Il portale VesselFinder ha reso disponibile il tracciato AIS (Automatic Identification System) dello yacht Bayesian, affondato il 19 agosto alle 4:06 al largo di Porticello (PA) per via del forte maltempo, provocando 7 vittime tra cui il britannico Mike Lynch e 15 sopravvissuti tra cui l'armatrice Angela Barcares, moglie di Lynch. Sono quindi ufficiali le posizioni, la traiettoria percorsa e l'orientamento del veliero dall'inizio dell'incidente fino al naufragio dell'imbarcazione. Questi dati, insieme alle testimonianze dei superstiti e ai resoconti dei sommozzatori, sono in mano alla procura di Termini Imerese per tentare di ricostruire la dinamica del disastro.
In tutto l'incidente sarebbe durato 16 minuti, dalle 3:50 alle 4:06. Mentre le prime ricostruzioni ipotizzavano un naufragio estremamente rapido, durato appena un minuto, ora sembra che l'affondamento vero e proprio potrebbe essere durato 6 minuti, anche se le dinamiche esatte dovranno essere chiarite dalle indagini. In ogni caso, nei 16 minuti del disastro lo yacht ha percorso circa 360 metri in balia dei forti venti e delle acque mosse.
La cronologia del naufragio: cos'è successo tra le 3:50 e le 4:06
Ore 3:50: la barca è ormeggiata in rada, con la prua controvento, a circa 600 metri dal porto di Porticello. Comincia a essere investita dalla tempesta: nel tracciato si nota che lo yacht viene “sballottato” ripetutamente in avanti e indietro per decine di metri, prevalentemente in direzione nord-sud.
Ore 3:59: essendo ancorata, la barca a vela oscilla attorno alla sua posizione, ma a un certo punto lo yacht avrebbe perso l'ancoraggio e si sarebbe mosso spinto dalle forti raffiche e dalle onde. Notiamo che in quel momento il veliero offriva il fianco al vento, che stava soffiando prevalentemente in direzione NW-SE. Lo scafo ha offerto resistenza alle raffiche facendosi trasportare dalla direzione del vento. A questo punto quindi il Bayesian era senza controllo ed è possibile – ma da verificare – che in questo momento abbia cominciato a imbarcare acqua.
Ore 4:03: dal tracciato AIS il veliero cambia leggermente rotta, mantenendo sempre il fianco offerto al vento.
Ore 4:06: dopo aver scarrocciato ed essersi spostata senza controllo per un totale di circa 360 metri, il dispositivo EPIRB di emergenza del Bayesian lancia l'allarme di avvenuto affondamento, captato dalla stazione Cospas Sarsat di Bari.
La possibile dinamica del disastro: le ipotesi
In base alle informazioni al momento a disposizione si sta facendo strada un tentativo di ricostruzione dei fatti avvenuti nella notte del 19 agosto. Si tratta – è bene ribadirlo – di ipotesi che dovranno essere confermate dagli inquirenti.
Le testimonianze dei superstiti concordano sul fatto che il Bayesian sarebbe affondato di prua, quindi “di testa”, per poi ribaltarsi e appoggiarsi al fondale sul lato destro. I sommozzatori riferiscono che il portellone di poppa sinistro del relitto era aperto, mentre quello laterale era chiuso. I corpi che sono stati ritrovati nel relitto si trovavano sul lato sinistro dello yacht, quindi quello più in alto rispetto alla direzione di ribaltamento del veliero. Questo indicherebbe – il condizionale è sempre d'obbligo – che mentre la barca affondava abbiano provato ad arrampicarsi in cerca d'aria verso i locali non ancora allagati, ma non abbiano avuto il tempo per uscire dallo yacht e siano dunque rimasti intrappolati. I superstiti invece sarebbero riusciti a salvarsi perché si trovavano sul ponte – a eccezione dello chef Recalco Thomas, il cui corpo è stato il primo a essere ritrovato – e sono riusciti a gettarsi in mare.
Sempre secondo i sommozzatori, la deriva dello yacht (cioè la chiglia mobile) sarebbe stata alzata, un altro elemento che ha contribuito a rendere instabile l'imbarcazione possibilmente causando l'ingresso di acqua nello scafo. C'è poi il fatto che i motori dello yacht erano spenti, rendendo quindi impossibile riprendere il controllo dell'imbarcazione.
L'ipotesi dell'ingresso di acqua arriva da un altro elemento utile per le indagini, cioè il video ripreso dalla videocamera di sorveglianza di una villa nelle vicinanze, che ha fatto il giro dei media nei giorni scorsi e che mostra le luci dell'albero dello yacht spegnersi subito prima dell'affondamento. Il blackout indicherebbe un probabile allagamento dei quadri elettrici o dei generatori supportando l'idea che il Bayesian stesse imbarcando acqua probabilmente già da qualche minuto.
Il fatto che la vicinissima nave a vela olandese Sir Robert Baden Powell si trovasse a pochissima distanza dal Bayesian e non abbia riportato danni farebbe propendere per l'ipotesi che il naufragio sia stato dovuto a una concatenazione di errori umani che hanno impedito una gestione ottimale della situazione di maltempo.