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3 Luglio 2024
18:30

Cammino di Santiago de Compostela, una guida sintetica con tutto quello che c’è da sapere

Il Cammino di Santiago è uno dei pellegrinaggi più importanti della storia. Non è un singolo percorso, ma una rete di diversi itinerari, di cui il più famoso è il Cammino francese, lungo circa 780 km. I pellegrini che lo percorrono sono sempre di più (quasi 450.000 nel 2023), di cui moltissimi italiani.

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Cammino di Santiago de Compostela, una guida sintetica con tutto quello che c’è da sapere
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Il Cammino di Santiago è una rete di oltre 10 itinerari a tappe, percorsi ogni anno da quasi mezzo milione di persone dirette alla cattedrale della città spagnola di Santiago de Compostela, in Galizia, dove la Chiesa afferma siano conservate le spoglie di San Giacomo il Maggiore, uno dei 12 apostoli. Il più famoso di questi itinerari è il cosiddetto Cammino Francese (così chiamato perché inizia in Francia, nel paese di Saint-Jean-Pied-de-Port, sui Pirenei), lungo circa 780 km e percorribile a piedi in circa un mese.

Nel video qui sopra e in questo articolo vediamo in sintesi la struttura e la mappa di questi itinerari, alcune informazioni relative a quando andare e a cosa portarsi dietro e la storia leggendaria del pellegrinaggio. Pensate che, quanto a importanza per la religione cristiana, è secondo solo a quelli diretti a Roma e a Gerusalemme.

Dove inizia e finisce il Cammino di Santiago: la mappa e la rete degli itinerari

Il Cammino di Santiago non è un’unica via, ma una rete di itinerari a tappe che partono da punti diversi e giungono nella città di Santiago de Compostela, nella regione della Galizia, nel nord-ovest della Spagna.

Il percorso più famoso, attrezzato e quindi consigliato per chi vuole vivere l'esperienza per la prima volta, è il Cammino francese. È lungo 780 km e, se viene percorso per intero a piedi, ipotizzando di camminare in media 25 km al giorno, può essere concluso in un mesetto. Ovviamente c’è chi ci mette di più, chi meno e anche chi ne percorre solo una parte per motivi di tempo, denaro o allenamento.

Ma perché si chiama Cammino francese se si trova in Spagna? È semplice: perché in effetti parte dalla Francia, dal paesino di Saint-Jean-Pied-de-Port, sui Pirenei, per poi entrare, però, in territorio spagnolo, a Roncisvalle, già nel corso della prima tappa.

cammino francese

Altri cammini storici, di lunghezze diverse, sono il Cammino del nord, che si sviluppa lungo la costa settentrionale della Spagna; la Via de la plata, che inizia a Siviglia in Andalusia e sale verso nord; il Cammino primitivo, che inizia a Oviedo e poi si unisce al Cammino Francese; il Cammino portoghese, che comincia a Lisbona e prosegue in direzione nord con due varianti, una nell’interno e una sulla costa; il Cammino inglese, con partenza da La Coruña o Ferrol; e infine il Cammino di Finisterre/Muxía, dall'oceano Atlantico a Santiago, anche se in realtà la quasi totalità dei pellegrini lo percorre in senso inverso, cioè una volta arrivati a Santiago si prosegue e, in tre/quattro giorni, si arriva all’oceano.

Ecco di seguito una mappa di questi e altri cammini diretti a Santiago:

mappa dei cammini di santiago
Mappa di alcuni dei principali itinerari che costituiscono il Cammino di Santiago

Quante e quali persone percorrono il Cammino? In che periodo?

Come segnalato dalle statistiche ufficiali, 446.035 pellegrini hanno percorso uno dei vari itinerari che costituiscono il Cammino di Santiago nel 2023: è il dato più alto di sempre. E pensate che gli italiani sono al 3° posto delle nazionalità più presenti, dopo gli spagnoli, che costituiscono la stragrande maggioranza, e gli statunitensi.

