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Un gabbiano reale è ormai diventato famoso: milioni di utenti lo hanno visto sul tetto della Cappella Sistina, vicino al comignolo, proprio al momento della fumata bianca che annunciava l'elezione del nuovo Papa. Addirittura è stato ripreso mentre vomitava durante la fumata bianca! Si è guadagnato immediatamente l'appellativo di "gabbiano del Conclave" e la sua immagine è letteralmente volata su tutti i giornali e sui social. A guardar bene le immagini e i video, si nota subito che si tratta in realtà di un'intera famiglia di gabbiani, vista la presenza della femmina e di un giovane ben mimetizzato fra le tegole.
I gabbiani reali hanno una strategia riproduttiva basata su una forte fedeltà al partner e al sito di nidificazione che viene utilizzato per molti anni. Sono infatti uccelli monogami: il legame di coppia viene temporaneamente interrotto durante la stagione non riproduttiva, per poi essere ristabilito ogni primavera. Nei gabbiani reali è stato osservato in particolare un comportamento di rigurgito del cibo dei maschi a favore delle femmine scelte per l'accoppiamento: i maschi che rigurgitavano più frequentemente per la loro partner avevano poi maggiori probabilità di rimanere accoppiati con la stessa femmina anche l'anno successivo. Questo suggerisce che l'investimento e lo sforzo del partner è utile per mantenere preziosi legami riproduttivi nel tempo.
La monogamia, del resto, è molto frequente fra gli uccelli e porta vantaggi in termini riproduttivi per la specie. Numerosi studi dimostrano che gli individui che si riproducono con gli stessi partner per più anni successivi hanno benefici legati a un miglior coordinamento comportamentale nella "coppia consolidata" per l'allevamento della prole, nonché minori costi nel negoziare reciprocamente le cure parentali. Inoltre, la familiarità reciproca nel tempo evita di rinnovare lo sforzo e l'impegno nella cura della prole con un nuovo partner. Insomma, ciascuno già conosce pregi e difetti dell'altro e, quindi, non conviene cambiare compagno o compagna ogni anno!
Il gabbiano reale (Larus michahellis) è una delle 25 specie appartenenti al genere Larus ed è molto diffuso in Europa e nel bacino del Mediterraneo. È un uccello medio-grande, con apertura alare che può raggiungere anche i 150 centimetri. I due sessi allo stadio adulto sono morfologicamente molto simili, con corpo e testa bianchi, ali grigiastre con estremità nere, zampe e becco gialli e un caratteristico anello rosso attorno all'occhio. I giovani presentano un piumaggio bianco con fitta punteggiatura marrone.
È una specie caratteristica di ambienti marini, costieri o di estuari dei fiumi, ma ormai dagli anni '70 del secolo scorso si è ben adattata agli ambienti urbani, specialmente in prossimità di discariche o di raccolte di rifiuti, dove il cibo è abbondante. La prima coppia che ha nidificato in ambiente urbano in Italia ha scelto proprio Roma negli anni '70 e un sito all'interno dell'attuale Bioparco. È un uccello longevo (può vivere anche 30 anni) e una coppia si riproduce ogni anno.
In città i nidi vengono spesso collocati sulla sommità dei tetti e la costruzione inizia intorno alla fine di febbraio. La femmina depone una o due uova e le cova per circa 27 giorni. I due genitori costruiscono insieme il nido e sfamano i pulcini per circa 40 giorni. In genere, i gabbiani si riuniscono in colonie più o meno grandi, ma nel periodo riproduttivo diventano estremamente territoriali e aggressivi.