Il radon è un gas incolore, inodore e poco reattivo: a vederlo così, sembra solo un elemento della tavola periodica come tanti altri! In realtà questo gas è radioattivo (prodotto dal decadimento del Radio 226) e si può trovare in concentrazioni variabili all'interno del suolo e anche all'interno delle nostre case. Ovviamente non dobbiamo farci prendere dal panico, ma è giusto sapere non solo come fa ad entrare nelle nostre case ma anche come possiamo misurarne la concentrazione e come bonificare gli ambienti che ne contengono troppo.
Cos'è il radon?
Come abbiamo anticipato, il radon è un elemento radioattivo che si origina in seguito al decadimento di Radio 226, generato a sua volta da altri elementi fino al progenitore: l’Uranio 238.
In realtà, di per sé, il radon non è un grosso problema per la nostra salute visto che è poco reattivo (cioè tende a non reagire chimicamente con altri elementi).
Perché il radon é pericoloso?
Il problema del radon è che essendo radioattivo tende a decadere, producendo una serie di atomi instabili come Polonio 218 e Polonio 214. Questi purtroppo sono molto reattivi e, quando entrano nel nostro organismo tramite la respirazione, si legano ai tessuti dei polmoni, iniziando ad emettere radiazioni alfa e beta. Nel peggiore dei casi, ciò può portare alla formazione di un tumore: non a caso il radon è la seconda causa di cancro polmonare dopo il fumo.
Come mai il radon è dentro le case?
Il radon si trova principalmente all'interno di suoli vulcanici (circa 80% del totale) oppure in piccola parte anche all'interno di alcuni materiali da costruzione come graniti o tufi. Per questo motivo possiamo semplificare dicendo che la principale fonte di radon è il suolo e, di conseguenza, i locali seminterrati sono tendenzialmente più a rischio rispetto a quelli più alti. Questo accumulo di radon sarà ancora più intenso se il ricircolo d'aria è scarso.
Come fa il radon ad entrare nelle case?
Solitamente esiste una differenza di pressione tra il suolo e i locali seminterrati: questi ultimi, essendo più caldi, hanno una pressione interna più bassa rispetto al suolo, tendendo a far infiltrare naturalmente il radon tramite crepe nei muri, tubature oppure infissi. Ovviamente queste sono linee di massima perché poi ciascuna casa e ciascun tipo di suolo possono avere parametri diversi che vanno a cambiare l'entità delle infiltrazioni di radon.
Come ci si protegge dal radon?
Se vogliamo evitare che ci siano infiltrazioni di radon o se dobbiamo risanare un locale che ne contiene troppo, è possibile attuare diverse soluzioni. La prima, quella più blanda e semplice, è quella di far areare i locali o, eventualmente, di utilizzare degli appositi dispositivi per indurre artificialmente un aumento di pressione. Così facendo non si viene a creare la differenza di pressione tra suolo e locale seminterrato, limitando le infiltrazioni di radon.
Esistono poi altri interventi di bonifica per permettere un continuo ricambio d'aria, come vespai, intercapedini o pozzetti che permettono di creare uno strato areato sotto l'edificio
Come si misura il radon?
Per sapere se nelle nostre case è presente una concentrazione di radon troppo alta possono essere fatte delle misurazioni sia di tipo passivo che attivo. Le prime, quelle passive, sfruttano delle piccole scatole di plastica che monitorano i livelli di radon per un lungo periodo di tempo (solitamente due semestri consecutivi); le seconde, quelle attive, richiedono l'intervento di un tecnico che, tramite un dispositivo elettronico, effettua una misura puntuale della concentrazione di radon in quel locale. A livello di prezzi siamo tra i 20/30 euro per ogni punto di misura per quelli passivi e sui 250 euro o più per quelli attivi, a seconda degli strumenti utilizzati.
Ad ogni modo, al termine delle misurazioni è necessario confrontare i valori ottenuti con quelli massimi previsti dalla Legge. Ma quali sono questi valori? Per scoprirlo non ti resta che guardare il video!