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25 Maggio 2025
6:00

Il “Processo alla Scimmia”: quando la teoria dell’evoluzione di Darwin finì sotto accusa

Il 25 maggio 1925 in Tennessee prese il via il "Processo alla Scimmia", che vedeva il professore di biologia John Scopes accusato di aver insegnato ai suoi studenti la teoria dell'evoluzione di Darwin. All'epoca, il Butler Act proibiva l'insegnamento dell'evoluzione nelle scuole pubbliche, permettendo solo la narrazione biblica della creazione umana.

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Il “Processo alla Scimmia”: quando la teoria dell’evoluzione di Darwin finì sotto accusa
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Cento anni fa, il 25 maggio 1925, iniziava in Tennessee, negli Stati Uniti del Sud, un processo passato alla storia come “Il Processo alla Scimmia”, che vedeva sul banco degli imputati John Scopes, professore di biologia accusato di aver insegnato in classe la teoria dell’evoluzione così come definita da Charles Darwin. Un atto ufficiale dello stato del Tennessee, il Butler Act, impediva infatti di divulgare nelle scuole pubbliche contenuti diversi dalla visione biblica della storia dell’umanità. Dire che l’uomo discende dalla scimmia, quindi, era un reato. Il difensore di Scopes al processo era l'avvocato Clarence Seward Darrow.

Scopes era d’accordo con l'essere accusato: l’American Civil Liberties Union si voleva opporre al Butler Act, ed era alla ricerca di un insegnante pronto a farsi portavoce della causa per portare l’attenzione sulla vicenda e lottare per la libertà di espressione e la correttezza scientifica. John Scopes comparve in tribunale e perse la causa: dovette pagare una multa di 100 dollari, ma la sentenza fu poi annullata.

Il Processo alla Scimmia: i fatti che portarono Johns Scopes in tribunale

Nel 1925, in Tennessee venne emanato il cosiddetto Butler Act, una legge che riteneva illegale diffondere notizie diverse da quelle che vedono l’uomo come frutto della Creazione Divina così come raccontato nella Bibbia.

Il testo del Butler Act, approvato il 13 marzo 1925, definiva che:

  • Sezione 1. Sia decretato dall'Assemblea generale dello Stato del Tennessee che sarà illegale per qualsiasi insegnante in una qualsiasi delle università, scuole normali e altre scuole pubbliche dello Stato che siano finanziate in tutto o in parte dai fondi delle scuole pubbliche dello Stato, insegnare qualsiasi teoria che neghi la storia della creazione divina dell'uomo come insegnata nella Bibbia e insegnare invece che l'uomo discende da un ordine inferiore di animali.

  • Sezione 2. Sia inoltre stabilito che qualsiasi insegnante ritenuto colpevole di violazione della presente legge sarà ritenuto colpevole di reato minore e, in caso di condanna, sarà multato di non meno di cento dollari (100,00) e non più di cinquecento dollari (500,00) per ogni reato.

  • Sezione 3. Sia inoltre stabilito che la presente legge entri in vigore a partire dalla sua approvazione, qualora il benessere pubblico lo richieda.

L’ACLU (American Civil Liberties Union – Unione Americana per le Libertà Civili) intervenne immediatamente, considerando questa legge una limitazione alla libertà dei cittadini, e apponggiandosi al fatto che lo Stato del Tennessee, nel 1914, aveva richiesto l'adozione di un libro di testo dove si parlava chiaramente dell’evoluzione così come definita da Charles Darwin. C’era, quindi, un evidente contrasto, e occorreva lottare: l’ACLU cercò un insegnante che volontariamente si facesse accusare, per portare all’attenzione pubblica questa vicenda. 

L’insegnante che si fece avanti era John Scopes, 24 anni, di professione allenatore di football ma supplente di biologia.

L'inizio del Processo alla Scimmia di Scopes

Il 25 maggio del 1925 il processo prese il via nella città di Dayton. John Scopes, accusato da William Jennings Bryan – ex Segretario di Stato con il presidente Woodrow Wilson e a sua volta candidato tre volte alla Presidenza degli Stati Uniti – era difeso dall’avvocato progressista Clarence Seward Darrow. Il processo fu il primo evento legale al mondo a essere trasmesso via radio dalla stazione WGN di Chicago, che trasferì a Dayton tutta la – costosissima – attrezzatura per portare il processo all’attenzione degli USA e del mondo.

John Scopes risultò colpevole, e la multa fu fissata a 100 dollari: sia il suo accusatore che l’Unione Americana per le Libertà Civili si offrirono di pagare per lui. Due anni dopo, in realtà, la sentenza venne archiviata: apparve subito chiaro che il Processo alla Scimmia non era rivolto a Scopes in quanto insegnante, ma al contenuto del Butler Act. La legge, in realtà, rimase in vigore fino al 1965.

La vicenda è raccontata nel film del 1988 “1925: processo alla scimmia” e il Museo dello Stato del Tennessee ha dedicato un contenuto di approfondimento sul processo, dove è possibile osservare più da vicino dettagli e curiosità.

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