
Una perturbazione di origine atlantica sta mandato in pensione l'estate nell'Italia del Centro-Nord proprio nel giorno dell'equinozio d'autunno (22 settembre alle 20:19), che segna ufficialmente la fine dell'estate astronomica e dà l'avvio all'autunno astronomico. L'ondata di maltempo ha colpito già dalla notte scorsa Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana e alto Lazio; la Protezione Civile ha emanato allerta arancione in tutta la Liguria e nella Lombardia settentrionale, dove si sono registrati nubifragi e forti pioggi con picchi fino a 419 millimetri in 9 ore in provincia di Savona (dove un violentissimo temporale autorigenerante ha provocato esondazioni e frane) e 170 millimetri di pioggia in provincia di Como, con conseguenti allagamenti e una frana a Belvio. Disagi anche a Milano dopo l'esondazione del Seveso in zona Niguarda, che ha allagato sottopassi e marciapiedi. Oltre 70 gli interventi dei Vigili del Fuoco nella sola Lombardia.

Il fronte perturbato si estenderà nel pomeriggio anche nel Triveneto e in Emilia-Romagna, portando con sé anche un importante calo delle temperature. Tutto questo avviene a seguito di un caldo anomalo per il periodo dell'anno provocato da un'estensione dell'anticiclone africano sull'Europa meridionale, Italia compresa. Dal punto di vista meteorologico, quello che è successo è stata un'incursione di aria fredda e bassa pressione proveniente dal Mar di Norvegia. Questa perturbazione è andata a scontrarsi con l'aria calda e l'alta pressione di matrice africana, richiamando (come è natura della bassa pressione) correnti calde dall'aria ad alta pressione. Il contrasto tra aria fredda e aria calda fa il resto, producendo strutture temporalesche che scaricano l'energia accumulata sotto forma di temporali e nubifragi.
L'estate 2025 finisce quindi definitivamente e lo fa con un bilancio di +1,51 °C rispetto alla media del trentennio 1991-2020, piazzandosi al quarto posto delle estati più calde in Italia da quando esistono le registrazioni, dopo quelle dello scorso anno (+1,80 °C), del 2022 (+2,05 °C) e del 2003 (+2.59 °C). Questo dato può sembrare controintuitivo dal momento che luglio e agosto hanno avuto diversi periodi freschi che hanno “spezzato” le ondate di calore. Questo porta a una percezione “soggettiva” dell'estate 2025 come un'estate fresca, nonostante giugno sia stato così caldo (+3,05 °C, secondo solo al giugno 2003 che fece registrare +3,46 °C) da mantenere l'intero trimestre estivo abbondantemente sopra la media climatologica del nostro Paese.