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2 Giugno 2023
7:30

Di che cosa è fatto il fumo delle Frecce Tricolori e quanto inquina

Le Frecce Tricolori tingono il cielo di verde, rosso e bianco grazie a un sistema che permette agli aerei di rilasciare dei fumi colorati. Ma questi fumi, esattamente, cosa sono?

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Di che cosa è fatto il fumo delle Frecce Tricolori e quanto inquina
frecce tricolori

Tutto è pronto per celebrare il  77° compleanno della Repubblica Italiana. Come ogni anno il 2 giugno le Frecce Tricolori sorvoleranno il cielo di Roma tingendolo di verde, rosso e bianco, come i colori della bandiera d'Italia. La Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) si esibirà nella sua tradizionale parata all'Altare della Patria e, dopo una serie di giri acrobatici, gli aerei tingeranno il cielo grazie a un sistema che gli permette di rilasciare dei fumi colorati. Ma qual è la composizione dei fumi? E qual è il loro impatto sull'ambiente?

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Credits: Ministero della Difesa

Il fumo delle Frecce Tricolori è lanciato per dispersione

L'aereo usato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale è l'Aermacchi MB.339 equipaggiato con uno speciale impianto fumogeno. Il sistema che genera il fumo degli aerei è stato progettato da una fabbrica lombarda. L'azienda ha integrato l'impianto combustibile dell'aereo MB339 con un sistema in grado di generare i famosi fumi colorati.
Se guardiamo bene l'immagine di un'aereo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, vediamo che sotto le ali sono attaccati dei serbatoi ausiliari.

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Questi serbatoi ausiliari restano agganciati durante tutta la parata acrobatica. Un serbatoio di questo tipo è diviso in due: la parte frontale contiene un composto di olio di vaselina che serve per creare il fumogeno, mentre la parte posteriore contiene del carburante ausiliario.

Come si genera il fumo?

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Quando l'impianto si attiva, la parte che contiene il composto di olio di vaselina viene pressurizzata e l'olio fluisce negli ugelli. L'olio attraversa un condotto che corre dall'ala alla fusoliera dell'aereo, fino ad arrivare allo scarico. Guardando la turbina dell'aereo si vedono infatti due condotti di scarico che arrivano dai due serbatoi, quello sotto l'ala destra e quello sotto l'ala sinistra.
Quindi il fumo esce dalla turbina.

turbina frecce tricolori

I fluidi, spinti dalla pressione, si incanalano verso l'uscita. Quando l'olio incontra il getto ad alta temperatura in uscita dalla turbina, vaporizza, passando da circa 20°C a 650-700°C (Durante S. 2022). Lo shock termico determina la formazione del fumo. Utilizzando questo sistema, si dice che il composto viene lanciato "per dispersione".

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Credits: Carlos Menendez San Juan

Ogni aereo della Pattuglia Acrobatica Nazionale ha questi due serbatoi ausiliari con olio di vaselina, sia a destra che a sinistra. Da solo l'olio di vaselina produce fumo bianco. Per avere il fumo colorato bisogna aggiungere dei coloranti.
Ogni aereo possiede un serbatoio che genera fumo bianco da un lato, mentre dall'altro può contenere un serbatoio che genera fumo bianco, verde o rosso. Dai comandi della cabina il pilota può decidere se rilasciare il fumo bianco oppure verde/rosso controllando l'apertura delle valvole.
La fumata bianca può durare circa 6 minuti, mentre quella colorata 2-3 minuti.

frecce tricolori festa repubblica

La composizione del fumo delle Frecce

Dalle notizie rilasciate emerge che il fumo è composto da olio di vaselina e da una serie di pigmenti colorati per creare il verde e il rosso. Tuttavia, sull'esatta formulazione del composto c'è il segreto industriale, quindi dobbiamo accontentarci di questa informazione.

L'olio di vaselina è una sostanza liquida oleosa nota anche come paraffina liquida. È un derivato del petrolio.
In campo medico-farmaceutico trova impiego come emolliente e lassativo ma ha anche altri usi. In ambito industriale si usa come lubrificante, oppure nella preparazione di creme per i trattamenti di pelle e cuoio. L'olio di paraffina non è classificato come corrosivo/irritante per la pelle. Non è classificato come irritante o come causa di gravi lesioni oculari o come sensibilizzante delle vie respiratorie e della pelle. Non è cancerogeno né tossico (Roth, 2017).
Sembrerebbe quindi sicuro per l'uomo.

L'impatto ambientale delle Frecce Tricolori

Sui fumi delle Frecce Tricolori sono stati eseguiti controlli da vari enti come l’RT-MAS (Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali), COMet (Centro Operativo per la Meteorologia) e dal 4° LTC (Laboratorio Tecnico di Controllo) di Villafranca (Durante S. 2022). Stando ai rilevamenti, i fumi non dovrebbero causare danni ambientali.
Di per sé l'olio di vaselina non è classificato come pericoloso per l'ambiente acquatico e non è pericoloso per l’ambiente secondo i regolamenti concernenti le merci pericolose (Roth, 2017). Quindi non sembra esserci motivo di preoccuparsi: il fumo delle Frecce Tricolori non dovrebbe inquinare.

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Diversi anni fa non era così. Negli anni '50 le Frecce Tricolori inquinavano e non poco. Per creare i fumi veniva utilizzato del nebbiogeno composto da cloridrina solforosa e acido solforico. Questa combinazione, se veniva a contatto con un pubblico troppo vicino, causava irritazione agli occhi e difficoltà di respirazione.
Adesso fortunatamente non è così. Questo composto pericoloso e inquinante è stato soppiantato dall'olio di vaselina. E l'unico risultato è che la città viene avvolta da tanto fumo.

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Credits: Ministero Difesa

Chiaramente, anche se il fumo non inquina, il vero danno è fatto dagli aerei!
L'aereo è infatti il mezzo di trasporto più impattante, a causa delle grandi emissioni di CO2. Nel 2018 si stima che l'aviazione globale (ovvero quella di passeggeri e merci) abbia emesso 1,04 miliardi di tonnellate di CO2 (Ourworldindata, 2018).

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