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24 Gennaio 2025
9:00

Cos’è la Mappa di Piri Reis e perché rappresenta il Sudamerica e non l’Antartide

La mappa di Piri Reis, scoperta a Istanbul nel 1929, è una grandiosa e precisissima mappa realizzata alla corte ottomana nei primi anni del '500. Rappresenta le coste dei continenti che si affacciano sull'Oceano Atlantico, soprattutto Africa e America. La teoria secondo cui il territorio rappresentato più a sud sarebbe l'Antartide è priva di ogni fondamento scientifico.

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Cos’è la Mappa di Piri Reis e perché rappresenta il Sudamerica e non l’Antartide
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La mappa di Piri Reis è una rappresentazione cartografica rinascimentale (un portolano, per la precisione) realizzata dall'ammiraglio turco ottomanno Piri Reis tra il 1513 e il 1517, che secondo alcuni autori mostrerebbe il profilo di alcuni tratti di costa dell'Antartide tre secoli prima che quest'ultimo fosse stato scoperto ufficialmente a inizio ‘800. La mappa rappresenta in effetti una delle testimonianze più interessanti dell'arte cartografica del Rinascimento, ma non rappresenta l'Antartide, bensì un lungo tratto della costa del Sudamerica. Fu riscoperta nel 1929 nella biblioteca del Palazzo Topkapi di Istanbul ed è il frammento di una mappa più ampia che raffigurava il mondo conosciuto all’epoca. Le dimensioni della pergamena erano probabilmente doppie rispetto a quanto è rimasto oggi.

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La mappa di Piri Reis

La mappa è un portolano, ovvero una carta che descrive porti, fondali e rotte di navigazione, specificatamente pensata per l'uso in mare. Venne realizzata su pergamena (87 x 63 cm le dimensioni del tratto sopravvissuto) di pelle di gazzella per il sultano Selim I (1470-1520) e raffigura l’Atlantico, le coste occidentali dell'Africa, le coste orientali del Sudamerica e alcune isole dei Caraibi. Ciò che colpisce è la sorprendente accuratezza con cui alcune aree sono state rappresentate da Piri Reis, considerando l'epoca e il contesto culturale in cui è stata disegnata. Infatti nel mondo islamico l'interesse per le nuove scoperte geografiche europee della fine del XV e dell'inizio del XVI secolo era discontinuo. Piri Reis iniziò a lavorarci nel 1513, e la offrì al sultano nel 1517. Negli anni successivi furono apportati alcuni ritocchi di diversa natura.

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Statua moderna del cartografo Piri Reis. Credit: Karamanli86

La carta si inserisce perfettamente nello stile dei portolani in uso in epoca rinascimentale. Le fonti adoperate dall'ammiraglio ottomano per redigere la mappa sono state varie e denotano una ampia conoscenza della cartografia europea nonostante il sostanziale disinteresse vigente alla corte ottomana dell'epoca per l'argomento. La maggiore ispirazione per il lavoro di Piri furono i portolani portoghesi, che all'epoca erano fra i migliori del mondo, ma anche la più antica tradizione cartografica del mondo islamico. Un'altra delle fonti che l'ammiraglio ottomano dichiara di aver usato è una mappa (purtroppo perduta) redatta da Cristoforo Colombo, che viene chiamato "Qolōnbō, Cinevizden kâfir", in turco ottomano "Colombo, infedele genovese". L'uso delle mappe portoghesi e di Colombo da parte di Piri Reis denota sicuramente un grande interesse per le nuove scoperte da parte dall'ammiraglio, in controtendenza con la corte ottomana di Costantinopoli, che non nutriva alcun interesse nei nascenti traffici atlantici che avrebbero fatto la fortuna della Spagna e del Portogallo da lì a pochi decenni.

La parte inferiore della mappa raffigura alcuni tratti delle coste dell'America meridionale. Si tratta di alcune regioni dell'attuale Brasile, in particolare la zona dove oggi sorge Rio de Janeiro (chiamata da Piri Reis in turco ottomano "Sano Saneyro"). Le zone più a sud sono abbozzate in maniera meno precisa rispetto al resto della mappa, e ciò è compatibile con le conoscenze che all'epoca avevano i navigatori portoghesi delle coste dell'America Meridionale. Nei primi anni del ‘500 i Portoghesi si erano spinti da pochissimo in quelle zone, dunque le carte da cui Piri Reis poteva attingere erano meno precise per la zona a sud dell'attuale Rio de Janeiro. A questo punto però, le coste rappresentate dal cartografo turco si orientano bruscamente verso est. Come mai?

Alcuni autori che si sono occupati dello studio di questa mappa hanno speculato che il territorio che Piri Reis ha rappresentato nella parte inferiore possa trattarsi della costa della Patagonia, oppure addirittura del continente antartico. Molto più probabilmente si tratterebbe sempre delle coste del Brasile a sud di Rio de Janeiro, così rappresentate perché subordinate alle dimensioni del foglio di pergamena sul quale lavorava Piri Reis. Non era infatti insolito che i cartografi dell'epoca distorcessero i loro disegni in funzione del supporto sul quale erano eseguiti (non dimentichiamo che la pergamena era estremamente costosa), un po' come quando ci accorgiamo che lo spazio sul foglio sta finendo e scriviamo con un orientamento diverso.

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La mappa di Piri Reis sovrapposta a un portolano portoghese del 1502. Credit: Rijjiii

La costa della Patagonia infatti sarebbe stata esplorata qualche anno dopo, negli anni '20 del ‘500 dalla spedizione di Magellano, mentre l'Antartide, per quanto la sua esistenza fosse stata postulata fin dall'antichità, venne scoperta solamente nella prima metà dell'800.

La teoria secondo la quale la mappa di Piri Reis costituisca la prima rappresentazione del continente antartico è stata formulata dall'archeologo amatoriale Arlington Mallery (1877–1968). Questa teoria è stata resa nota da Charles Hapgood (1904-1982), che riteneva che durante la Preistoria l'Antartide fosse non solo priva di ghiacci, ma che costituisse anche la culla di una avanzata civiltà che aveva colonizzato il pianeta. Questa teoria, che ha avuto molta fortuna negli ambienti fantarcheologici, è priva di qualunque fondamento scientifico. Non solo non esiste nessuna traccia archeologica di questa civiltà madre, ma la scienza ha dimostrato che l'ultima volta in cui l'Antartide era libera dai ghiacci era circa 10 milioni anni di fa, molto tempo prima della comparsa degli esseri umani sulla terra.

Fonti
Portolano, Treccani
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