I data scientist del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA – che non si occupano solo di rover e lander spaziali ma anche di digitale – hanno creato il più grande archivio open source PDF disponibile al pubblico, per un peso complessivo di circa 8 terabyte. Il lavoro è finalizzato ad analizzare la sicurezza dei file PDF presenti sul web con l'obiettivo di sfruttare questo lavoro per anticipare minacce online emergenti che riguardino questa tecnologia, come ad esempio malware nascosti nei file.
Il file è composto dalla scansione di circa 8 milioni di file PDF non troncati e dei relativi metadati, riguardanti ad esempio il software utilizzato per creare ogni file. Il team ha inoltre utilizzato un software di geolocalizzazione per identificare la posizione del server, ospitante il sito web, che esponeva ogni singolo file.
"I PDF sono usati ovunque e sono importanti per contratti, documenti legali, design di ingegneria 3D e tantissimi altri scopi – ha dichiarato TIm Allison, scienziato del JPL – Sfortunatamente sono complessi e possono essere compromessi per nascondere codici malevoli o trasformare diverse informazioni per differenti utenti in modo malevolo"
;Resize,width=270;)
Ma come è stato realizzato questo gigantesco archivio?
Per raccogliere questi dati è stato utilizzato un web crawler, ovvero un software automatizzato che analizza i contenuti presenti in rete o all'interno di un database.
Il progetto fa parte del programma Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA) chiamato Safe Documents (o SafeDocs) che punta alla gestione delle minacce online riguardanti la sicurezza degli utenti.
Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato nel quale vi raccontiamo cosa sono i malware e quali sono le principali tipologie:
;)
;Resize,width=270;)