Un fatto notevole, parlando di persone, è che il Cammino non ha età. Se è vero, infatti, che più dell’80% di chi lo percorre ha tra i 18 e i 65 anni, abbiamo più dell’8% dei pellegrini con meno di 18 anni e oltre l’11% con più di 65 anni.

cammino di santiago cattedrale

I mesi più gettonati per camminare vanno da aprile a ottobre, con il picco massimo ad agosto, quando la maggior parte delle persone che lavorano o studiano ha più tempo per viaggiare. D’altro canto, luglio e agosto sono i mesi più caldi dell’anno e in teoria sarebbero anche quelli meno consigliabili per camminare sotto il sole. Per cui, se possibile, il suggerimento è di prediligere mesi come maggio, giugno o settembre.

La segnaletica del Cammino, la Credenziale e la Compostela

Quale che sia l'itinerario scelto, il Cammino è un lungo percorso che attraversa i luoghi più vari: campi, foreste, coste, città, strade. È costantemente segnalato da frecce gialle, dipinte a una certa distanza l’una dall’altra in punti visibili, oppure inserite come simbolo in appositi cartelli o cippi.

Le frecce gialle sono una sorta di bussola e per non perderle (e quindi non perdersi), mentre si cammina, bisogna ovviamente guardarsi intorno. In aiuto dei pellegrini, d’altro canto, ormai ci sono guide cartacee e applicazioni per smartphone di ogni genere.

freccia gialla cammino di santiago

Le frecce gialle sono spesso associate o sostituite da un altro simbolo, cioè una conchiglia di capasanta, in spagnolo concha, che è il simbolo ufficiale del Cammino perché molto diffusa sulle coste galiziane e associata al significato primario di rinascita.

Anticamente possedere una conchiglia era sinonimo di essere arrivati all’oceano, a Finisterre che, come dice il nome stesso, era considerato il punto più occidentale d'Europa: finis terrae, “fine della terra”. Oggi invece molti pellegrini portano una conchiglia legata allo zaino dalla partenza. Qualcuno alla fine la getta in mare, altri la riportano a casa, altri ancora la regalano a chi pensano abbia bisogno a sua volta di mettersi in marcia.

concha conchiglia cammino di santiago

Prima di cominciare a camminare ogni pellegrino deve munirsi di un oggetto fondamentale: la Credenziale, ottenibile già in italia contattando la Confraternita di San Jacopo. Sì, Jacopo e non Giacomo: è semplicemente un’altra derivazione del nome latino Iacobus. In alternativa il documento si può richiedere nei principali punti di partenza dei vari cammini.

Sì, ok, ma cos'è? È un documento intestato, simile a un passaporto, che si porta con sé e si deve far timbrare lungo la via. Serve per accedere a varie strutture convenzionate, in particolare gli ostelli ma anche bar e ristoranti che offrono menù a prezzi calmierati, i cosiddetti menù del pellegrino, ed è necessaria per certificare il tragitto percorso.

Tutti coloro, infatti, che abbiano camminato per almeno 100 km o ne abbiano percorsi in bici almeno 200, a Santiago possono richiedere la Compostela, un attestato che certifica il pellegrinaggio fatto. Ne esistono due versioni: una gratuita e una più completa che costa pochi euro. Si può acquistare, inoltre, anche un tubo dove conservare i documenti. Infine chi arriva a Muxía e Finisterre può ottenere altri due attestati: la Muxíana e la Finisterriana.

credenziale cammino di santiago

Come funziona il Cammino di Santiago e qual è lo scopo

Per il Cammino si può partire da soli, in coppia o in gruppo e per motivazioni molto diverse tra loro. Il Cammino, infatti, è un pellegrinaggio religioso, ma sono sempre di più le persone che lo percorrono per motivi culturali, sportivi, turistici o spirituali in senso più ampio. Non bisogna quindi per forza essere credenti per farlo.

I luoghi per eccellenza dove dormire sono le camerate degli ostelli municipali, che sono molto economici e a cui spesso si accede in ordine di arrivo. Per il grande afflusso di persone, però, nel tempo si è creata una rete parallela di ostelli privati, bed & breakfast e hotel per tutte le tasche, che è più o meno capillare a seconda del cammino scelto.

