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30 Ottobre 2025
16:00

La storia di Jack O’ Lantern: perché la zucca di Halloween si chiama così e da dove viene la leggenda

La leggenda di Jack O'Lantern, la zucca luminosa intagliata a forma di volto, nasce nell'Irlanda del XVII secolo dove, invece che le zucche, si intagliavano le rape. Quando gli irlandesi emigrano in America, si iniziano ad intagliare le zucche, tradizione popolare e molto amata che arriva fino ai giorni nostri.

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La storia di Jack O’ Lantern: perché la zucca di Halloween si chiama così e da dove viene la leggenda
jack o lantern

La leggenda di Jack O’Lantern – letteralmente, Jack della Lanterna – nasce nell'Irlanda nel XVII secolo, ed è legata alla storia di un fabbro dissoluto, un certo Stingy Jack, che ingannò il diavolo per ben due volte. Per questo motivo la sua anima fu dannata, e il fabbro venne condannato a vagare in eterno con in mano un carbone ardente infilato dentro a una rapa, ortaggio molto diffuso in Irlanda, come unica luce sul suo cammino di eterna oscurità, alla continua ricerca di un posto in cui riposarsi. Proprio grazie a questa storia gli irlandesi iniziarono a intagliare delle facce nelle rape, che rappresentavano l'anima tormentata di Stingy Jack e tutte le altre anime dannate che vagavano nel mondo nella notte in cui il velo tra vivi e morti si solleva.

A cavallo del Novecento, quando molti irlandesi emigrarono in America, l'intaglio delle rape venne sostituito con quello delle zucche, che si trovavano più facilmente in quelle zone ed erano più facili da intagliare rispetto alle rape.

Oggi, la zucca Jack O’Lantern è il simbolo ufficiale di Halloween, decorazione amatissima e immancabile fuori dalla porta di chi vuole accogliere i "viandanti notturni" che bussano per “dolcetto o scherzetto”.

La vera storia di Jack O'Lantern: la leggenda di Stingy Jack e la prima sfida al diavolo

La storia di Jack O’Lantern è legata al folklore irlandese del XVII secolo: in quel periodo, nel mondo anglosassone, si usava “Jack” per appellare una persona di sesso maschile di cui non si conosceva con esattezza il nome. Il protagonista di questa storia era un certo Stingy Jack, “Jack lo spilorcio”, che di professione faceva il fabbro, ma che si attaccava spesso alla bottiglia ed era solito ingannare gli altri e mettersi nei guai. La sua anima era già destinata all’inferno a causa della sua dissolutezza, ma una sera, Stingy Jack si diede il colpo di grazia da solo, quando si ritrovò a bere insieme al diavolo e lo sfidò a trasformarsi in una moneta per pagare il conto. Il diavolo accettò, ma Stingy Jack prese la moneta e anziché pagare la mise nel suo borsello, accanto a una croce d'argento: la presenza di questo oggetto sacro impedì al diavolo di riprendere la sua forma. Satana, ovviamente, contrattò: se Stingy Jack avesse tolto la croce del borsello,  lui non avrebbe reclamato la sua anima per i successivi dieci anni.

Stingy Jack inganna il demonio per la seconda volta: nasce la tradizione di intagliare rape

Quando il diavolo si presentò nuovamente alla sua porta, lo sfidò di nuovo a cogliere una mela da un albero su cui, però, aveva inciso una croce: il demonio si arrampicò per prendere il frutto, ma non poteva più scendere. Satana contrattò di nuovo con Stingy Jack: lui doveva ridargli la libertà e gli sarebbe stata risparmiata la dannazione tra le fiamme dell’inferno, e Jack accettò.

GhostTurnip
Una rapa fantasma (Ghost Turnip) intagliata in Irlanda all’inizio del ’900 – Credits: National Museum of Ireland

Durante la sua vita, il fabbro commise diversi peccati, e alla morte non fu accettato né in paradiso né all'inferno. Non avendo nessun posto in cui andare, Stingy Jack cercò di impietosire il diavolo, dicendogli che era tutto buio e freddo intorno a sé e avrebbe preferito il caldo fuoco infernale. Il demonio gli tirò addosso un tizzone ardente, e Jack lo mise all'interno di una rapa che aveva con sé, creando così una lanterna luminosa, da cui deriva il nome Jack O’Lantern. Così nacque la tradizione di intagliare rape decorate come fossero facce dannate – chiamate, al tempo, "Rape Fantasma" – per rappresentare Jack che vaga per l’eternità gelida e solitaria.

La storia dell’anima di Jack della Lanterna veniva raccontata soprattutto ai bambini (ma anche agli adulti) per ammonirli riguardo ai comportamenti dissoluti, ma anche per spiegare il fenomeno dei fuochi fatui, fiammelle che spesso comparivano in corrispondenza di sepolture, perché dovute alla reazione chimica tra i gas prodotti dalla decomposizione di materia organica e l'ossigeno dell'aria.

La tradizione della zucca di Halloween oggi

La lanterna luminosa che inizialmente era una rapa, si trasforma in una lanterna di zucca quando gli immigrati irlandesi arrivarono in America tra i XIX e il XX secolo. Gli irlandesi, già abituati a intagliare le rape per rappresentare Jack O’Lantern, scoprirono le zucche, coltivazioni comuni nella zona del nord America, e si resero conto che era più facile intagliare quelle, perché molto più morbide. Le fonti storiche a disposizione parlano di un articolo del 1892 comparso sul giornale Atlanta Constitution in cui viene descritto il successo di una festa di Halloween con zucche decorate a forma di volti spaventosi.

Oggi, la zucca, soprattutto nel mondo americano, è una tradizione amatissima: viene esposta fuori dalle case come addobbo di Halloween già settimane prima la sua celebrazione, e la sua luce invita bambini e adulti che girano tra le case durante la notte più sinistra dell'anno ad avvicinarsi ed entrare, come segno di buon vicinato. Dall'America l'usanza si è diffusa in tutto il mondo, diventando un fenomeno di costume che affonda la sua origine nel folklore.

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