Se vi chiedessero di pensare ad un frutto, molto probabilmente vi verrebbe in mente una mela. Da sempre simbolo di immortalità, prosperità e amore, è il frutto per eccellenza. Lo troviamo nella mitologia antica, nelle scienze, nei racconti popolari e, ancora oggi, compare un po' dappertutto.
E se vi dicessimo che la mela non è un frutto ma un falso frutto, così come pera, ananas, fragola e fico?
Davvero, non vi stiamo prendendo in giro, è tutto vero! Ciò che fa di una mela un falso frutto sono le parti del fiore da cui si sviluppa.
Differenza tra vero e falso frutto
Siamo abituati a parlare di frutti per intendere tutte quelle strutture che si formano a partire dai fiori e che, sostanzialmente, sono dolci e zuccherine. Nell'uso comune del termine, mele, pere, banane, fragole, arance e limoni sono tutti frutti, ma in botanica non è proprio così. Per capire perché dobbiamo andare a vedere brevemente come avviene la riproduzione vegetale.
La maggior parte delle piante terrestri sono Angiosperme (cioè quelle piante che si possiedono un fiore vero e un seme protetto) che si riproducono grazie ai coloratissimi fiori che contengono al loro interno gli organi riproduttivi.
L'impollinazione avviene grazie all'unione dei granelli di polline maschili con l'ovulo femminile in un processo che darà il via allo sviluppo del seme che accrescerà originando una nuova pianta.
Per proteggere il seme e l'embrione presente al suo interno, la pianta sviluppa delle strutture carnose tutt'attorno ad esso. Stiamo parlando del frutto, ovviamente.
Il compito primario del frutto è infatti quello di proteggere, nutrire e facilitare la dispersione dei semi. Non è un caso che i frutti abbiano colori sgargianti e un corpo zuccherino: molti uccelli, mammiferi, rettili e insetti tendono a mangiare, trasportare e disperdere i semi, favorendo la crescita di un nuovo organismo anche a grandi distanze rispetto alla pianta madre.
Ok, ma quindi? La differenza tra vero e falso frutto qual è?
Guardiamo l'immagine del fiore per aiutarci: il vero frutto deriva dalla crescita dell'ovario (la struttura che contiene gli ovuli femminili), mentre il falso frutto (detto anche pseudofrutto o frutto complesso) si sviluppa non solo dall'ovario ma anche da altre parti del fiore come, ad esempio, ricettacolo (potremmo definirla la "base del gambo" del fiore), petali (quelli che costituiscono la corolla colorata) e sepali (quei ciuffetti verdi che stanno alla base del fiore).
Nell'immagine sottostante potete notare che nella mela il vero frutto non è la parte che mangiamo ma… il torsolo!
Esempi di falsi frutti
Quali sono i falsi frutti più comuni? Ecco gli esempi più celebri:
- Mela e Pera – Botanicamente parlando, i veri frutti di mela e pera sono i torsoli, quelle zone interne che contengono i semi, mentre ciò che mangiamo è essenzialmente il ricettacolo, vale a dire la struttura che aveva la funzione di sostenere gli elementi del fiore.
- Fragola – I veri i frutti della fragola sono gli acheni, i "puntini" galli che contengono i semini. Quando mangiate una fragola, in realtà, state mangiando centinaia e centinaia di minuscoli frutti!
- Ananas – Come per la fragola, anche l'ananas è formato da più singoli frutti o meglio, da più pistilli;
- Fico – Quello del fico è un caso particolarmente interessante perché non è un frutto, quanto piuttosto un'infiorescenza: il frutto è in realtà ogni singolo filamento carnoso interno.
Questi sono sono alcuni esempi di falsi frutti in natura, ma potremmo andare avanti citando melograno, more di bosco e more di gelso. Tra i veri frutti, invece, troviamo pesche, albococche, ciliege e prugne (le cosiddette drupe), ma anche limoni, kiwi ecc.
Curioso, non vi pare? Scommetto che ora molti di voi penseranno…"Figo, non lo sapevo!"