sottile striscia bianca. In uso già nel X secolo, simboleggia il sangue dei caduti e la verità; la bandiera venne soppressa in epoca sovietica ma fu ripristinata nel 1990.

Malta: bianca e rossa, presenta nel cantone la Croce di Re Giorgio, riconoscimento britannico per il coraggio dimostrato dalla popolazione maltese durante la Seconda guerra mondiale. I colori risalgono alla liberazione normanna di Ruggero I.

Polonia: due bande orizzontali, bianca sopra e rossa sotto, provenienti dallo stemma dell’Unione Polacco-Lituana. Ufficialmente adottata nel 1831, rappresenta pace e sangue versato per l’indipendenza.
