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21 Dicembre 2023
17:00

Le candele profumate sono nocive per la salute?

I prodotti della combustione della cera e degli aromi delle candele profumate (come il toluene) vengono prodotti in dosi troppo piccole per avere degli effetti diretti sulla salute. In normali condizioni d’uso, quindi, le candele profumate non risultano dannose o tossiche, ma possono contribuire al cosiddetto “inquinamento indoor”.

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Le candele profumate sono nocive per la salute?
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Con un valore di mercato di oltre 500 milioni di dollari, le candele profumate fanno parte della nostra vita casalinga soprattutto nel periodo invernale. La combustione delle candele, in particolare quelle profumate, contribuisce al fenomeno dell’inquinamento indoor, la contaminazione dell’aria in una casa, un ufficio o un luogo pubblico chiuso, ed è dovuto alla presenza di una o più sostanze che ne alterano le normali condizioni di salubrità e respirabilità. Tuttavia, con un uso moderato e in condizioni d'uso normali le candele profumate non presentano rischi noti per la salute umana; basta solamente fare attenzione agli eccessi.

Candele profumate: inquinamento indoor e combustione

Quando si dà fuoco allo stoppino, il cotone di cui è composto brucia e il calore fa fondere la cera della candela. La cera liquefatta risale lo stoppino per capillarità e si vaporizza alla sua estremità superiore, dove si mescola con l’aria circostante prendendo fuoco. La combustione è infatti il risultato di una reazione chimica tra l’ossigeno dell’aria e i vapori della cera. Questa reazione genera calore e luce, nonché acqua e anidride carbonica.

Tuttavia, in qualsiasi candela il processo di combustione è incompleto: l’ossigeno alla base della fiamma è generalmente scarso e il carbonio che compone la cera non reagisce completamente fintanto che non raggiunge i bordi esterni della fiamma. In questo modo la reazione produce acqua, anidride carbonica e minuscole particelle nere di fuliggine (il nerofumo) che vengono rilasciate nell'aria. Questa è una miscela di carbonio, aerosol e sostanze simili al catrame che si libera anche quando la fiamma è instabile o quando viene spenta.

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Non solo: anche il contenitore della candela può in qualche modo contribuire alla formazione di nerofumo: più il bordo è alto rispetto allo stoppino, meno ossigeno raggiunge la fiamma, e dunque è più probabile che la candela produca fuliggine.

Contrariamente a quanto si sente spesso dire, tutte le candele – di cera d'api naturale, paraffina o soia – emettono fuliggine e composti organici volatili, causando un certo grado di inquinamento indoor. Meno la cera delle candela è raffinata, più i composti organici volatili e semi-volatili in essa contenuti, come il toluene, possono essere rilasciati durante la combustione nell’aria che respiriamo.

La quantità di composti organici volatili emessi dalle candele è così bassa da non causare alcun tipo di danno alla salute umana. Come sempre, «è la dose che fa il veleno».

Gli effetti della combustione delle molecole aromatiche

Quando accendiamo una candela profumata, le molecole aromatiche usate per profumare la cera vengono riscaldate insieme a essa e disperse nell’aria dalla corrente ascensionale provocata dalla fiamma. Queste molecole aerodisperse possono inserirsi nei villi dei sensori olfattivi della mucosa nasale come una chiave in una serratura, stimolando il nervo olfattivo e comunicando al nostro cervello l'informazione dell’odore.

Ma attenzione al tipo di profumazione e alla composizione della cera: distinguiamo tra “naturale” e “sintetico”, soprattutto per i soggetti allergici. Per quanto riguarda gli aromi, i cosiddetti estratti naturali o gli oli essenziali sono allergeni più potenti delle fragranze sintetiche, poiché queste ultime vengono formulate appositamente per essere anallergiche per la maggior parte delle persone.

Al netto di eventuali allergie o di particolari predisposizioni (con conseguente rinite vasomotoria e ostruzione delle fosse nasali), la quantità di composti rilasciati dalle candele è così bassa che a meno che non si brucino costantemente centinaia di candele in uno spazio chiuso e non ventilato, è improbabile che i composti emessi dalla combustione causino effetti diretti sulla salute degli esseri umani.

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Un discorso simile vale anche per l'incenso. Questo infatti è molto profumato e progettato per formare polvere e fuliggine. È stato osservato come il fumo d’incenso, in associazione all’abitudine al fumo di sigaretta e alla combinazione di tabagismo ed esposizione a inquinamento indoor dovuto al radon, abbia un effetto sinergico nell’aumentare la probabilità di incidenza di cancro ai polmoni. Ma questo non è un nesso di causalità, e anche in questo caso occorrerebbe utilizzare una quantità enorme di incenso in uno spazio non ventilato per osservare effetti diretti sulla salute umana.

Come ridurre l'inquinamento indoor delle candele

Possiamo ridurre al minimo l’inquinamento indoor provocato dalle candele senza rinunciarvi del tutto. Ecco come: limitate la quantità di candele contemporaneamente accese, scegliete possibilmente candele prive di fragranze, non colorate, meglio se realizzate con cera raffinata e pura. Inoltre, meglio farle bruciare in un contenitore che non si estenda oltre lo stoppino e arieggiare bene la casa di tanto in tanto.

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