Le invenzioni contese tra due o più inventori sono numerose. Il progresso, infatti, procede gradualmente e spesso sono necessari gli sforzi di diversi individui per ottenere determinati risultati scientifici e tecnologici. Tra le scoperte che hanno provocato le dispute più accese figurano il telegrafo, la radio, il telefono e la lampadina. Altre scoperte, pur essendo state realizzate indipendentemente da diversi gruppi di scienziati, non hanno provocato litigi, come nel caso della fissione del nucleo atomico. In questo articolo capiamo come sia possibile che certe scoperte avvengano più o meno in contemporanea e sintetizziamo cinque casi famosi di invenzioni contese.
1. Il telegrafo
Si dice sempre che il telegrafo fu inventato da Samuel Morse nel 1837. In realtà, nello stesso periodo di Morse diversi inventori costruirono uno strumento dello stesso tipo e furono in grado di far viaggiare degli impulsi elettrici attraverso i cavi. Tra loro gli inglesi William F. Cooke, Charles Wheatstone e Edward Davy, nonché il tedesco Carl August von Steinheil.
Nel 1853, dopo varie dispute legali, la Corte suprema degli Stati Uniti stabilì che non si poteva determinare con esattezza l’inventore del telegrafo, perché le sperimentazioni erano state simultanee. Morse, però, ebbe due grandi meriti: inventò il codice più efficiente per comunicare e fu in grado di trasmettere i segnali su grandi distanze.
2. La radio
La contesa sull’invenzione della radio è una delle più note. I principali protagonisti furono l’italiano Guglielmo Marconi, il serbo/statunitense Nikola Tesla, il russo Alexander Popov e l’inglese Oliver Lodge, che tra fine Ottocento e inizio Novecento sperimentarono sistemi per trasmettere segnali attraverso le onde radio. La paternità della radio provocò diversi cause in tribunale. L’ultima sentenza, emessa negli Stati Uniti nel 1943 (quando tutti i protagonisti erano morti), sostiene che la paternità dell’invenzione spetta a Tesla.
Va osservato, però, che la radio di inizio Novecento era molto diversa da quella attuale, perché poteva tramettere solo segnali in codice Morse nella comunicazione uno a uno. Mancavano sia la possibilità di trasmettere la voce, sia la radiodiffusione circolare (nella quale i segnali di una stazione emittente sono ricevuti da un gran numero di apparecchi riceventi, come oggi). Perché la radio fosse perfezionata, erano necessarie altre invenzioni, come il triodo per amplificare il segnale, costruito per la prima volta nel 1907 dall’americano Lee De Forest. Solo negli anni ’20 la radio assunse una forma simile a quella attuale. Il risultato era stato possibile grazie al lavoro di numerosi inventori.
3. Il telefono
L’invenzione del telefono è contesa tra l’italiano Antonio Meucci, lo scozzese Alexander Graham Bell e altri inventori, tutti impegnati nella costruzione di un “telegrafo parlante”, cioè di un apparecchio capace di far viaggiare attraverso i fili elettrici la voce invece degli impulsi elettrici. Tra gli anni ’60 e ’70 dell’Ottocento diversi inventori raggiunsero il risultato.
Il primo fu, probabilmente, il tedesco Samuel Reis, al quale fece seguito Meucci, che nel 1871 depositò un brevetto provvisorio negli Stati Uniti. L’inventore, però, non aveva il denaro per trasformarlo in un brevetto definitivo e nel 1874 fu costretto a lasciarlo scadere. Bell depositò il suo brevetto nel 1876, poche ore prima che lo facesse un altro americano, Elisha Gray. Quest’ultimo intentò una causa contro Bell, ma risultò sconfitto. Nella sostanza, anche il telefono è nato grazie alle sperimentazioni di diversi inventori.
4. La lampadina
Abbiamo sentito dire tutti che la lampadina è stata inventata negli anni '70 dell'Ottocento da Thomas Edison. La questione, però, è più complessa. Già all’inizio del secolo furono sviluppati i primi modelli di lampadine alimentate dall’elettricità e nei decenni successivi molti inventori studiarono il modo per renderle più efficienti. Edison ebbe il merito di perfezionare la lampadina, ma nello stesso periodo un chimico britannico Joseph W. Swan, ottenne i suoi medesimi risultati.
I due inventori si confrontarono in tribunale, ma in seguito trovarono un accordo per commercializzare congiuntamente l’invenzione. Anche negli Stati Uniti, altri inventori fecero causa a Edison sostenendo che il suo brevetto non era originale.
5. La fissione del nucleo atomico
Nei primi decenni del Novecento la fisica nucleare compì enormi progressi, grazie ai quali fu possibile ottenere un risultato impensabile fino a pochi anni prima: dividere il nucleo dell’atomo. La prima fissione del nucleo dell’uranio fu realizzata a Roma dai "ragazzi di via Panisperna", il gruppo di giovani fisici riunito intorno a Enrico Fermi, nel 1934.
Tuttavia, il gruppo non si accorse del risultato. La prima fissione “consapevole” fu realizzata nel 1938 da due fisici tedeschi, Otto Hahn e Fritz Strassmann. In questo caso, la scoperta non provocò dispute tra gli scienziati, ma diede avvio una gara molto più pericolosa: diversi Paesi, tra i quali gli Stati Uniti, con il progetto Manhattan, e la Germania nazista, si attivarono per usare la fissione nucleare al fine di costruire una bomba atomica.
Perché esistono invenzioni contese
Le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche non sono solo il frutto della genialità di singoli individui, ma spesso derivano da un lento e costante progresso, al quale partecipa la comunità scientifica nel suo insieme. Inoltre, perché si realizzi una nuova invenzione, è necessario che esistano determinati prerequisiti; quando i prerequisiti ci sono, è frequente che diversi individui inizino a lavorare allo stesso progetto. Per fare un esempio, per l’invenzione della radio era indispensabile che si conoscesse la radiazione elettromagnetica; dopo che fu scoperta, diversi scienziati iniziarono a lavorare su come utilizzarla.
Quando diversi individui lavorano alla medesima invenzione, possono svilupparsi rapporti di collaborazione o di rivalità. Può accadere anche che nessuno sappia niente degli altri fino a quando l’invenzione non viene brevettata.
Esistono, però, anche altre ragioni per le quali spesso non è possibile attribuire invenzioni e scoperte a un singolo individuo. Anzitutto, le scoperte sono spesso il risultato del lavoro collettivo di grandi gruppi di ricerca. Molte innovazioni, inoltre, non sono inventate “in un colpo solo”, ma sono il frutto di una progressiva evoluzione tecnologica, che coinvolge diversi inventori. Un esempio è l’automobile, inventata nell’Ottocento in varie fasi.