
Il ponte di Chacao, attualmente in costruzione e conosciuto anche come ponte del bicentenario di Chiloé, ha l'obiettivo di superare il Canale di Chacao e unire l'Isola di Chiloé – a circa 1.100 km a Sud di Santiago del Cile – con la terraferma. Il progetto prevede una lunghezza totale del ponte di 2.574 m.
La descrizione del Ponte di Chacao
Il ponte di Chacao è un'importante opera infrastrutturale che permetterà di collegare l'isola di Chilé con la terraferma. La struttura del ponte prevede la realizzazione di tre pile principali, una nel mezzo del canale e una ai lati, permettendo quindi la realizzazione di due campate, quella Nord con una lunghezza totale di 1.155 metri e quella Sud, con una lunghezza totale di 1.055 m.

In particolare, la pila Nord poggia sul fianco continentale, quindi sulla terraferma, quella a Sud sull'isola. Desta particolare interesse la descrizione della pila centrale, quella che si trova, di fatto, nel mezzo del canale. Questa pila è stata progettata con una forma a Y invertita, al fine di aumentare la resistenza ai carichi ed aumentare la resilienza dei materiali che comunque sono esposti ad agenti aggressivi. Le fondazioni di questa pila centrale consistono in 36 pali in calcestruzzo armato, con un diametro totale di 2,5 m e una profondità che arriva fino a 56 m.
Le sfide ingegneristiche
Quando si realizza un'opera tanto imponente, le sfide ingegneristiche sicuramente non mancano. Da notare, infatti, come l'area su cui insiste il ponte sia caratterizzata da un'alta sismicità, vista la vicinanza con una faglia attiva.

Altra sfida per i progettisti è stata quella relativa al dover fronteggiare le forti correnti marine, che caratterizzano il Canale di Chacao, che possono raggiungere velocità notevoli, aumentando i carichi a fatica. Stesso discorso per il vento, che nell'area raggiunge, e supera senza problemi, i 200 km/h.
Impatto sociale ed economico
Ogni mega progetto che si rispetti ha delle conseguenze dal punto di vista primariamente economico e sociale. Di fatto, la realizzazione dell'opera comporterà un vantaggio notevole, in termini di continuità territoriale lungo la Route 5, che rappresenta la principale autostrada cilena, consentendo quindi di eliminare l'interruzione rappresentata dal canale. Ad oggi infatti per attraversare il canale è necessario usufruire di un traghetto, che impiega 45 minuti per arrivare dall'altra parte del canale. Con la realizzazione del ponte, uomini e merci potranno attraversare il canale in soli 3 minuti.
Aumentare la velocità di percorrenza comporta, logicamente, anche un aumento delle persone che attraverseranno il canale per le ragioni più varie. Si stima infatti che, su base annua, si passerà dall'attuale 1,5 milione di persone, a più di 3 milioni di persone. Questo aumento vertiginoso rappresenterà, indubbiamente, un grosso vantaggio in termini economici, sopratutto per le persone che vivono sull'isola.
A rappresentare un vantaggio, per la popolazione locale, non è solo il ponte in sé, ma anche, e sopratutto, la realizzazione del medesimo. In questo senso si andranno infatti a creare moltissimi posti di lavoro, in grado di dare occupazione e creare opportunità per chi vive nelle vicinanze dell'opera.
Il progetto del ponte di Chacao ha una storia certamente lunga, iniziata a partire dagli anni '60, quando il progetto esecutivo viene approvato e appaltato a un consorzio internazionale (guidato da Hyundai) tra il 2012 e il 2013. Tra il 2017 ed il 2018, si avvia la prima fase di costruzione dell'opera, partendo dalle fondazioni delle tre pile. Ad oggi, la realizzazione dei piloni è in fase di avanzamento, con circa il 50% dei lavori completati. Si stima che il ponte verrà terminato nel 2028.