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1 Marzo 2023
12:30

La lingua etrusca è ancora sconosciuta? Cosa sappiamo e quanto c’è ancora da scoprire

Nell’immaginario comune è diffusa la convinzione che si sappia molto poco degli Etruschi, uno dei principali popoli dell'Italia antica, e della loro lingua. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione?

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La lingua etrusca è ancora sconosciuta? Cosa sappiamo e quanto c’è ancora da scoprire
etruschi e lingua etrusca

Gli Etruschi sono uno dei più importanti e famosi popoli presenti nell'Italia antica e hanno sempre suscitato la curiosità del grande pubblico. Un’idea ancora diffusa, infatti, è che di essi si conosca molto poco, soprattutto per quanto riguarda le loro origini e la loro lingua.

Anche se in effetti c'è ancora tanto da capire, negli ultimi decenni sono state fatte importanti scoperte e gli etruscologi sono oggi in grado di definire molti dei tratti più caratteristici degli Etruschi. Alla luce di quanto scoperto finora, possiamo così rispondere ad alcune domande: chi erano gli Etruschi, come scrivevano e com’era la loro lingua?

scultura etrusca

Le origini degli Etruschi

L’Etruria corrisponde più o meno alle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria, con attestazioni anche in Campania, Emilia Romagna e Lombardia. Pur trovandosi in un’area periferica rispetto al centro nevralgico del mondo classico, compreso tra il Vicino Oriente e il Mar Egeo, gli Etruschi riuscirono a sviluppare una cultura ricca, civile e con tratti estremamente distintivi.

Sulla questione dell’origine degli Etruschi sono state avanzate diverse teorie, tre delle quali prevalenti: 1) l’origine autoctona 2) la migrazione dal Nord 3) la migrazione dall’Est. Attualmente l’ipotesi dell’autoctonia, cioè di una diretta discendenza da popoli italici più antichi, sembra essere la più credibile. Questa ipotesi trova conferma in una ricerca internazionale che ha esaminato il DNA dei resti di individui vissuti nell'area tra l’800 a.C. e il 1000 d.C e che ha riscontrato un’affinità genetica comune. Il processo di formazione della popolazione etrusca sarebbe stata comunque complessa e graduale, con la combinazione di vari elementi culturali, etnici e linguistici.

etruria mappa
Mappa dell’Etruria e dei principali centri etruschi (credit: MM)

La conoscenza della lingua etrusca

Una convinzione diffusa è che della scrittura e della lingua etrusca non si sappia quasi nulla. Quanto c’è di vero? Innanzitutto è necessario precisare che la scrittura etrusca è tutt’altro che misteriosa (attenzione: la scrittura in sé, non la lingua). Nota già dal VII secolo a.C., la scrittura etrusca è fondata su un alfabeto di origine greca, un alfabeto dunque chiaramente leggibile, solo parzialmente adattato: alcune lettere dell’alfabeto greco mancano in quello etrusco, altre hanno valori fonetici differenti.

Escluso quindi il tema della difficoltà di lettura dell’alfabeto etrusco, cosa si può dire riguardo alla lingua etrusca? Ecco, qui effettivamente c'è ancora tanto da scoprire. C’è differenza, infatti, tra riuscire a leggere una parola e comprendere il suo effettivo significato. E diversi fattori hanno contribuito a rendere difficoltoso il processo di comprensione della lingua etrusca, alimentando la fantasia degli appassionati circa il presunto alone di mistero di questo popolo.

lingua etrusca
Tavola di Cortona con iscrizione in lingua etrusca (credit: De Grummond, Nancy)

Il problema della mancanza di testi scritti

La conoscenza della lingua etrusca si deve a numerose ma brevi iscrizioni di carattere sacrale o funerario: mancano glossari, testi in doppia lingua e testi letterari. Le iscrizioni che superano le 50 parole sono rare, tra cui il testo scritto sulla benda della “Mummia di Zagabria”, la “Tabula di Capua”, la “Tavola di Cortona”, il “Cippo di Perugia”. Una menzione a parte meritano i testi incisi sulle lamine d’oro rinvenute nel 1964 a Pyrgi (oggi Santa Severa), che riportano due incisioni in etrusco e una in punico.

Fatta eccezione per queste iscrizioni, i testi che si conoscono sono brevi e con un lessico ridotto. Si riescono a capire solo alcune parole riferite alla sfera religiosa, familiare o sociale, ma abbiamo enormi lacune nella comprensione della lingua nella sua interezza e complessità, dal punto di vista grammaticale e lessicale.

necropoli etrusca

Il problema delle origini e della scomparsa della lingua etrusca

Esistono altri fattori che hanno complicato lo studio della lingua etrusca. Anzitutto, anche se utilizza un alfabeto di derivazione greca, sicuramente si tratta di una lingua non indoeuropea, con una struttura diversa da quella del greco e del latino, ad esempio. Inoltre, nel corso dei numerosi secoli (IX-III secolo a.C.) in cui gli Etruschi hanno vissuto e prosperato nelle regioni dell’Italia centrale hanno avuto dei contatti con i popoli vicini e la loro lingua è stata "contaminata" da uno scambio continuo e reciproco di vocaboli e significati.

Infine, anche la scomparsa dell’etrusco ha complicato ulteriormente la sua comprensione. Una volta completata la sottomissione dell’Etruria, i Romani (III secolo a.C.), procedettero alla cancellazione dei testi letterari etruschi. Questo processo rientrava in un preciso piano politico attuato dai Romani che prevedeva l’assimilazione e la rielaborazione delle culture dei popoli sottomessi nel quadro della civiltà romana.

tombe etrusche

La lingua etrusca è ancora sconosciuta?

Al momento attuale, il patrimonio lessicale etrusco conosciuto si compone per la quasi totalità di nomi di persona e vocaboli legati al contesto sacro e funerario. La conoscenza della lingua etrusca perciò non è certo completa: sarebbe come voler dire che si conosce una lingua basandosi solo sulle scritte delle lapidi di un cimitero o su pochi testi sacri. Se pure questo in parte è vero, l’avanzamento delle ricerche negli ultimi 40 anni ha permesso di raddoppiare il numero di vocaboli noti e, soprattutto, gli studiosi sono oggi in grado di riconoscere senza errori le strutture della lingua etrusca, distinguendo un verbo da un sostantivo o da un aggettivo. Insomma, si tratta di un processo di studio lungo e in divenire.

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