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19 Settembre 2023
15:17

La storia delle Frecce Tricolori: dagli assi della guerra alle pattuglie acrobatiche

Sono nate negli anni Sessanta, tuttavia l'acrobazia aerea in Italia ha radici più antiche. Ripercorriamo la storia della nascita delle Frecce Tricolori.

A cura di Frida Bonatti
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La storia delle Frecce Tricolori: dagli assi della guerra alle pattuglie acrobatiche
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Credits: Konflikty.pl (Attribution or Attribution), via Wikimedia Commons.

Le Frecce Tricolori nascono negli anni Sessanta con il compito di conferire prestigio all'Arma e di svolgere un ruolo di rappresentanza durante le cerimonie ufficiali nel nostro Paese e all'estero.
Ma le acrobazie aeree fanno parte di una lunga tradizione dell'Aviazione italiana, che risale a ben prima della costituzione del 313° Gruppo di Addestramento Acrobatico, nome ufficiale delle Frecce Tricolori.

Gli albori dell'acrobazia aerea italiana

Il primo conflitto mondiale ha dato un forte impulso agli sviluppi tecnologici nell'aviazione. Se inizialmente gli aerei erano usati solo a scopo di ricognizione, presto il campo di battaglia si spostò anche nei cieli. I piloti italiani che si distinguevano per le loro imprese aeree vennero denominati "gli Assi".

Ma fu solo negli anni Trenta che l'acrobatica iniziò a prendere davvero piede nel mondo dell'aviazione: nel 1930, il colonnello italiano Rino Corso Fougier fondò la prima scuola di volo acrobatica per l'addestramento dei piloti, che raggiunsero un livello tecnico mai visto prima.
In quelli anni alcune pattuglie della Regia Aeronautica, che diventò in seguito l'Aeronautica Militare, parteciparono a manifestazioni aeree nazionali e internazionali.

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Credits: Jakub Hałun, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Le pattuglie acrobatiche ufficiali

Fu però solo a partire dagli anni Cinquanta che l'Aeronautica Militare costituì ufficialmente una pattuglia acrobatica. Non si trattava ancora di una pattuglia unica nazionale, come oggi. All'epoca l'incarico veniva affidato di volta in volta a un reparto da caccia a rotazione.

La prima pattuglia venne costituita dal 4° Stormo e prese il nome di Cavallino Rampante, che era il simbolo del celebre asso della Prima Guerra Mondiale, Francesco Baracca. Per la prima volta, l'Aeronautica Militare impiegava l'aereo a reazione de Havilland DH.100 Vampire. 
Tra le pattuglie acrobatiche impiegate negli anni Cinquanta ricordiamo I Getti Tonanti, fondata nel 1953 dal 5° Stormo di Villafranca di Verona, le Tigri Bianche del 51° Stormo e i Diavoli Rossi, della Sesta Aerobrigata.

Furono proprio i Diavoli Rossi a vincere una competizione che vedeva in gara pattuglie della NATO, battendo le formazioni acrobatiche di Belgio, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo Stati Uniti e Turchia.

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Credits: Paolo Zavoli, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

1° luglio 1961: nascono le Frecce Tricolori

A partire dagli anni '60 lo Stato Maggiore dell'Aeronautica decise di porre fine al sistema di turnazione delle pattuglie acrobatiche. Il motivo di questa scelta fu la volontà di riunire tutti quanti i piloti migliori in un'unica pattuglia e perfezionarne la preparazione.

Fu così che il 1° marzo 1961, presso la base aerea di Rivolto, vicino a Udine, nacque la PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale), che il 1° maggio dello stesso anno svolse la sua prima uscita ufficiale presso l'aeroporto di Trento.

Il 1° luglio 1961 venne poi ufficialmente instituito il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, che in quella stagione si esibì in formazione di 6 velivoli.

Nel corso della stagione del 1962, un nuovo schema di colorazione sostituì l'originale, diventando rapidamente un'icona riconoscibile: tre frecce, colorate di verde, bianco e rosso sulla carlinga e la scritta "Frecce Tricolori". Se volete saperne di più, abbiamo realizzato un video in cui mostriamo come svolgono le acrobazie e quali aerei usano.

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Frida Bonatti
Redattrice
Dopo la laurea in Lettere, ho lavorato nel campo del restauro cinematografico per istituzioni culturali in Olanda, Svezia e Italia. Nel frattempo, ho coltivato l'interesse per la produzione di video online e podcast, che ha preso il sopravvento su quello per il cinema. Ho frequentato un corso di Content Management e Copywriting allo IED e sono entrata in Geopop, dove mi occupo della stesura di contenuti branded e editoriali. Sono una grande fan dei Beatles.
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