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13 Agosto 2025
17:38

Emergenza incendi in Spagna: cosa sono i “temporali secchi” che hanno provocato i roghi

In tutta la Spagna sono in corso numerosi incendi boschivi, che hanno colpito soprattutto la Galizia e la città di Ourense. Migliaia di persone sono state evacuate e ci sarebbero almeno 4 feriti e 2 vittime. Secondo la AEMET, la causa dei roghi è anche da attribuire ai temporali secchi: vediamo cosa sono.

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Emergenza incendi in Spagna: cosa sono i “temporali secchi” che hanno provocato i roghi
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Emergenza incendi in Spagna. Credit: Pau Gasol, via X.

La Spagna si ritrova nel pieno di un'emergenza per gli incendi boschivi: il Ministero dell'Interno spagnolo ha confermato la presenza di 16 incendi forestali attivi nel Paese, di cui 11 classificati come situazione operativa 2 (ossia che necessitano dell'intervento dei mezzi del governo centrale), con più di 8.000 persone evacuate per motivi di sicurezza, 2 morti a causa delle ustioni e 4 feriti gravi.

Per il momento le zone più colpite sono quelle del nord-ovest, con le comunità di Castiglia e León, la Galizia e la regione di Madrid che stanno riscontrando i danni maggiori: la situazione è particolarmente grave a Ourense, a circa 100 km da Santiago di Compostela, una zona al momento piuttosto battuta dai turisti impegnati nel Cammino di Santiago, dove le fiamme hanno già distrutto almeno 7.000 ettari.

Secondo quanto riportato dalla AEMET (Agencia Estatal de Meteorología, l'agenzia statale di meteorologia), tra i motivi di questi incendi ci sarebbero anche le cosiddetti “temporali secchi” associati all'intensa ondata di calore che sta colpendo buona parte d'Europa, che hanno alimentato le fiamme e favorito l'espansione dei roghi in diverse aree poco accessibili per i Vigili del Fuoco.

Cosa sono i temporali secchi e perché favoriscono gli incendi boschivi come quelli in Spagna

In questo momento la Spagna è nel pieno di un'ondata di calore che, secondo la AEMET, proseguirà almeno fino a lunedì 18 agosto, con temperature che nel sud arriveranno fino a 44 °C e a 40 °C nel nord. A causa di queste alte temperature, l'aria alle quote basse e medie è molto calda e secca e si creano le condizioni ideali per i cosiddetti “temporali secchi”, in cui a fronte di un'elevata attività elettrica (cioè formazione di fulmini) le precipitazioni sono molto scarse (meno di 2,5 millimetri) perché le alte temperature e la bassa umidità fanno sì che le gocce di pioggia evaporino ancora prima di toccare terra. Sembra una cosa impossibile, ma in realtà non è insolita: probabilmente sarà capitato anche a voi di vedere le cosiddette virgae, cioè quelle “colonne” di precipitazioni che pendono dalla base di una nube temporalesca ma non arrivano a terra. Questo accade proprio perché le precipitazioni evaporano mentre sono ancora in caduta.

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Esempio di virga. Credit: Ks0stm, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

Come se non bastasse, i temporali secchi possono produrre delle correnti discensionali anche intense, che una volta arrivate a terra si "spalmano" in tutte le direzioni favorendo la propagazione di fiamme e roghi.

Insomma, abbiamo pioggia quasi assente che non va a bagnare un suolo reso già arido dalle alte temperature, e fulmini pronti a innescare incendi nel terreno arido. Letteralmente la “tempesta perfetta” per la formazione di incendi boschivi. In questo contesto, le ondate di calore hanno un triplice ruolo: innanzitutto il caldo intenso crea più instabilità nell'atmosfera e, quindi, favorisce un maltempo intenso; prepara poi le condizioni di siccità e aridità del suolo; e infine aumentano le possibilità di formazione di temporali secchi.

Il problema è che questi temporali secchi possono causare incendi anche nelle zone più remote e meno accessibili, rendendo più difficile l'intervento dei soccorritori. Per questo, sono i temporali più pericolosi nella stagione di incendi, proprio perché in grado di creare le condizioni ideali per alimentare i roghi.

Le previsioni della AEMET per gli incendi in Spagna

Secondo le previsioni pubblicate dalla AEMET, la situazione degli incendi in Spagna è destinata a peggiorare nei prossimi giorni: la mappa qui sotto riporta le zone a rischio incendio oggi, mercoledì 13 agosto, con il sud e il nord-ovest che risultano tra le zone più colpite.

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Mappa delle allerte incendi in Spagna per la giornata del 13 agosto. In rosso le aree dove l’allerta per incendi è al livello massimo, in blu dove il rischio è al minimo. Credit: AEMET

Per avere un confronto, queste sono le previsioni per lunedì 18 agosto, quando l'ondata di calore dovrebbe terminare secondo quanto riportato dalla AEMET: il rischio grave di incendio è esteso a tutto il Paese, a esclusione di una piccola aerea nella Comunità Autonoma di Aragona, nel nord-est.

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Mappa delle allerte incendi in Spagna per la giornata del 13 agosto. Credit: AEMET

La stagione degli incendi, quindi, si sta rivelando particolarmente violenta: secondo le rilevazioni del programma Copernicus EFFIS, da inizio anno in Spagna sono già bruciati oltre 100.000 ettari di terreno, più del doppio rispetto agli ettari distrutti dalle fiamme in tutto il 2024 (pari a 42.615).

Nel frattempo, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha definito la situazione come «estremamente grave», chiedendo alla popolazione la massima prudenza e confermando l'intervento delle squadre di emergenza per domare le fiamme.

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