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27 Dicembre 2023
16:30

Il viaggio di Charles Darwin alle origini delle specie a bordo del veliero HMS Beagle

Il 27 dicembre 1831 iniziava la spedizione inglese a cui partecipò Charles Darwin, sul veliero Beagle. In un viaggio di cinque anni tra Sud America, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, Darwin iniziò i suoi studi che avrebbero portato alla rivoluzionaria teoria dell’evoluzione. Scopriamo insieme la spedizione e i punti chiave della teoria di Darwin.

A cura di Rachele Renno
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Il viaggio di Charles Darwin alle origini delle specie a bordo del veliero HMS Beagle
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Charles Darwin fu il protagonista di una vera e propria rivoluzione scientifica, avvenuta nel secolo del cosiddetto positivismo, un movimento filosofico e culturale sviluppatosi in Francia nella prima metà dell'Ottocento, che poneva al centro il primato della conoscenza e del progresso scientifico. Durante una spedizione a bordo della nave HMS Beagle che durò dal 1831 al 1836, Darwin ebbe modo di studiare ed approfondire le specie viventi (animali e vegetali) e a raccogliere un’accurata documentazione che lo porterà nel 1859 ad elaborare il suo libro L'origine delle specie, caposaldo del darwinismo biologico che da lui prende il nome. Ma cosa accadde durante la spedizione di Darwin? Cosa scoprì durante il suo viaggio? Vediamolo insieme.

La spedizione di Darwin intorno al mondo sulla nave HMS Beagle

Il 27 dicembre 1831 la nave HMS Beagle salpò dal porto di Plymouth iniziando una spedizione che durerà cinque anni. La nave della spedizione a cui prese parte Charles Darwin era un brigantino, un tipo di veliero di circa 28 metri con due alberi, quello di prua (prodiero) con vele quadre e dieci cannoni. Il nome brigantino è di origine italiana e viene appunto da brigante, ossia parte di una brigata. Questo tipo di imbarcazione, infatti, nel 1400 e 1500 veniva usata come nave da guerra o dalla pirateria e con il tempo trasformò poi il suo uso in nave cargo o nave di scorta.

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Rotta della HMS Beagle. Fonte: Wikimedia commons.

La missione a cui partecipò Charles Darwin fu assegnata il 4 luglio 1831 al capitano Robert FitzRoy, che aveva ricevuto l’incarico dal governo inglese di mappare le coste del Sud America e durò dal 1831 al 1836: HMS indica appunto in inglese “Sua Maestà”. Il viaggio intorno al mondo durò dunque cinque anni, toccando anche Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica: per farlo la nave fu dotata di un terzo albero, una cabina di poppa e i cannoni furono ridotti da dieci a sei.

L’importanza del viaggio per la teoria dell’evoluzione di Darwin

Prima delle teorie di Darwin, gli scienziati credevano nella teoria della fissità delle specie secondo la quale gli organismi viventi attuali sarebbero uguali a quelli che si crearono all'inizio della vita sulla Terra.

Nel 1859, nella sua opera L’origine della specie Darwin esponeva la sua teoria dell’evoluzione: l’opera, in 14 capitoli, è divisa in sezioni trattando lo stato domestico, lo stato di natura, la lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale. La maggior parte dei dati di quest’opera furono appunti raccolti durante la spedizione a bordo della HMS Beagle. Durante il suo viaggio, infatti, Darwin ebbe modo di studiare in modo approfondito e raccogliere campioni che andando così a costruire una ricca documentazione a sostegno della propria teoria.

L’origine delle specie è considerata un’opera che diede vita a una vera e propria rivoluzione scientifica, basata su due concetti fondamentali: la selezione naturale e l’evoluzione biologica della specie. Dell’intero viaggio di Darwin particolarmente importanti furono il periodo trascorso in Cile durante il quale si verificò un fortissimo terremoto con conseguente maremoto, episodio che consentì a Darwin di studiare i moti della superficie terrestre nella zona delle Ande: propose dunque una teoria secondo cui proprio l'abbassamento e sollevamento del suolo durante le varie ere geologiche avevano modellato e modificato il territorio delle Ande, dimostrando il mutamento delle specie minerali ed animali lì presenti.

Ed in secondo luogo i mesi trascorsi alle isole Galapagos, nell’Oceano Pacifico, isole vulcaniche distanti tra loro poche miglia, che presentavano però specie animali e vegetali con caratteristiche diverse tra loro, come ad esempio il becco diverso di alcune specie di uccelli che abitavano queste isole, anche se poco distanti tra loro: questo permise a Darwin di comprendere che forse la diversità di habitat e di cibo aveva spinto questa specie a modificare la forma del proprio becco per sopravvivere.

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Credits: John Gould via Wikimedia Commons.
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