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Israele ha accusato l'Iran di aver violato il cessate il fuoco a poche ora dall'entrata in vigore di una tregua alla guerra: questa mattina il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato il cessate il fuoco tra i due Paesi con un post sul suo social Truth, dichiarando la fine di quella che aveva definito come «la guerra dei 12 giorni».
Il cessate il fuoco, però, era stato confermato solo dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva accettato la proposta di un cessate il fuoco bilaterale dopo aver raggiunto «tutti gli obiettivi dell'operazione Leone Nascente e molto di più».
Dall'Iran, invece, non era ancora arrivata una conferma ufficiale, anche se l'agenzia di stampa iraniana Fars, vicina al governo di Teheran, aveva riferito che il cessate il fuoco era iniziato alle 7:30 del mattino (ora locale, le 6 in Italia).
L'esercito israeliano, tuttavia, ha detto di aver intercettato alcuni missili iraniani verso Israele, dichiarando di essere pronto a rispondere immediatamente alla violazione della tregua da parte di Teheran. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Reuters, l'esercito israeliano avrebbe identificato alcuni missili iraniani diretti verso Israele nonostante l'entrata in vigore del cessate il fuco: il ministro degli esteri israeliano Katz ha confermato di aver dato istruzioni all'esercito di «rispondere con forza» alla violazione del cessate il fuoco da parte dell'Iran, con attacchi ad alta intensità diretti verso obiettivi del regime nel cuore di Teheran.
La tv di Stato iraniana ha appena smentito l'invio di missili verso Israele, dichiarando che si tratta di una notizia falsa.
Il Presidente Trump ha confermato che entrambe le parti hanno violato il cessate il fuoco, suggerendo al governo di Tel Aviv di «darsi una calmata»: dopo una chiamata con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, l'inquilino della Casa Bianca ha scritto su Truth che Israele non avrebbe attaccato l'Iran, ma i media locali iraniani hanno riportato due esplosioni nei pressi della capitale Teheran.
Gli attacchi, tra l'altro, erano proseguiti anche nel corso della notte, quando alcuni missili iraniani erano riusciti a colpire Tel Aviv e Beer Sheeva (nel sud di Israele) causando la morte di 4 persone, mentre i media iraniani hanno riportato la morte di 9 persone durante gli attacchi israeliani verso Astaneh Ashrafieh, nella provincia iraniana di Gilan.
Secondo quanto previsto dal cessate il fuoco, se l'Iran avesse rispettato la tregua per le prime 12 ore (quindi fino alle 18 di oggi martedì 24 giugno, ora italiana), allora anche Israele si sarebbe impegnato a sospendere gli attacchi per le successive 12 ore, fino alle 6 di mattina di mercoledì 25 giugno. A quel punto, la guerra sarebbe stata dichiarata ufficialmente terminata.
La situazione, quindi, resta in continuo aggiornamento: se la violazione iraniana del cessate il fuoco fosse effettivamente confermata, il tentativo americano di porre fine alla guerra tra Israele e Iran potrebbe essere considerato un fallimento già sul nascere.