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8 Ottobre 2024
7:00

Perché non esiste un premio Nobel per la matematica?

Spesso si sente dire che Nobel non avrebbe istituito un premio per la matematica perché una sua amante lo tradiva con un matematico. Probabilmente, però, lo scienziato svedese fondatore dell'omonimo premio non considerava la matematica una disciplina in grado di portare benefici all'umanità. Oggi però sappiamo che non potrebbe essere più falso!

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Perché non esiste un premio Nobel per la matematica?
nobel matematica

Il premio Nobel è il più importante e prestigioso riconoscimento al mondo in ambito scientifico, con un'eccezione degna di nota: la matematica, anche se di fatto questa è la disciplina che fornisce il linguaggio comune tutte le discipline scientifiche. A oggi le onorificenze più alte in ambito matematico – tanto da essere chiamate “Nobel per la matematica” – sono la medaglia Fields, assegnata ogni 4 anni dall'International Mathematical Union, e il premio Abel, assegnato annualmente dal Re di Norvegia. Ma perché il premio Nobel, che si declina in diverse discipline come medicina, chimica, fisica, economia, letteratura e pace, non contempla la matematica?

Attorno a questa domanda gira una leggenda metropolitana che si è diffusa molto nei decenni. Secondo questa storia, il fondatore stesso del premio Nobel, lo scienziato svedese Alfred Nobel, avrebbe deliberatamente omesso la matematica tra le categorie del suo premio perché una sua amante lo avrebbe tradito con un matematico di spicco, lo svedese Magnus Gustaf Mittag-Leffler, che verosimilmente sarebbe stato tra i primi posti in lizza per aggiudicarsi il premio se Nobel lo avesse istituito anche per la matematica. Per evitare il danno oltre che la beffa, Alfred Nobel avrebbe quindi glissato completamente sulla matematica mentre stabiliva le categorie per il suo premio.

Tuttavia non esiste alcuna prova a sostegno di questa narrazione. Una spiegazione decisamente più realistica chiama in causa la motivazione stessa del premio Nobel, cioè premiare chi apporta i «maggiori benefici per l'umanità». Essendo Nobel un inventore e uno scienziato molto “pratico” e orientato al risultato, è probabilissimo che non considerasse la matematica – insieme a molte altre discipline – in grado di portare benefici concreti all'umanità. Un'opinione, questa, che oggi può sembrare un po' strana o addirittura miope, ma che era ancora piuttosto diffusa alla fine del XIX secolo, quando Nobel istituì il suo premio: all'epoca era comune pensare che la matematica fosse un campo del sapere fine a sé stesso che al più forniva supporto alle scienze dure ma non aveva un impatto concreto nella vita delle persone.

Oggi però sappiamo che non è così, anche perché nel corso del Novecento abbiamo avuto modo di toccare con mano numerose applicazioni pratiche della matematica. Letteralmente: pensate solo che l'informatica nacque come applicazione diretta della matematica. Non a caso i padri fondatori della scienza dei computer, tra cui Alan Turing e John Von Neumann, furono grandi matematici. Questo significa che senza matematica non potreste nemmeno leggere questo articolo!

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Maria Bosco
Creator
Classe 1993, sono laureata in Matematica e Ingegneria Matematica, con la grande convinzione che sia possibile rendere la matematica divertente e comprensibile. Ex-pallanuotista, amante dello sport, dopo aver lavorato nella consulenza informatica, in piena crisi dei trent’anni sono finita a lavorare in televisione per poi finalmente approdare in Geopop.
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