
Oggi, 16 novembre 2025, ricorre l'80° anniversario dalla nascita dell'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura che, tra le altre cose, si occupa anche di nominare i “Patrimoni mondiali dell'umanità”, ovvero i siti di eccezionale importanza sotto il profilo culturale o naturalistico che meritano di essere protetti.
Ad oggi, i patrimoni UNESCO nel mondo sono in totale 1.248, distribuiti tra 170 Paesi: di questi, ben 972 sono culturali, mentre 235 sono paesaggistici. Qui una mappa della distribuzione globale.
Ma quali sono i Paesi che possiedono più siti UNESCO a livello globale? Anche per il 2025 l'Italia si conferma al primo posto, con un totale di 61 siti: proprio alcuni giorni fa, la cucina italiana è stata inserita nella lista dei potenziali patrimoni culturali immateriali. Vediamo quindi la classifica dei primi 10 Stati per numero di siti UNESCO e le modalità per ricevere la nomina.
Quali sono i Paesi con più siti UNESCO: la classifica
Come visibile anche nel grafico qui sotto, il nostro Paese è il primo al mondo per numero di siti UNESCO, saliti a 61 lo scorso luglio dopo che anche le “domus de janas” sarde sono state inserite nella lista. Subito dopo di noi si posiziona la Cina, che con i suoi 9.597.000 km² di estensione raggiunge i 60 patrimoni UNESCO, tra cui spicca la Grande Muraglia Cinese.
Terzo posto per la Germania, che quest'estate ha raggiunto quota 55 con la nomina del Castello di Neuschwanstein, e quarto per la Francia con 54 siti, come il Palazzo di Versailles.
A metà classifica si posiziona la Spagna con 50 patrimoni UNESCO, seguita dall'India con 43 siti come il Taj Mahal, e dal Messico che ha ottenuto il riconoscimento di 35 luoghi, tra i quali il più famoso è sicuramente il sito archeologico di Chichén Itzá.
Chiudono la classifica il Regno Unito, sempre con 35 siti, la Russia, con 32, e l'Iran, unico Paese del Medio Oriente, con 27 patrimoni.
Come fa un luogo a diventare Patrimonio dell’umanità
Ma, quindi, come fa un luogo a essere nominato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO? Innanzitutto, è fondamentale che gli Stati che fanno richiesta abbiano firmato la World Heritage Convention, della quale oggi fanno parte 194 Nazioni. A questo punto, il processo – che può durare anche diversi anni – si articola in 4 fasi:
- La lista preliminare, nella quale lo Stato prepara un elenco dei luoghi che intende candidare come patrimonio UNESCO, specificando la categoria di appartenenza (culturale, naturale o mista).
- La nomina, durante la quale lo Stato deve raccogliere tutte le informazioni richieste dal World Heritage Centre, ente indipendente dell'UNESCO che supporta nella preparazione delle domande.
- L'esame del Comitato consultivo: raggiunta questa fase, i siti vengono esaminati da 3 comitati intergovernativi composti da esperti esterni all'UNESCO, che forniscono un parere preliminare sulla qualità del sito, il suo stato di conservazione, i benefici dell'inclusione nella lista UNESCO e le eventuali carenze.
- La decisione del World Heritage Committee, un comitato composto da 21 membri eletti tra gli Stati aderenti alla convenzione, con mandato quadriennale. Dopo aver esaminato le valutazioni, il comitato prende la decisione finale: in caso di parere negativo, la richiesta viene rinviata per ulteriori chiarimenti o miglioramenti; in caso di approvazione, vengono fornite linee guida per la gestione e la preservazione del sito e si stabilisce l’assistenza, che include sia finanziamenti che supporto tecnico da esperti di livello internazionale.