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Il pianeta Saturno sarà protagonista di una serie di spettacolari eventi astronomici questa estate, sfortunatamente non visibili dall'Italia. Il 2 luglio, infatti, dalle 2 del mattino fino all'alba, il secondo satellite naturale più grande di tutto il Sistema Solare, Titano, proietterà la sua ombra sul disco del pianeta con gli anelli. È il primo di 7 successivi appuntamenti che avverranno anche il 18 luglio, 3 e 19 agosto, 4 e 20 settembre, e 6 ottobre, nessuno sfortunatamente coincidente con quando è notte nel nostro paese. L'evento è favorito dalla configurazione geometrica Terra-Saturno; in questo periodo infatti il pianeta è praticamente visto lungo il suo equatore, mostrando gli anelli quasi di taglio e permettendoci così di vedere l'ombra del suo satellite più grande. Si tratta di un evento abbastanza raro che accadrà nuovamente tra 15 anni.
Le ragioni del fenomeno celeste
La luna più grande di Saturno, Titano, è il secondo satellite naturale più grande di tutto il Sistema Solare, brillando con una magnitudine pari a 8 che lo rende visibile da cieli bui col semplice utilizzo di un binocolo. Titano orbita Saturno ogni 15 giorni e 22 ore, il che implica che dalla Terra possiamo vederlo più o meno nella stessa posizione rispetto a Saturno ogni 16 giorni. Ma se è questo il caso allora come mai non vediamo ogni 16 giorni l'ombra di Titano proiettata su Saturno?
La ragione risiede nell'inclinazione dell'asse di rotazione di Saturno rispetto al piano orbitale. Tale inclinazione è simile a quella terrestre, pari a circa 26,7 gradi. Saturno quindi sperimenta anch'esso le stagioni, ma con tempi scala più lunghi dato che impiega 29,4 anni per completare un'orbita attorno al Sole. Quando un polo saturniano punta al massimo verso il Sole, Saturno sperimenta un solstizio, dando origine nell'emisfero contenente quel polo all'estate. Tra i due solstizi, l'angolo di inclinazione apparente di Saturno diminuisce gradualmente fino a quando il pianeta appare effettivamente di lato rispetto al Sole dando origine così a un equinozio saturnale. Dato che dalla prospettiva di Saturno, la Terra è molto vicina al Sole, il suo angolo di inclinazione apparente visto dal nostro pianeta fa si che Saturno appaia con gli anelli visti di taglio.

In prossimità dell'equinozio di Saturno, gli anelli appaiono quindi molto sottili e scompaiono dalla vista per un breve periodo, quando avviene l'incrocio tra il piano degli anelli e la nostra linea di vista. Questo è ciò che è accaduto nel marzo 2025 e che accadrà nuovamente nel 2032. Dato che le lune saturniane, incluso Titano, orbitano più o meno equatorialmente al pianeta, è solo durante gli equinozi che la nostra di linea di vista è tale per cui è possibile vedere l'ombra delle lune proiettata su Saturno. Ciò avviene non solo per Titano, ma anche per altre lune come Mimas e Rea, le cui ombre però sono molto più piccole e difficili da osservare.
L'ombra di Titano su Saturno è già stata avvistata tre volte negli ultimi mese, ma altre 7 occasioni sono in arrivo. La prima, il 2 luglio, le 7 successive il 18 luglio, 3 e 19 agosto, 4 e 20 settembre, e 6 ottobre. Purtroppo in nessuno di questi casi il transito avviene quando in Italia è notte.
Che attrezzatura è necessaria per l'osservazione
Gli osservatori del continente americano sono i favoriti da questa configurazione celeste che si ridurrà progressivamente in tempo di transito dell'ombra sul disco saturniano fino a durare per un solo minuto a ottobre. Saturno di per sè è visibile a occhio nudo, anche in cieli cittadini, ma appare come un oggetto quasi puntiforme all'occhio umano. Un binocolo non è ancora sufficiente a fornire i giusti ingrandimenti, ma bisogna necessariamente utilizzare un telescopio per avere la possibilità di osservare il disco del pianeta con sufficiente dettaglio da scorgere l'ombra di Titano. Bisognerà dotarsi quindi di un telescopio di almeno 10 cm di diametro con un oculare in grado di produrre ingrandimenti fino a 200x. Un tale ingrandimento produce risultati soddisfacenti solo nel caso in cui ci si trovi sotto un cielo avente buone condizioni di seeing, cioè con atmosfera stabile che non degradi l'immagine astronomica.