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22 Giugno 2025
16:30

La dinamica della folla impazzita: i pericoli di quando ci sono troppe persone ad un concerto

Concerti ed eventi con grandi folle a volte possono diventare pericolosi. Quando la densità di persone diventa troppo alta, infatti, si va in contro alla cosiddetta "dinamica della folla impazzita". In questo articolo vediamo cosa può accadere in caso di sovraffollamento e come la matematica in futuro potrebbe aiutarci ad evitare disastri.

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La dinamica della folla impazzita: i pericoli di quando ci sono troppe persone ad un concerto
folla impazzita

Concerti ed eventi con grandi folle a volte possono diventare pericolosi, specialmente quando la concentrazione della folla diventa eccessiva, come accaduto nei disastri de La Mecca (2006), della LoveParade (2010) o del concerto del rapper statunitense Travis Scott a Houston (2021). Questo perché quando il numero di persone è molto elevato in uno spazio ristretto, la folla inizia a comportarsi come un fluido e questo fa si che i movimenti di una porzione di folla influenzino fortemente quelli del resto delle persone, portando a situazioni pericolose. Vediamo come tale concentrazione si può descrivere con la densità della folla, un numero che ci può essere di aiuto quando siamo in mezzo a una molte persone e come la scienza studia gli assembramenti pericolosi attraverso la matematica nella speranza, in futuro, di aiutarci ad evitare che si ripetano certi disastri.

La dinamica della folla impazzita: un numero che ci indica il rischio

In occasione di grandi eventi, o altre situazioni molto affollate, possono accadere gravi incidenti, anche mortali, specialmente quando la densità della folla è troppo alta, ovvero se ci sono troppe persone troppo vicine tra di loro. La densità è un numero che indica quante persone ci sono in uno spazio limitato. Come riferimento per descrivere la densità, si prende solitamente il numero di persone in un metro quadrato.

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Quattro persone in un metro quadrato.

Se in un assembramento possiamo contare in media sono fino a 4 persone per ogni metro quadrato, allora le persone riescono a muoversi abbastanza liberamente e velocemente nella folla. Ma se la densità raggiunge le 5 persone per metro quadrato iniziamo ad avvertire il contatto delle persone da tutti i lati e l’assembramento può diventare pericoloso. La folla in questi casi comincia a comportarsi come se fosse un fluido, e controlla i movimenti delle singole persone.

In questa situazione se una persona cade non riuscirà a rialzarsi ed altre persone le cadranno addosso, si parla di quindi crowd collapse. Se la densità della folla è maggiore si rischia anche il crowd crash: le persone sono troppo strette le une vicino alle altre, tanto da non riuscire a respirare e rischiare l’asfissia e/o lo schiacciamento della cassa toracica.

dinamica folla impazzita

Troppe persone: il disastro LoveParade e de La Mecca

In una situazione di alta densità, per innescare certi movimenti della folla che possono poi portare a crowd crash o crowd collapse, bastano dei movimenti casuali (o incontrollati) di alcune persone (magari spaventate), oppure l’ammassamento presso una via di uscita.

Un tragico esempio di crowd crash è quello avvenuto il 24 Luglio 2010 a Duisburg (Germania) in occasione della LoveParade, un festival di musica dance. La via di accesso alla manifestazione avveniva tramite una rampa che ad un certo punto venne chiusa dagli organizzatori a causa del sovraffollamento. Purtroppo però la rampa si trovava alla fine di un lungo tunnel (di 240m) che la folla continuò ad imboccare, ignorando gli avvisi, in direzione dell’accesso: in breve tempo si creò un sovraffollamento all’uscita del tunnel e nacque una calca che causò 510 feriti e 21 morti principalmente per schiacciamento della cassa toracica.

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Mappa della Love Parade 2010: il 3 rappresenta l’ingresso al tunnel che venne chiuso.

Uno dei casi più studiati è quello del disastro de La Mecca del gennaio 2006, in cui morirono oltre 300 pellegrini presso il ponte di Jamarat. La immagini video della tragedia sono state analizzate con un algoritmo che ha permesso di individuare tre fasi:

  1. inizialmente, mentre la folla si avvicinava al ponte, si assiste ad un ad una diminuzione della velocità ed ad un addensamento della folla;
  2. in seguito la folla ha iniziato una fase di arresti e ripartenze ripetuti che si sono propagati come un’onda nella direzione del flusso della folla che continuava ad addensarsi verso il ponte;
  3. infine, forse a causa del panico, alcune persone hanno iniziato a muoversi casualmente in tutte le direzioni e questo ha causato una “turbolenza” nella folla durante la quale sono avvenute la maggior parte delle morti e delle lesioni gravi.

Come la scienza studia gli assembramenti pericolosi

Lo studio delle dinamiche della folla, anche ai fini della prevenzione dei disastri, è un campo di ricerca ancora aperto che si avvale principalmente di:

  • studio dei filmati di disastri realmente avvenuti;
  • studio di filmati di situazioni fittizie che riproducono folle in diverse situazioni;
  • modelli matematici con equazioni (anche differenziali) che descrivono le variabili in gioco;
  • simulazioni al computer.

Nel 2023 è stato pubblicato uno studio, condotto presso la University of Bath, che è riuscito ad individuare degli schemi matematici nel modo in cui le persone si muovono in un assembramento creando delle file ordinate, che possono variare aspetto in base al comportamento delle persone. Nel caso di attraversamenti pedonali affollati, ad esempio, si creano spontaneamente file parallele nei due versi di attraversamento, ma se tutti i pedoni mantengono la destra quando incrociano un altro pedone, le file risultano inclinate.

Un esperimento sulle folle mostra la creazione di linee parallele inclinate in un attraverso pedonale quando i pedoni cercano di mantenere la destra incrociandosi. Credit: K. Bacik. B. Bacik, T. Rogers.
Un esperimento sulle folle mostra la creazione di linee parallele inclinate in un attraverso pedonale quando i pedoni cercano di mantenere la destra incrociandosi. Credit: K. Bacik. B. Bacik, T. Rogers via SciTechDaily

La ricerca sviluppata presso l'Università di Bath non si è fermata ed il team, guidato da T. Rogers, si è chiesto cosa accade se i pedoni deviano leggermente dalla direzione dell'attraversamento: dal recentissimo studio (pubblicato nel Marzo 2025) è risultato che se l'angolo di deviazione supera i 13° allora le file ordinate scompaiono ed il movimento della folla diventa disordinato.

Quando la folla disegna parabole: la matematica dei movimenti

In situazioni più complesse, come quella del video qui sotto che simula un incrocio di folle della stazione King’s Cross di Londra, si formano spontaneamente altri tipi di curve matematiche.

In questo caso vi sono due gruppi di persone, uno che attraversa una stanza in una direzione, l’altro che l’attraversa nella direzione perpendicolare ma puntando ad una via di uscita più piccola. Si può vedere come le persone appartenenti ai due diversi gruppi si dispongano inconsciamente secondo linee a forma di forma parabola.

Il motivo per cui vengano condotti questi studi è chiaro: la speranza è che, potendo prevedere i movimenti delle folle in certe situazioni, si possano evitare esiti catastrofici.

Un esperimento sulle folle mostra la formazione spontanea di parabole. Credit: K. Bacik. B. Bacik, T. Rogers via SciTechDaily
Un esperimento sulle folle mostra la formazione spontanea di parabole. Credit: K. Bacik. B. Bacik, T. Rogers via SciTechDaily
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