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20 Agosto 2024
17:26

Cos’è un downburst, come riconoscerlo e la differenza con le trombe d’aria

Il naufragio dello yacht Bayesian in Sicilia potrebbe essere stato provocato da un downburst e non da una tromba d'aria. I due fenomeni sono spesso confusi, ma sono drasticamente diversi. Vediamo le differenze e conosciamo meglio i downburst.

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Cos’è un downburst, come riconoscerlo e la differenza con le trombe d’aria
downburst
Downburst (immagine di archivio). Credit: Couch–scratching–cats, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

A provocare l'affondamento dello yacht Bayesian al largo di Porticello (PA) nelle prime ore del 19 agosto 2024 non sarebbe stata una tromba d'aria sul mare, cioè una tromba marina, ma un downburst (che in italiano potremmo tradurre con “scoppio verso il basso”), un fenomeno meteorologico associato alle nubi temporalesche in cui una forte corrente d'aria fredda discendente impatta il suolo producendo raffiche lineari a velocità molto elevata (anche oltre i 180 km/h a seconda delle dimensioni del burst). Spesso si tende a confondere i due fenomeni, ma la loro dinamica e la loro origine sono diverse. Questa ipotesi è supportata da un video ripreso da una videocamera di sorveglianza della zona circa all'ora del naufragio, in cui si notano intense raffiche di vento che abbattono alcuni ombrelloni nella stessa direzione, indicando quindi venti lineari e assenza del moto vorticoso che invece è caratteristico delle trombe d'aria.

Cosa sono i downburst e come si formano

I downburst sono correnti che scendono in modo molto violento da una nube temporalesca e che si diffondono rapidamente in ogni direzione non appena impattano al suolo.

Per avere un downburst occorre innanzitutto un cumulonembo, cioè una nube temporalesca. Queste nubi presentano un forte sviluppo verticale in presenza di correnti ascensionali dovute per esempio ad aria molto calda e umida al suolo (come nel caso dei cosiddetti “temporali di calore”). Per mantenere l'equilibrio, a queste correnti sono associate correnti discendenti (in gergo downdraft) che portano al suolo l'aria fredda e secca in quota. Nello stesso momento si possono sviluppare flussi che introducono aria più secca nella parte centrale e inferiore della nube.

formazione downburst 1
Schema delle correnti in un cumulonembo. Credit: NOAA

A questo punto inizia una sorta di “tiro alla fune” tra le correnti ascendenti e quelle discendenti. Può capitare, per esempio, che le prime siano così intense da mantenere sospesa una grande quantità di pioggia nella parte centrale e superiore della nube. Ma a un certo punto c'è un limite: quando le correnti ascendenti non riescono più a sospendere la pioggia accumulata, questa precipita al suolo tutta insieme, trascinando con sé grandi quantità di aria che rafforzano il downdraft “facendolo schiantare” al suolo molto velocemente: questo fenomeno, che dura tipicamente dai 20 ai 30 minuti, è appunto il downburst.

downburst noaa
Credit: NOAA

Downburst e trombe d'aria: le differenze e come distinguerli

Mentre i downburst sono correnti d'aria che precipitano, impattano al suolo e divergono linearmente in tutte le direzioni, le trombe d'aria hanno un tipico aspetto a imbuto e mostrano un moto vorticoso: l'aria ruota molto rapidamente, con velocità fino a 300 km/h. Questo accade perché all'interno del cumulonembo o della cella temporalesca l'aria vortica attorno a una bassa pressione centrale e la colonna d'aria sotto questa depressione può seguire questo moto circolare. Per certi versi le trombe d'aria sono meno pericolose dei downburst perché creano danni soltanto nell'area sotto la colonna vorticante, mentre gli effetti di un downburst possono interessare anche diversi chilometri quadrati.

tornado milano
Una tromba d’aria. Si nota la tipica forma a imbuto della colonna d’aria vorticante.

Proprio per via della diversa dinamica tra i due fenomeni, distinguerli è abbastanza semplice soprattutto dopo il loro passaggio. Se i detriti si dispongono in modo radiale, cioè “a ventaglio”, e localmente hanno la stessa direzione, allora si trattava di un downburst; se invece i detriti sono disposti circolarmente siamo in presenza di una tromba d'aria.

Fonti
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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