Ecco, nei mesi estivi spesso è consigliabile prenotare con anticipo il proprio posto letto se si vuole evitare di non trovare un luogo dove dormire a fine tappa. Inoltre c’è chi sceglie di usare la tenda: bisogna però informarsi bene rispetto ai luoghi in cui è possibile accamparsi.

ostello cammino di santiago

Per il resto, in realtà cosa si fa nel corso della giornata è molto semplice: si cammina. In estate spesso ci si alza molto presto per evitare il caldo torrido delle ore centrali, in inverno, invece, si può ritardare la partenza per evitare il gelo mattutino.

Esistono delle tappe consigliate, ma ognuno può crearsi il proprio percorso, ovviamente facendo attenzione con anticipo alla disponibilità di punti di ristoro e di luoghi dove dormire. A seconda dei casi le tappe possono essere pianeggianti o con forti dislivelli, coperte dall’ombra degli alberi o tutte asfaltate, costellate di luoghi in cui fare rifornimento o desolate.

Quel che non manca durante i mesi più affollati e lungo i percorsi più battuti è la possibilità di fare amicizia e conoscere nuove persone con cui fare brevi o lunghe chiacchierate, più o meno profonde, che forse vi capiterà di incontrare una o più volte nel corso del viaggio e che magari finirete per salutare come se fossero vostri amici da sempre.

pellegrini cammino di santiago

Una volta giunti a fine tappa, di solito ci si scrolla di dosso la fatica e il sudore facendosi una doccia, lavando i vestiti sporchi e curando ogni possibile ferita o dolore ai piedi e al resto del corpo, a partire dalle tanto temute vesciche, rispetto alle quali ogni pellegrino vi svelerà il suo metodo di guarigione come se fosse l’unico veramente efficace.

Infine si può visitare il luogo in cui ci si è fermati – contate che si attraversano delle località incredibili quanto a storia e cultura – e spesso si passano la cena e il dopocena in compagnia, condividendo altri racconti ed esperienze.

Cosa portare nel Cammino: dalle scarpe allo zaino

I primi compagni di avventura nel Cammino sono le scarpe e lo zaino. Tutto parte da lì. Sono gli elementi a cui prestare maggiore attenzione prima di partire.

Anzitutto andrebbero utilizzate scarpe non nuovissime per evitare che dopo qualche chilometro risultino scomode o provochino, nel peggiore dei casi, tendiniti o vesciche. In questo senso, se si comprano delle calzature nuove, bisognerebbe camminarci un po’ prima di partire, per testarle e far abituare i piedi. Questo peraltro si lega a un altro suggerimento: nelle settimane prima di partire è bene allenarsi a camminare. Se il corpo, infatti, non è abituato a percorrere certe distanze, è molto più probabile subire traumi o infiammazioni.

Altri consigli rispetto alle scarpe sono scegliere un modello con un buon carrarmato, soprattutto se si segue un cammino con tanto sterrato, che copra e protegga la caviglia, per evitare storte, e possibilmente che sia traspirante ma impermeabile, così da ridurre la sudorazione ma da evitare che il piede rimanga in ammollo in caso di pioggia. Associando il tutto a delle calze senza cuciture in rilievo si dovrebbe ridurre al minimo il rischio di vesciche.

vesciche cammino di santiago

Quanto allo zaino, bisogna cercare di rimanere il più leggeri possibile. L’ideale, secondo gli esperti, sarebbe non superare il 10/15% del proprio peso corporeo. Peraltro per chi preferisse evitare di portare pesi, in alcuni cammini spesso ormai è disponibile un servizio di trasporto dello zaino da una tappa all’altra, al costo di pochi euro.

Ok, ma dovendo mantenere il peso al minimo, quindi, cos’è meglio mettere nello zaino? Ciò che è utile ed essenziale. Non possono, ad esempio, mancare il sacco a pelo e un asciugamano, una borraccia capiente e un beauty con i medicinali essenziali e una crema solare, una mantella per la pioggia e un cappello per proteggersi dal sole, delle spille da balia e delle ciabatte per far riposare i piedi dopo aver terminato le varie tappe; inoltre un doppio/triplo cambio di vestiti, così da sostituirli con quelli usati, da lavare il prima possibile.

