0 risultati
video suggerito
video suggerito
7 Maggio 2025
14:30

Le origini del conflitto tra India e Pakistan: perché si odiano tanto?

Il conflitto tra India e Pakistan iniziato il 6 maggio 2025 con raid e attacchi missilistici indiani nel Kashmir è l’ultimo di una lunga serie. Tra i due Paesi sussiste una rivalità pluridecennale, risalente all’indipendenza dal Regno Unito. Ed è preoccupante che entrambi possiedano la bomba atomica.

28 condivisioni
Le origini del conflitto tra India e Pakistan: perché si odiano tanto?
conflitto india pakistan

Il recente attacco dell'India al Pakistan che ha visto raid aerei e attacchi missilistici da parte dell'India nel territorio conteso del Kashmir e ha provocato almeno 34 vittime ha origine dalla pluridecennale tensione tra i due Paesi. La rivalità tra India e Pakistan nasce dal fatto che, in epoca coloniale, i due Paesi erano amministrati congiuntamente e si sono separati, su base religiosa, al momento dell’indipendenza, nel 1947: i musulmani hanno formato il Pakistan e gli hindu (o induisti) l’India. Tuttavia la separazione religiosa non è avvenuta secondo linee precise e una regione, quella del Kashmir, è rivendicato da entrambi i Paesi. Da questo derivano le tensioni, che nel corso dei decenni hanno provocato numerosi conflitti, sebbene, fino a ora, nessuno scontro totale. Negli ultimi anni, un motivo costante tensione è stato il terrorismo islamista.

Le origini del conflitto tra India e Pakistan e l’indipendenza dei due Paesi

Le origini del conflitto tra India e Pakistan risalgono al tempo nel quale il subcontinente indiano era una colonia. Il Regno Unito aveva infatti colonizzato l’intero subcontinente, corrispondente agli attuali India, Pakistan e Bangladesh (solo piccole porzioni di territorio erano nelle mani di altri Paesi europei: Francia e Portogallo). Nel territorio convivevano hindu (maggioritari) e musulmani (minoritari), insieme a minoranze di altre religioni. Nel 1947 il subcontinente ottenne l’indipendenza e gli appartenenti alle due confessioni religiose principali decisero di separarsi. I musulmani fondarono uno stato a sé stante, il Pakistan, e gli hindu restarono maggioritari in India.

La partizione dell'india (credit s Super nabla)
La partizione dell’India nel 1947. Credit: Super nabla, via Wikimedia Commons

La separazione era sostenuta dai leader politici principali, Mohammed Alì Jinnah, leader della Lega musulmana panindiana e primo presidente dell'Assemblea costituente del Pakistan, e Jawaharlal Nehru, leader del Partito del Congresso nazionale indiano e primo ministro dell’India dal 1947 al 1962. Contrario era invece Gandhi, che avrebbe voluto tenere unita la “madre India”.

Le cause della tensione

La spartizione lasciava alcuni problemi irrisolti. I principali erano i seguenti.

  • Non era possibile dividere il territorio su basi religiose precise, perché la minoranza musulmana era maggioritaria nell’area del Pakistan, ma era presente in gran parte del territorio. Ancora oggi si stima che più del 13% della popolazione dell'India, cioè oltre 150 milioni di persone, sia di fede islamica.
  • Una regione sulla catena dell’Himalaya, il Kashmir, era contesa tra i due Stati. In età coloniale il Kashmir era stato un principato semi-indipendente, governato da un maharajah e sottoposto al controllo indiretto del Regno Unito. Il maharajah era di religione hindu, ma la maggior parte della popolazione era musulmana. Dopo l’indipendenza, sia l’India, sia il Pakistan rivendicavano il possesso del Kashmir.
  • Il Pakistan era uno Stato diviso in due parti: una occidentale (quella che oggi costituisce il Pakistan) e una orientale (oggi Bangladesh). Le due parti non avevano contiguità territoriale ed erano separate da migliaia di chilometri di territorio indiano.

