La Mappa Mundi di Hereford, un minuscolo villaggio dell'Inghilterra occidentale, è la più grande mappa medievale conosciuta finora. La carta, prodotta intorno al 1300, è una delle più importanti testimonianze culturali per comprendere il modo in cui il Medioevo rappresentava e vedeva il mondo. Perché una mappa, con molte ed inevitabili imprecisioni, può avere tanta importanza?
La storia della Mappa
Il reperto è stato creato su un singolo foglio di vellum, ossia la pelle di un bovino verso la fine del 1200 e misura 159 x 134 cm, e proprio per questo è la più grande mappa medievale conosciuta finora. L'usanza dell'epoca era di dipingere inizialmente su stoffa e, successivamente, riportare il tutto come disegno sulle pelli. Alcuni storici riconducono l'autore a Richard di Haldingham ed è stata da subito ribattezzata con il nome latino di Mappa Mundi, ossia un atlante del mondo. La mappa ha avuto una storia travagliata: originariamente posizionata nella cattedrale di Hereford, fu successivamente trasportata al British Museum per un restauro e dove vi rimase anche durante la seconda guerra mondiale. Tornerà a casa solo nel 1946, per poi essere nuovamente spostata nella biblioteca della chiesa nel 1996, dove tuttora risiede.
La caratteristiche della Mappa
Per i più curiosi, la mappa è esplorabile interattivamente e riporta i territori fino ad allora conosciuti: l'Europa nella sua interezza, la parte settentrionale dell'Africa e quella occidentale dell'Asia, un'area di almeno 30 milioni di km2. La cosa da notare tuttavia non è la mancanza di continenti (quali l'America, della cui conoscenza dovremmo aspettare altri 200 anni) bensì la loro disposizione.
Infatti la caratteristica peculiare delle mappe cristiane e medioevali, di cui Hereford ne è l'esempio cardine, sono due:
- l'orientamento, visto che l'est è sempre posto in alto, in posizione dominante. Il termine orientamento non a caso deriva dalla parola latina per oriente, oriens. L'est è la direzione da cui sorge il Sole e a cui si associano concetti quali il rinnovamento e la (ri-)nascita.
- La disposizione è quella delle cosiddette mappe T-O (con la T inscritta nella O). La Terra viene disegnata come un cerchio (la O), mentre la T rappresenta il mare all'interno del cerchio che divide il mondo in tre aree: Asia (in alto), Africa (a destra) ed Europa (a sinistra).
Attenzione però, la mappa di Hereford non ha mai rappresentato uno strumento per la navigazione e l'orientamento ma piuttosto voleva essere un compendio di luoghi, persone ed eventi.
Alcuni dettagli della mappa
Andando nel dettaglio, i disegni riportano: 420 città e villaggi (fra cui Gerusalemme, Babilonia e guarda caso Hereford!), 15 episodi della Bibbia, 33 piante, iconografie di 32 persone e 8 scene estratte dalla mitologia classica. Tutti questi luoghi, scene e persone sono sempre accompagnate da una didascalia, ovviamente in latino.
Essendo una mappa Cristiana (lo scisma Anglicano avviene solamente nel ‘500), inevitabilmente Gerusalemme si trova al centro del mondo. Spostandoci verso l'alto (ossia verso est) si arriva a Babilonia, poco distante dall'Arca di Noè. Nella Genesi, la torre di Babele è una parabola usata per spiegare la nascita delle diverse lingue sul pianeta. Sulla mappa la torre è la struttura più grande con i suoi 5 livelli
Se continuiamo il nostro viaggio verso l'alto arriviamo ai Giardini dell'Eden, ossia in Paradiso! I giardini sono rappresentati come un'isola circolare all'estremità della Terra e separata dal resto delle terre emerse da acqua, un'anello di fuoco e delle mura. All'interno, Eva sta raccogliendo la mela da un serpente.
Se ci spostiamo verso il fondo della mappa (ossia spostandoci verso ovest), arriviamo ai margini del mondo allora conosciuto e rappresentato, secondo la mitologia greco-romana, dalle due colonne di Ercole, luogo oggi noto come lo Stretto di Gibilterra.
A questi luoghi reali o immaginari, si aggiungono poi gli animali: compaiono tigri e leoni in convivenza con unicorni in Africa per poi osservare i Blemmi, una popolazione collocata in India (la striscia di terra collocata sull'estremità destra della mappa).
L'importanza della Mappa di Hereford non risiede nelle alquanto discutibili, anche per le conoscenze dell'epoca, informazioni geografiche ma nel fatto che questa sia una mappa del mondo cristiano e testimonia la profonda influenza religiosa nella cultura medioevale, in ogni suo aspetto. Ci insegna anche che le mappe, per quanto rappresentazioni fisiche del mondo rimangono comunque un'interpretazione di ciò che ci circonda.