Sono molto utili, infine, i bastoncini da trekking: aiutano a mantenere un ritmo regolare, a scaricare parte del peso e a sostenere ancor più la camminata durante le discese e le salite.

zaino cammino di santiago

La Storia di Santiago de Compostela e del Cammino

Premessa: la storia di Santiago de Compostela mescola elementi storici ed elementi che, per chi non crede, sembreranno frutto di fantasia. Quel che importa, d’altro canto, è che questa narrazione ha portato come conseguenza alla nascita del Cammino per come lo conosciamo oggi. Poi, che si abbia fede o no, è una questione personale.

Intorno al 40 d.C. in Palestina, Giacomo il Maggiore, uno dei 12 apostoli, viene decapitato per volere delle autorità, ma il suo corpo viene trafugato da due suoi discepoli e portato in Galizia, vicino al porto romano di Iria Flavia, dove viene seppellito in un bosco. Perché in Galizia? Perché Giacomo l’aveva parzialmente evangelizzata qualche anno prima, nel corso delle sue peregrinazioni per l’Europa.

san giacomo il maggiore

Facciamo un lungo salto in avanti: nell’800 d.C. circa un eremita galiziano di nome Pelagio riceve in sogno una rivelazione: la tomba di San Giacomo il Maggiore è situata nelle vicinanze di una chiesa poco distante dal luogo in cui vive.

Pelagio interpella i parrocchiani e questi gli indicano un punto sul vicino monte Liberon sopra il quale hanno più volte visto accendersi delle luci in cielo simili a stelle. Il posto deve essere quello. L’eremita avvisa così il vescovo di Iria Flavia e quest'ultimo avvia degli scavi, scoprendo una piccola necropoli contenente anche una tomba in cui ci sono tre corpi, di cui uno col capo mozzato, che vengono identificati con San Giacomo e i suoi due discepoli.

La notizia vola dal papa, che conferma il ritrovamento e avvisa i sovrani dell'epoca, tanto che nell'825 il re delle Asturie si mette in viaggio e visita la tomba dell'apostolo, diventando il primo pellegrino famoso della storia e facendo costruire una piccola chiesa, nucleo di quella che oggi è diventata la città di Santiago de Compostela: San Tiago, "San Giacomo" in spagnolo, de Compostela, dal latino campus stellae, cioè "del campo della stella".

santiago de compostela

Ai tempi la penisola iberica è in mano araba e così San Giacomo diventa il simbolo della Reconquista, il processo di ripresa territoriale della penisola da parte cristiana. Nel mentre il pellegrinaggio viene incentivato dalla Chiesa, che lo rende un modo per espiare i peccati. Lungo i cammini si ergono così locande, monasteri, ospedali, strade e ponti. Nascono paesi e città. E la sicurezza è garantita da alcuni ordini cavallereschi cristiani tra cui i templari.

Tuttavia, una volta sconfitti gli arabi il Cammino perde importanza, soprattutto dopo che alla fine del ‘500 l’arcivescovo di Santiago, temendo gli attacchi dei corsari inglesi, comandati da Francis Drake, nasconde i resti di San Giacomo, ritrovati solo nel 1878, durante la ristrutturazione della cattedrale.

Nonostante questo bisogna aspettare la fine del ‘900 per vedere sbocciare di nuovo il pellegrinaggio. Merito di papa Giovanni Paolo II, non solo primo pontefice della storia a visitare Santiago ma anche a scegliere la cittadina come sede dell'incontro mondiale della gioventù del 1989, del Consiglio d'Europa, che nel 1987 dichiara l'insieme dei percorsi diretti a Santiago “itinerario culturale europeo” e sovvenziona il recupero delle antiche vie, e infine dell'Unesco, che nel 1993 inserisce il Cammino tra i patrimoni dell'umanità.

Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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