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27 Settembre 2024
16:22

Truffe online, perché i bonifici istantanei sono un rischio per il recupero del danaro

Per quanto siano utili, i bonifici istantanei potrebbero costituire un problema in caso di frodi online e impedire la restituzione delle somme di denaro perse. A lanciare l’allarme è stata Lisa Di Berardino, vicequestore presso la Procura di Milano. Per evitare che questo accada ci vorrebbe un cooling period e una buona conoscenza delle tecniche usate dai criminali informatici.

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Truffe online, perché i bonifici istantanei sono un rischio per il recupero del danaro
Truffa bonifici istantanei

Le truffe online stanno diventando sempre più sofisticate e i bonifici istantanei potrebbero aumentare il rischio che alle vittime di frodi sia più complesso, o addirittura impossibile, il recupero del denaro. A lanciare l’allarme è stata Lisa Di Berardino, vicequestore presso la Procura di Milano, durante una conferenza stampa organizzata da ING Italia: «Se tutte le banche trasformeranno i bonifici ordinari in istantanei, sarà veramente dura tutelare i cittadini dalle frodi online: sarà, infatti, molto più difficile bloccare pagamenti sospetti in favore di potenziali truffatori». Di Berardino sottolinea che l’assenza di un “cooling period”, ovvero un periodo di sospensione prima della conferma definitiva del bonifico, renda piuttosto ardua la protezione degli utenti: «È necessario un cooling period, un periodo di sospensione dell’invio dei soldi che consenta ai rispettivi reparti antifrode di fare le opportune verifiche ed eventualmente bloccare il pagamento. Sempre che sia possibile. Altra regola da cambiare nel mondo bancario è l’attuale necessità di richiedere il consenso a chi riceve il bonifico, e quindi al truffatore nel nostro caso, affinché i soldi transati illegittimamente siano restituiti alla vittima, nonostante ci siano evidenze sufficienti a ritenere la transazione fraudolenta, non ultima la denuncia della stessa vittima.»

Perché i bonifici istantanei potrebbero essere un rischio

La rapidità dei trasferimenti immediati rappresenta senza dubbio un vantaggio per chi effettua pagamenti legittimi, ma diventa un'arma a doppio taglio qualora ci si dovesse imbattere in truffatori. Mentre per i bonifici ordinari i reparti antifrode delle banche hanno il tempo necessario per intervenire e bloccare eventuali pagamenti sospetti, con i bonifici istantanei questo tempo di azione si riduce drasticamente, rendendo difficile – se non del tutto impossibile – il recupero delle somme versate a favore dei cybercriminali.

Una volta effettuato il bonifico instantaneo, infatti, l'unico modo per recuperare il denaro è ottenere il consenso del destinatario. Inutile dire che, se un bonifico è stato fatto a favore di un truffatore, non si potrà recuperare la somma versata a suo favore. Avete capito bene: anche nell'eventualità in cui la vittima ha prove evidenti della truffa e ha sporto denuncia alle autorità competenti, i soldi potrebbero non essere restituiti senza la “collaborazione” del truffatore.

Quali sono le principali tipologie di truffe online a cui fare attenzione

Allo stato attuale delle cose, dunque, se si ha la necessità di effettuare un bonifico istantaneo per l'acquisto online di un certo prodotto o servizio, è bene imparare a muoversi adeguatamente nel mondo digitale conoscendo le principali tipologie di truffe a cui fare attenzione.

  • Spoofing: è una tecnica particolarmente efficace (basti pensare che il 15% delle truffe bancarie avviene con questa modalità), che consiste nel camuffare il numero di telefono da cui chiamano, facendolo sembrare identico a quello della banca delle potenziali vittime grazie all'utilizzo di software che permettono di imitare i numeri ufficiali degli istituti di credito, convincendo così le vittime che stanno parlando con un vero dipendente della banca. I truffatori, poi, sfruttano l'ingenuità delle loro vittime facendo credere loro che sul conto sono presenti anomalie ed è così che le convincono a fornire i propri dati personali per risolvere i problemi di sicurezza (chiaramente inesistenti). Per difendersi da questa tecnica (che talvolta può essere perpetrata anche attraverso i "classici" SMS) è bene ricordare che le banche non richiedono mai informazioni personali che già possiedono e, ovviamente, non chiedono mai di intervenire direttamente per bloccare una transazione.
  • Phishing: con questo metodo i truffatori solitamente cercano di ottenere dati personali o finanziari inviando e-mail o SMS contenenti link che rimandano a siti somiglianti a quelli delle banche oppure che permettono l'installazione di malware, usati poi per monitorare le attività dell'utente e carpire i suoi dati personali e bancari. Per proteggersi, è essenziale diversificare le password per ogni servizio, cambiarle frequentemente e non cliccare su link sospetti.
  • Money mule: questa tecnica consiste nel convincere le potenziali vittime a trasferire denaro tra conti bancari in cambio di soldi. Questo processo è spesso legato a operazioni illecite può «trasformare ignari correntisti in complici di operazioni illecite», come sottolinea Lisa Di Berardino. È quindi importante non accettare mai di trasferire denaro per conto di sconosciuti.
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