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All'Università di Cambridge esiste un ponte di legno chiamato "Ponte Matematico". Nonostante ci sia una folta documentazione sulla sua storia, nel corso dei secoli è stato protagonista di numerose leggende. La più famosa tra queste racconta, senza alcuna fonte che lo certifichi, che sia stato costruito da Newton in persona senza l'ausilio di viti o bulloni. Ma un ponte può davvero essere costruito senza viti o bulloni? Forse la risposta si trova in Giappone.
La leggenda del Ponte Matematico di Newton senza viti nè bulloni
Lo scienziato Isaac Newton, ancora prima di compiere 26 anni, fece scoperte formidabili: ideò un metodo per trattare le grandezze fisiche soggette a variazioni minime (calcolo infinitesimale), comprese che tutti i corpi dotati di massa si attraggono (legge di gravitazione universale) e gettò le fondamenta per studiare il moto dei corpi (meccanica classica). Pertanto, se qualcuno dicesse che secondo una leggenda Newton creò un ponte di legno a Cambridge senza viti o bulloni, si potrebbe tranquillamente pensare che la cosa sia plausibile.
Il mito racconta anche che anni dopo la sua realizzazione da parte di Newton, per via del suo deterioramento, fu necessario ricostruirlo. Non conoscendo però la misteriosa tecnica che Newton aveva impiegato per progettarlo, fu necessario ricrearlo con l'utilizzo di viti e bulloni. Ma cosa c'è di vero in tutta questa storia? La risposta è: assolutamente niente! Quello che lascia perplessi è che la documentazione sulla storia del ponte è ampia e dettagliata. Nonostante ciò si sono costruite tantissime leggende che non si basano su alcun dato certo.

Il ponte infatti è stato costruito nel 1749, mentre Newton è morto nel 1727 e non esistono prove di un suo possibile coinvolgimento nell'opera. Più precisamente, fu progettato nel 1748 da William Etheridge (1709-76) e fu poi costruito nel 1749 da James Essex il Giovane (1722-84). Successivamente, è stato riparato nel 1866 e ricostruito con lo stesso progetto nel 1905.
Il report fotografico risalente al 1850, quindi precedente ai lavori, mostra chiaramente gli elementi di fissaggio alle articolazioni. Tra le altre leggende parrebbe addirittura che il ponte sia ispirato ad un'opera di Leonardo Da Vinci, ma non ci sono prove al riguardo. Gli studiosi si sono domandanti come fosse possibile che attorno ad un ponte con così tanti documenti storici si sia potuto creare un vortice di voci senza alcun fondamento, ma nonostante la ricerca su come queste storie siano nate, non è stato possibile determinarne l'origine.
Ma esistono davvero ponti in legno costruiti senza viti o bulloni?
Anche se quella del ponte di Newton rimane una leggenda, l'esistenza di ponti senza viti o bulloni è possibile!
In Giappone esiste un'arte chiamata Kigumi che consiste nell'incastrare componenti in legno al fine di creare oggetti. Attraverso questa pratica è stato creato di tutto: da oggetti di piccole dimensioni (mobili, contenitori, ecc…) fino ad arrivare a vere e proprie abitazioni. Una delle applicazioni più incredibili di questa tecnica è il ponte Kintaikyō, situato presso la città di Iwakumi, nella Prefettura di Yamaguchi. La sua struttura fu realizzata nel 1673 attraverso la tecnica del Kigumi. Per garantire una certa sicurezza, vennero comunque impiegate anche delle cinghie per legare tra loro le travi. L'opera venne poi distrutto nel 1950 da un tifone e in seguito ricostruita mediante viti e bulloni. Le somiglianze con la leggenda del ponte di Newton sono sicuramente molte.

Una cosa certa relativa alla pratica del Kigumi è la sua complessità. Attraverso la visione dell'opera finale non si riesce ad evincere molto sulla tecnica costruttori utilizzata. Per tale motivo in Giappone esistono delle mostre dove vengono esposti dei Kigumi decostruiti, così da poterne comprendere l'arte che c'è dietro.