
Domenica 12 novembre 2023 l'Etna ha dato vita ad un'attività eruttiva stromboliana. Come confermato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, il fenomeno è iniziato attorno alle ore 18:00 ed è terminato alle 20:30 circa. È stato caratterizzato sia da fontane di lava nel Cratere di Sud-Est che da una colonna eruttiva che ha raggiunto i 4500 metri di quota sul livello del mare. Le ceneri di quest'ultimo hanno coperto l'area limitrofa, ricadendo ad esempio sui comuni di Milo e Zafferana Etnea. Nonostante ciò, l'aeroporto di Catania è rimasto aperto.
Sempre secondo i dati ufficiali, alle 20:40 il Cratere di Sud-Est è stato interessato da flussi piroclastici che si sono diretti in diverse direzioni – prevalentemente sud, sud-est e sud-ovest. Per quanto spettacolare, l'attività è terminata ed è in raffreddamento: proprio in queste ore il personale INGV sta svolgendo tutti i rilievi necessari per definire le esatte quote dei fronti lavici.
Come spesso accade in questi casi, l'attività eruttiva è stata accompagnata anche da un'attività sismica: i terremoti hanno fatto registrare magnitudo piuttosto ridotta e si sono verificati soprattutto tra le 19:00 e le 20:00 di ieri.
Per approfondire, ecco un video ad hoc sul parossismo etneo: