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La haka è una danza tradizionale maori che affonda le sue radici in secoli di storia e cultura della Nuova Zelanda. Sebbene oggi sia spesso associata a eventi sportivi, come il rugby (famosa è quella danzata dagli All Blacks prima di ogni partita), la haka è molto più di una semplice esibizione: è un rituale profondo e significativo che incarna la forza, la coesione e la connessione con gli antenati. La danza è stata infatti utilizzata nei più vari contesti, dalla guerra alla spiritualità, passando per celebrazioni familiari e cerimonie di benvenuto.
Origini, storia e significato della haka
Le origini della haka risalgono alle antiche tradizioni delle tribù maori, che la consideravano una forma di comunicazione diretta con gli spiriti degli antenati. La danza veniva spesso eseguita prima delle battaglie per incutere paura negli avversari, infondere coraggio nei guerrieri e preparare il corpo e la mente per la lotta. L’esecuzione della haka era considerata un mezzo per attivare l’energia spirituale e l'energia fisica del gruppo, creando un legame profondo tra il presente e il passato attraverso la connessione con gli antenati.
La parola stessa "haka" è spesso tradotta come "danza" o "rituale", ma il suo significato va oltre: è un atto che unisce il corpo, la mente e lo spirito, rappresentando l’energia vitale (spesso definita come "mauri") che fluisce tra gli esseri umani, la natura e gli antenati.
Nel corso dei secoli, ogni tribù maori ha sviluppato una propria versione della haka, ciascuna con movimenti, canti e gesti distintivi legati alla sua storia, alle proprie esperienze e alle battaglie combattute. La danza non solo simboleggia la forza fisica, ma incarna anche valori profondi di identità culturale e solidarietà tribale, rafforzando il legame con la terra e con la comunità.
Le principali caratteristiche della haka
Nonostante le numerose varianti regionali e tribali, ci sono alcune caratteristiche fondamentali che rendono la haka riconoscibile e unica. Queste caratteristiche includono:
- La posizione e sincronizzazione del gruppo: la danza è eseguita da un gruppo che si dispone in una formazione compatta, spesso a stretto contatto. I partecipanti devono essere perfettamente sincronizzati nei movimenti e nei suoni, creando un effetto visivo e sonoro di grande impatto.
- I movimenti fisici: i movimenti della haka sono vigorosi e marcati. I piedi battono forte a terra, spesso in un passo deciso e rumoroso, per simboleggiare il potere e la determinazione. Le braccia sono spesso alzate o abbassate con forza, mentre le mani colpiscono il corpo in modo energico, enfatizzando il gesto di protezione o minaccia. Le gambe sono piegate in una posizione di potenza, che riflette la preparazione fisica e mentale alla battaglia o al rito.

- Le espressioni facciali: un aspetto distintivo della haka è l'intensità delle espressioni facciali. I danzatori protrudono la lingua e creano espressioni di estrema concentrazione e aggressività. Questo gesto simboleggia l’energia spirituale che viene invocata dagli antenati. La bocca aperta e le grida gutturali durante la danza enfatizzano la potenza emotiva del gruppo.

- Il canto: la haka è accompagnata da un canto rituale, che può essere un incitamento alla forza, una lode agli antenati o un richiamo alle divinità. Il canto è un elemento fondamentale, e la voce risuona potente e grintosa, con suoni gutturali e ritmati che rispecchiano l'energia fisica e emotiva della danza.
La haka in politica
Nel mondo contemporaneo, la haka ha acquisito una dimensione globale che va ben oltre i confini della Nuova Zelanda e della cultura maori. Sebbene strettamente legata alla tradizione indigena, la sua esecuzione in contesti internazionali è spesso percepita come un atto di rispetto ma anche di provocazione. Ogni esibizione della haka serve a riaffermare e preservare la cultura indigena, trasmettendo valori fondamentali come la forza, il coraggio e l’unità che sono alla base di questa danza.
In questo senso, la haka ha trovato un ruolo significativo anche nella politica internazionale, diventando uno strumento potente per l'affermazione dei diritti dei popoli indigeni.
Un esempio emblematico si è avuto durante il Congresso delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, quando le delegazioni neozelandesi hanno eseguito la haka per enfatizzare la loro posizione a favore della giustizia sociale e dei diritti delle popolazioni indigene. In quel contesto, la danza è stata interpretata come un atto di solidarietà e di denuncia delle ingiustizie storiche subite dai popoli nativi.