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28 Ottobre 2023
17:00

Cos’è l’ONU. Storia, obiettivi e organi dell’organizzazione

L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è da sempre al centro della scena politica internazionale. Scopriamo quali sono gli organi, il ruolo e i poteri dell’organizzazione intergovernativa.

A cura di Rachele Renno
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Cos’è l’ONU. Storia, obiettivi e organi dell’organizzazione
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L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è un'organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1945, all'indomani della Seconda guerra mondiale, con con l'obiettivo principale (sancito dall'art.1 della Carta delle Nazioni Unite) di mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Il suo attuale Segretario generale è Antonio Guterres.

Oggi l’ONU è spesso criticata per la mancanza di azioni concrete, anche all’interno di gravi conflitti, come quello in corso da più di mezzo secolo tra Israele e Palestina. L’ONU viene accusata di mantenere uno status quo in cui i Paesi membri continuano a portare avanti le proprie posizioni geopolitiche, limitando il suo ruolo di risolvere conflitti ed emergenze, a causa del potere di veto del Consiglio di Sicurezza. Approfondiamo quindi la nascita, la struttura e il ruolo della più grande e famosa organizzazione intergovernativa internazionale.

Attenzione: la questione israelo-palestinese è estremamente complessa e delicata e siamo consapevoli che ogni tipo di sintesi rischia di omettere informazioni; pertanto questo articolo va visto nell’insieme dei contenuti che abbiamo proposto e che proporremo nei prossimi giorni. Vi invitiamo quindi a non perderli: potete trovare tutto nella categoria Guerra Israele-Palestina del nostro sito. Sappiate che il nostro scopo è di far capire la situazione geopolitica con la massima neutralità e stimolare l’interesse per ulteriori approfondimenti.

La storia dell'ONU e quali sono gli Stati membri

L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) è stata fondata il 24 ottobre 1945 a San Francisco da 51 Stati, con l’obiettivo di preservare la pace e la sicurezza grazie alla cooperazione internazionale. Oggi, i membri dell’ONU sono quasi la totalità degli Stati del pianeta: 193 Paesi, con Palestina e Santa Sede che hanno lo status di osservatore permanente. La sede internazionale si trova nel Palazzo di Vetro a New York, con uffici anche a Ginevra, Nairobi e Vienna, oltre agli uffici delle numerose agenzie specializzate da cui è formata. L’ONU nacque in seguito al fallimento della Società delle Nazioni, organizzazione intergovernativa nata nel 1919 dopo la conferenza di Versailles, per risolvere, attraverso la diplomazia, la gestione dei conflitti ed il controllo sugli armamenti.

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Mappa dei Paesi membri dell’ONU. Credits: Newfraferz87, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

In seguito allo scoppio della seconda guerra mondiale, la Società delle Nazioni dimostrò la propria inefficacia e fu di fatto sostituita nel 1945 dall’ONU. Il termine “Nazioni Unite” fu usato per la prima volta nel 1942 dal presidente statunitense Roosevelt riferendosi a 26 Stati,  cosiddetti “alleati” di Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito durante la seconda guerra mondiale. I cinque Paesi fondatori che sottoscrissero la Carta delle Nazioni Unite nel 1945 furono Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Russia, che oggi rappresentano i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Organi e agenzie dell'ONU

L’ONU è formata da sei organi principali e da numerose agenzie specializzate. I suoi organi principali sono:

  • L’Assemblea Generale, formata dai 193 Paesi membri e che costituisce il potere consultivo e deliberativo dell’organizzazione. Ogni Paese membro ha un voto, secondo il criterio di uguaglianza.
  • Il Consiglio di Sicurezza, formato da 15 membri, di cui 5 permanenti e 10 a rotazione con un mandato di due anni. Insieme all’Assemblea Generale è l’organo più importante, che possiede i principali poteri in materia di pace e sicurezza
  • Il Consiglio Economico e Sociale, formato da 54 Stati membri, eletti dall’Assemblea generale ogni tre anni. Le sue funzioni riguardano la cooperazione in campo economico, sociale e di promozione dei diritti umani e sono di tipo consultivo
  • Il Segretariato, a capo del quale c’è il Segretario delle Nazioni Unite, ruolo che dal 2017 è ricoperto da Antonio Guterres. La durata del mandato non è stabilita dalla Carta delle Nazioni Unite ma è generalmente di 5 anni, con possibilità di rielezione
  • Il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria, nato per amministrare i territori sottoposti a regime coloniale, dal 2005 ha smesso di funzionare e dunque non esiste più
  • La Corte Internazionale di Giustizia, con sede all’Aia, è l’organo giurisdizionale delle Nazioni Unite. È formata da 15 giudici, con i requisiti richiesti nei rispettivi Stati per la nomina delle più alte cariche giudiziarie. La durata della carica è di 9 anni ed i giudici sono rieleggibili.