Le guerre indo-pakistane

A causa dei problemi irrisolti e, in particolare, per la questione del Kashmir, India e Pakistan vivono in uno stato di tensione perenne e in diverse occasioni si sono confrontati militarmente. I conflitti principali sono stati i seguenti.

Guerra del 1947-1948

Al momento dell’indipendenza, la separazione non fu indolore. In molte aree si svilupparono violenze interetniche e milioni di persone si trasferirono da un Paese all’altro. Inoltre, tra i due Stati scoppiò il primo conflitto per il Kashmir, durato dall’ottobre 1947 alla fine del 1948. Con la mediazione delle Nazioni Unite, il territorio del Kashmir fu diviso in due parti, una controllata dall’India, e una dal Pakistan. Il principato perse così l’indipendenza. La divisione persiste ancora oggi.

Kashmir_map_big
Il Kashmir diviso

Guerra per il Kashmir del 1965

Entrambi i Paesi rivendicavano l’intero territorio del Kashmir. Nel 1965 il Pakistan infiltrò forze speciali nella zona indiana allo scopo di provocare la rivolta della popolazione; l’India reagì inviando l’esercito. La guerra durò cinque settimane e si concluse con una nuova della mediazione dell’ONU e il mantenimento dello status quo.

Guerra del 1971 e indipendenza del Bangladesh

La guerra indo-pakistana del 1971 non fu provocata dal Kashmir ma dalla ribellione scoppiata Pakistan orientale, nel quale gran parte della popolazione riteneva di essere discriminata e chiedeva l’indipendenza. L’India, per indebolire il Paese rivale, intervenne a favore dei ribelli indipendentisti. Scoppiò perciò un altro conflitto indo-pakistano, durato due settimane e conclusosi con la vittoria dell’India. Il Pakistan dovette accettare di perdere il territorio orientale, che divenne uno Stato indipendente con il nome di Bangladesh.

Scontri degli anni ‘80

Negli anni ’80 ebbero luogo scontri di piccola entità per il possesso del ghiacciaio di Siachen, nel Kashmir.

Il ghiacciaio visto dal satellite
Il ghiacciaio di Siachen conteso tra India e Pakistan

Guerra del 1999

Nel 1999 scoppiò un’altra guerra di piccola entità, perché forze pakistane e ribelli del Kashmir si infiltrarono nella zona controllata dall’India ed occuparono una porzione di territorio, il distretto di Kargil. L’intervento dell’esercito indiano li costrinse a retrocedere.

Gli altri motivi di tensioni e le armi atomiche

Oltre ai conflitti veri e propri, tra India e Pakistan sussiste uno stato di tensione costante. Negli ultimi decenni, gli attentati terroristici di matrice islamista sul territorio indiano, come quelli che hanno colpito la città di Mumbai nel 2008, hanno creato tensioni, perché le autorità di Nuova Delhi hanno accusato, più o meno esplicitamente, il governo pakistano di appoggiare gli attentati.

Il Taj Mahal Palace, hotel di lusso a Mumbai oggetto di attentati nel 2008
Il Taj Mahal Palace, hotel di lusso a Mumbai oggetto di attentati nel 2008

La tensione è resa pericolosa dal fatto che entrambi i Paesi sono potenze nucleari: l’India ha sperimentato la sua prima bomba atomica nel 1974, con il test denominato Smiling Buddha; il Pakistan è diventato potenza nucleare nel 1998, con il test Chagai 1. Attualmente entrambe le nazioni possiedono circa 170 ordigni nucleari.

Oggi la rivalità indo-pakistana costituisce un motivo di preoccupazione su scala internazionale, ma i due Paesi si trovano in condizioni molto diverse: il Pakistan è un semplice Stato centroasiatico, sia pure molto popoloso, mentre l’India è il Paese più popoloso al mondo (con oltre 1.400.000.000 abitanti ha recentemente superato la Cina) e, nonostante la persistenza di vaste sacche di povertà e sottosviluppo, sta andando incontro a una grande crescita tecnologica ed economica.

Fonti
The SAGE Handbook of Asian Foreign Policy, India-Pakistan Relations Global Conflict Tracker
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views