Lunotto posteriore, a cosa servono e come funzionano quelle righe orizzontali sul vetro delle auto

Tutti quanti almeno una volta tutti ci siamo chiesti perché il lunotto delle automobili ha quelle linee orizzontali arancioni o nere e, soprattutto, perché il parabrezza non ce l'ha. Queste linee sono in realtà fili elettrici che, quando attraversati da corrente, si scaldano permettendo così lo sbrinamento del lunotto e migliorando la visibilità per il guidatore.

Cosa sono e come funzionano le righe nere o arancioni sul lunotto delle auto

Le linee dietro il vetro della nostra macchina servono a riscaldare il finestrino e sono utili se vogliamo sghiacciare il vetro o non farlo appannare durante la guida, per mantenere una buona visuale. All’interno delle righe si genera una resistenza elettrica. La resistenza elettrica è la capacità di un materiale di opporsi al passaggio della corrente elettrica. Alla base del funzionamento delle linee orizzontali c’è quindi l'effetto Joule, secondo cui un conduttore elettrico produce calore quando attraversato da corrente. Quelle linee orizzontali sono in realtà piccoli cavi, fili sottilissimi in metallo e resina che vengono applicati al lunotto con un metodo adesivo o sono proprio inseriti nel vetro.

La corrente elettrica viene inviata dalla batteria dell’auto a questi fili e si crea una resistenza che genera calore. La resistenza elettrica filiforme è realizzata in un materiale ad alta resistività, come tungsteno o nichel-cromo. Questi fili rivestiti sono applicati sul lunotto tramite serigrafia (un metodo di stampa) o, più comunemente, sono incapsulati tra i due strati di vetro che spesso compongono il lunotto.

Quando la corrente arriva ai fili il vetro si riscalda leggermente, quanto basta per aiutare a ripulirlo da condensa, neve o ghiaccio. Le linee potrebbero anche aumentare dove sono posizionati i tergicristalli, perché in caso di ghiaccio e neve, il calore aiuta a liberarli più velocemente.

Possiamo azionare la funzione di sbrinamento attraverso un pulsante sul cruscotto con il simbolo a forma di rettangolo e le trecce che salgono. Quello è proprio il simbolo del lunotto termico, cioè del dispositivo antiappannante e di sbrinamento del vetro.
La funzione dovrebbe spegnersi da sola dopo circa 15 min oppure la spia ci indicherà che è ancora in azione.
(PS: l’altro simbolo simile è quello del parabrezza)

Perché il lunotto ha le righe mentre il parabrezza no?

Molti pensano che le linee non ci siano perché potrebbero oscurare la visuale durante la guida. In realtà la loro quantità è opportunamente controllata: i circuiti opachi non devono superare il 5% del campo visivo dello specchietto retrovisore e le linee non devono essere più larghi di 1 mm e non più vicine di 25,4 mm tra di loro (SAE J216).

Questi numeri vengono da studi precisi condotti sulla visibilità alla guida. Già nel 1991 uno studio condotto da Southall e Burnand ha esaminato l’influenza dei parabrezza riscaldati elettricamente sulla capacità di vista del guidatore. Dopo vari test, dei 20 soggetti esaminati solo 6 hanno dichiarato di aver notato i fili incastonati nel parabrezza e solo uno ha segnalato problemi di visibilità. Quindi il problema non è questo.

Il motivo per cui il parabrezza non ha le linee è perché all'interno dell'auto, in corrispondenza del vetro anteriore, ci sono le prese d'aria sul cruscotto. Il flusso d'aria che arriva da lì resta infatti il modo più rapido per sbrinare i vetri dell'auto. Al retro invece ci pensano le linee nere.

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