Oltre a questi organi, ci sono poi numerose agenzie specializzate in campi specifici: diritti umani, cultura, educazione, tutela dei rifugiati e numerosi altri settori che fanno parte dei campi d’azione dell’ONU.

Obiettivi e ruolo dell’ONU

L’ONU si basa sullo Statuto o Carta delle Nazioni Unite, firmato il 26 giugno 1945. In quanto accordo che istituisce la nascita di questa organizzazione, lo Statuto fa parte dei trattati internazionali e dunque è vincolante per i Paesi membri che lo hanno ratificato.  È formato da 111 articoli, in cui vengono stabiliti gli scopi, gli organi, i poteri, i criteri di ammissione e i rapporti con il diritto internazionale.
Secondo lo Statuto, l’ONU ha, tra gli altri, l’obiettivo di: mantenere la pace e la sicurezza internazionali, cooperare nella risoluzione dei conflitti internazionali e nella promozione del rispetto per i diritti umani, sviluppare relazioni amichevoli fra gli Stati, fornire aiuti umanitari e far rispettare il diritto internazionale. 

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Gli atti e le risoluzioni dell’ONU

La maggior parte degli atti e delle azioni politiche dell’ONU non hanno carattere obbligatorio, non sono quindi vincolanti. Tra i principali atti dell’ONU, le dichiarazioni di principi e le raccomandazioni, non hanno un diretto e concreto potere sugli Stati membri. Le risoluzioni, a seconda dei due organi che le emettono, si dividono in: risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e risoluzioni dell’Assemblea Generale. A differenza delle ultime, le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, così come le decisioni, hanno carattere vincolante e devono essere seguite da tutti gli Stati membri. Nel quadro del conflitto israelo-palestinese, ad esempio,  con la risoluzione 181 del 1947 l'ONU decise di dividere la Palestina in due Stati, uno arabo e uno ebraico, e di porre la capitale Gerusalemme sotto un regime internazionale speciale. Quando Israele entrò a far parte dell’ONU come stato membro nel 1949, ha ratificato il suo impegno a rispettare le direttive e le risoluzioni dell’ONU. La Palestina, al contrario, non è un Paese membro ma ha lo status di osservatore permanente, ossia non può votare o proporre risoluzioni, ma solo assistere e partecipare ai lavori dell’Assemblea Generale.

Il sistema di sicurezza collettiva

Esistono dei casi, circoscritti, nei quali le Nazioni Unite possono esercitare un potere di tipo coercitivo, e quindi situazioni estreme in cui è ammesso l’uso della forza. Sono i casi in cui la sicurezza collettiva e la stabilità e pace internazionale sono gravemente minacciate. Ad ogni modo, in caso di controversia, per prima cosa si cerca in tutti i modi di trovare una mediazione e una soluzione diplomatica e pacifica.  Se la situazione è grave a tal punto da richiedere un intervento dell’ONU, secondo gli articoli 39-42 del capitolo VII dello Statuto dell’ONU il Consiglio di Sicurezza ha il potere di adottare misure per prevenire o agire in modo diretto in situazioni di grave minaccia alla pace internazionale, o in seguito ad un atto di aggressione di uno Stato che minaccia o viola la pace. Ha inoltre il potere di sanzionare economicamente gli Stati che violano queste condizioni o, in casi estremi, intervenire con mezzi militari o con missioni di peacekeeping per far sì che le parti in conflitto rispettino gli accordi, una volta che la pace è stata raggiunta.

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Mappa missioni ONU per il mantenimento della pace.

Criticità e necessità di riforma dell’ONU

L’ONU oggi è accusata di debolezza rispetto alle crisi internazionali, avendo un margine di manovra spesso ridotto dal punto di vista decisionale.
Il principale ostacolo consiste nel potere di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Infatti con un solo voto contrario (veto) di Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Russia, una risoluzione può essere bloccata e questo succede con enorme frequenza al momento di adottare e votare risoluzioni cruciali, come nel caso del conflitto in corso tra Israele e Palestina. Sono stati numerosi i Paesi che negli anni hanno chiesto una riforma del Consiglio di Sicurezza per dare maggiore forza all’organizzazione, soprattutto durante importanti crisi internazionali ed umanitarie. Quello che viene criticato all’ONU è di ripetere in sede internazionale le stesse posizioni politiche degli Stati senza avere un reale potere di cambiamento sulla scena internazionale.

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