
Il periodo natalizio concentra in poche settimane una quantità enorme di acquisti digitali, messaggi, notifiche e interazioni online, creando un ambiente potenzialmente molto fertile per le truffe online. Parliamo di tecniche note, spesso nemmeno troppo sofisticate dal punto di vista informatico, ma estremamente raffinate sul piano psicologico: e-mail di phishing, falsi messaggi che imitano comunicazioni ufficiali, offerte apparentemente credibili (con borse, giacche, scarpe e orologi firmati a un terzo del loro valore), richieste di pagamento “temporanee”, gruppi social che simulano consenso e affidabilità, falsi pacchi urgenti o appelli solidali costruiti ad arte. In questo approfondimento analizziamo le truffe online dei regali di Natalepiù diffuse in questo periodo, analizzando i meccanismi con cui funzionano, e soprattutto le strategie concrete per difendersi efficacemente.
Quali sono le truffe di Natale più diffuse
Passiamo in rassegna le tecniche usate dai truffatori a Natale per accalappiare le proprie vittime.
Prodotti scontati con disponibilità limitata
Sempre più insidiose sono le truffe via social e chat. Su queste piattaforme, gruppi apparentemente legittimi propongono merce di marca a prezzi stracciati. Profili falsi (o complici) postano recensioni entusiaste per creare un certo clima di fiducia, che spinge gli utenti meno accorti a comprare senza pensarci due volte. I truffatori sfruttano l'ingegneria sociale per massimizzare i risultati dei propri tentativi di frode, ad esempio facendo credere alle proprie vittime che i prodotti venduti hanno «disponibilità limitata» e chiedendo, talvolta, piccoli anticipi per bloccare il prezzo. Se l'utente abbocca all'amo teso dal truffatore, quest'ultimo si accaparra i soldi e sparisce nel nulla.
Il Corriere della Sera, in un articolo ha recentemente posto l'accento su questo schema documentando casi di truffa che partono da gruppi WhatsApp piuttosto affollati, dove vengono messi in vendita prodotti di lusso (borse, orologi, abbigliamento firmato, etc.) a prezzi incredibilmente vantaggiosi. Parliamo di circa un terzo del valore di mercato. La forza dell'inganno risiede, in questo caso specifico, nel consenso sociale simulato nella chat: decine di partecipanti (in realtà complici o account fake) interagiscono costantemente, fingendo acquisti e chiedendo informazioni per creare un clima di fiducia e frenesia. Puntando poi su scadenze imminenti e pezzi limitati, i criminali spingono la vittima a comprare senza riflettere più di tanto su ciò che sta facendo. Per apparire legittimi, i venditori forniscono dettagli all'apparenza precisi: promettono fatture (talvolta inviate in PDF con una grafica tutto sommato credibile), spedizioni rapide e indicano persino l'indirizzo di un magazzino fisico (in realtà inesistente). Il passaggio cruciale è la richiesta di un anticipo tramite bonifico istantaneo per assicurarsi il fantomatico “affare”. Una volta inviato il denaro, il tono della chat cambia: le risposte latitano, il “venditore” si dilegua e nel gruppo nessuno scrive più nulla.
Carte regalo fasulle, finti corrieri e false raccolte fondi
Anche le carte regalo fasulle e i messaggi da finti corrieri sono un potenziale pericolo. Le prime possono essere contraffatte e inutilizzabili; le seconde sono il pretesto per i famosi SMS dei “finti corrieri” che segnalano problemi di spedizione. Quando più o meno tutti aspettano un pacco da un qualche e-commerce, questo tipo di messaggio diventa estremamente credibile e pericoloso. Se l'utente abbocca, potrebbe acconsentire a cliccare su link e fornire dati personali o informazioni di pagamento, che lo renderanno l'ennesima vittima di questo schema truffaldino ormai collaudato. La stessa logica predatoria si applica alle false raccolte fondi, che sfruttano lo spirito solidale di questo periodo (e l'affidabilità di organizzazioni benefiche note) per dirottare donazioni verso enti fantasma.
Come difendersi dalle truffe online di Natale
Per difendersi dalle truffe online di Natale è essenziale prestare la dovuta attenzione ad alcuni accorgimenti che, se ignorati, possono idealmente stendere il tappeto rosso ai criminali informatici.
- Seguite una buona igiene digitale. Dispositivi e browser non aggiornati rappresentano pericolosi spiragli che possono essere sfruttati a vostro danno. Anche l'uso di un buon antivirus è necessario su PC e smartphone Android per difendervi dalle principali minacce software.
- Acquistate consapevolmente. Questo, tradotto in parole povere, significa innanzitutto analizzare attentamente il prezzo: se un'offerta è drasticamente inferiore al prezzo medio di mercato, è quasi certamente una truffa. Attenzione anche alla scelta del sito da cui acquistate privilegiando piattaforme conosciute o grandi catene, che solitamente garantiscono una buona assistenza e rimborsi in caso di problemi. E poi non dimenticate di verificare le recensioni diffidando da prodotti e servizi che ne sono privi, ma anche da commenti tutti uguali e generici (che potrebbero appartenere ad account fake).
- Blindate i pagamenti andando a fornire solo i dati strettamente necessari. L'uso di carte prepagate o ricaricabili rimane uno dei metodi migliori per limitare i danni in caso di problemi.
- Piccolo consiglio “bonus” da seguire come regola aurea: quando effettuate un acquisto, raffreddate il processo decisionale che vi spinge a fare click sul bottone “Acquista ora”. Molto meglio perdere un'offerta lampo che il vostro denaro o, peggio ancora, i vostri dati personali.