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15 Gennaio 2024
16:13

Il lago più grande conosciuto era più grande del Mediterraneo: il megalago Paratethys

Circa 12 milioni di anni fa la chiusura di un mare primordiale ha dato vita al più grande lago conosciuto nella storia della Terra: il megalago Paratethys. Il bacino di acqua salmastra si estendeva per 2,8 milioni di km² dalle Alpi al Kazakistan ed è ufficialmente entrato nel Guinness World Record.

A cura di Andrea Raboni
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Il lago più grande conosciuto era più grande del Mediterraneo: il megalago Paratethys
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Credits: DAN PALCU; NATURAL EARTH.

Il lago che detiene il record di dimensioni è il Mar Caspio, ma questo vale oggi. Secondo un gruppo di ricercatori, infatti, milioni di anni fa esisteva infatti un lago molto più grande di questo, che oggi non c'è più, le cui dimensioni superavano quelle del Mediterraneo. Stiamo parlando del megalago Paratethys, recentemente entrato nel Guinness World Record come il più lago nella storia della Terra di cui si abbia conoscenza. L'immenso bacino faceva era un tempo un mare, quando il movimento dei continenti lo chiuse; lunghe siccità poi lo fecero disseccare. Il Mar Caspio e il Mar Nero sono ciò che oggi rimane di questo enorme bacino.

Come è stato scoperto il megalago

12 milioni di anni fa, nel cuore del continente eurasiatico avremmo potuto osservare un immenso lago, il megalago Paratethys, svilupparsi da ovest a est, a partire dalle propaggini orientali della catena alpina (grossomodo identificabili con l’attuale Austria) fino alle grandi pianure del Kazakistan.

Attraverso l'impiego e l’incrocio di differenti metodologie, come indagini paleogeografiche, analisi geologiche e studio dei fossili, un team internazionale di ricercatori e ricercatrici è stato in grado di elaborare una serie di modelli digitali per ricostruire, in modo affidabile, le dimensioni e le caratteristiche di questo lago sconfinato. Grazie alle pubblicazioni dei ricercatori, oggi sappiamo che l’estensione del lago era davvero impressionante, tanto da superare quella dell’odierno bacino del Mar Mediterraneo, fungendo inoltre da motore per lo sviluppo di molteplici ecosistemi terrestri e acquatici, incredibilmente ricchi di biodiversità e specie animali e vegetali.

Le dimensioni di Paratethys

Sulla base di queste recenti scoperte, sembra proprio che il megalago Paratethys non abbia mai avuto rivali, in termini di grandezza, in nessuna delle ere che costituiscono la lunga e complessa storia geologica del Pianeta su cui viviamo.

Durante la fase di massima estensione, allungandosi a cavallo tra continente europeo e continente asiatico, il colossale bacino si sarebbe sviluppato su una superficie di oltre 2,8 milioni di chilometri quadrati (pari alla superficie dell’attuale Argentina). Il volume d'acqua contenuto in questo bacino sarebbe stato di quasi 1,8 milioni di chilometri cubi, una quantità 10 volte superiore a quella di tutti i laghi del mondo oggi esistenti sommati insieme.

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Fonte: Palcu et al. 2021, Nature.

Origine ed evoluzione del lago

35 milioni di anni fa, il megalago Paratethys era in realtà un mare epicontinentale, cioè un mare poco profondo localizzato su una piattaforma continentale. Questo mare era parte del primordiale oceano Tetide che bagnava le coste dei due antichi super-continenti Laurasia e Gondwana, da cui poi si separarono i continenti che diedero origine al mondo che oggi conosciamo.

La chiusura del mare, provocata dai continui movimenti della crosta terrestre, originò un grande lago salmastro le cui dimensioni e i cui volumi furono soggetti a importanti variazioni nel corso del tempo. Secondo i ricercatori, il lago attraversò almeno quattro fasi di intensa aridità tra i 9,75 e 7,65 milioni di anni fa che determinarono una diminuzione del volume di acqua presente nel bacino.

Il disseccamento del lago ebbe pesanti ripercussioni sugli ecosistemi che circondavano la grande massa d’acqua, soprattutto per via del conseguente aumento della salinità, che rese sfavorevole, se non addirittura tossico, l’ambiente per le specie animali e vegetali che vivevano in acqua o nelle zone vicine a essa.

Una concomitanza di cambiamenti climatici ed eventi tettonici determinò la progressiva scomparsa del grande lago salmastro: tra 6,7 e 6,9 milioni di anni fa il megalago si frammentò in bacini di minori dimensioni ancora esistenti, come il Mar Nero, il Mar Caspio e l’ormai quasi prosciugato lago d'Aral.

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