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Segnatevi questa data: 5 maggio 2025, giorno in cui Skype sarà ufficialmente dismesso dopo ben 22 anni di servizio della piattaforma di videochiamate di Microsoft. L'azienda ha deciso di dire addio alla piattaforma per concentrarsi interamente su Teams. Se vi state chiedendo perché questa scelta sia stata fatta proprio ora e cosa significhi per gli utenti, la risposta è piuttosto chiara: il colosso di Redmond sta puntando tutto su un'unica soluzione, più moderna e maggiormente pensata per la comunicazione e la collaborazione tra più persone. Teams offre funzionalità simili a Skype, come messaggistica, chiamate e condivisione di file, ma aggiunge anche strumenti avanzati pensati per il lavoro e la gestione di gruppi, il tutto in una piattaforma gratuita e in crescita. Per i più nostalgici, l'addio a Skype segna la fine di un'era, ma anche l'inizio di un nuovo capitolo per Microsoft, che punta a semplificare la propria offerta software.
Storia e chiusura di Skype: un declino annunciato
Skype è stato per anni uno dei servizi di comunicazione più popolari al mondo. Lanciato 21 anni e mezzo fa, il 29 agosto 2003, ha raggiunto il suo apice intorno al 2013 con circa 300 milioni di utenti attivi. L'arrivo di nuove piattaforme ha modificato profondamente il modo in cui le persone comunicano. App come WhatsApp e Telegram hanno reso la messaggistica più immediata, mentre Zoom (che ha ricevuto una grossa spinta dalla pandemia di COVID-19) ha guadagnato popolarità nelle videoconferenze.
Microsoft ha acquisito Skype nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari. L'obiettivo dell'acquisizione era quello di consolidare la propria presenza nelle comunicazioni digitali. Ma già nel 2016 ha introdotto Microsoft Teams, inizialmente pensato per le aziende. La sua adozione è cresciuta rapidamente, soprattutto durante la summenzionata pandemia, quando il lavoro da remoto è diventato per molti la norma. Teams non solo ha integrato le funzionalità di Skype, ma ha offerto strumenti più avanzati per la collaborazione, come la gestione di riunioni e calendari, diventando la piattaforma preferita da remote worker di tutto il mondo e, più recentemente, anche da chi fa un uso personale della piattaforma.
Dal 2021 Microsoft ha gradualmente ridotto il supporto per Skype. Con Windows 11, l'azienda ha scelto Teams come applicazione predefinita per le comunicazioni, relegando Skype a un ruolo secondario. Nel 2023, il numero di utenti attivi giornalieri di Skype era sceso a circa 36 milioni, un dato lontanissimo dai suoi anni d'oro. Nel frattempo, Teams ha continuato a crescere fino a raggiungere una base utenti di 320 milioni!
La strategia di Microsoft: semplificare e innovare
La chiusura di Skype arriva in un momento in cui la strategia di Microsoft è volta a semplificare e innovare la propria offerta. Mantenere due piattaforme simili avrebbe significato dividere risorse e investimenti, oltre che creare confusione tra gli utenti. Con l'unificazione su Teams, l'azienda può concentrarsi su un unico servizio, rendendolo più efficiente e competitivo.
Teams non è solo una piattaforma per il lavoro: Microsoft sta promuovendo attivamente la sua l'uso personale, con funzionalità come chat, chiamate video, creazione di gruppi e condivisione di file. L'obiettivo è offrire agli utenti tutto ciò che avevano su Skype, ma con un'esperienza più moderna e integrata con gli altri servizi Microsoft.
La sostituzione di Skype con Teams, per quanto sia stato un “fulmine a ciel sereno” per molti, rientra in realtà in un processo più ampio di transizione iniziato da Microsoft diversi anni fa. Già nel 2017, Microsoft aveva annunciato la fine di Skype for Business, la versione aziendale della piattaforma, sostituita anch'essa da Teams. Nel dicembre 2024, ha poi smesso di consentire l'acquisto di credito Skype e numeri di telefono Skype, spingendo gli utenti a migrare verso altri servizi.
Cosa cambia per gli utenti Skype
Ma arriviamo, ora, al nocciolo della questione. Se siete tra coloro che usano regolarmente Skype, cosa cambia per voi? Microsoft ha fatto sapere che gli utenti hanno tempo fino al 5 maggio 2025 per decidere come procedere. In prospettiva della deadline annunciata da Microsoft, le possibilità di scelta sono sostanzialmente due:
- Passare a Teams gratuitamente: la transizione è pensata per essere il più semplice possibile. Accedendo a Teams con le credenziali Skype, gli utenti troveranno le loro chat e i contatti già sincronizzati. Inoltre, per un primo periodo di “transizione”, sarà possibile continuare a comunicare con utenti Skype direttamente da Teams.
- Esportare i dati Skype: chi non vuole passare a Teams può scaricare la cronologia delle chat e i contatti prima della chiusura definitiva.
Per chi ha utilizzato Skype per le chiamate a numeri fissi o mobili, ci sono alcuni cambiamenti importanti. Le funzionalità di telefonia non saranno disponibili su Teams Free, perché Microsoft ritiene che le abitudini degli utenti siano cambiate e che la maggior parte delle persone utilizzi ormai piani dati mobili per le chiamate. Chi ha ancora credito Skype potrà usarlo tramite il tastierino numerico disponibile su Skype Web e Teams per un periodo di tempo limitato.
Come passare da Skype a Teams gratis
Se doveste decidere di seguire il consiglio di Microsoft, ovvero passare da Skype a Teams gratis, ecco come dovete procedere.
- Collegatevi a questa pagina e cliccate sul pulsante Scarica Teams.
- Fate click sul bottone Scarica Teams per Windows o Scarica Teams per Mac, in base al sistema operativo in uso.
- Aprite l'installer del programma e seguite la procedura guidata per completare l'installazione (ad esempio cliccando sui pulsanti Continua e Installa).
- Terminata l'installazione di Teams, eseguite il login usando le vostre credenziali Skype.
In ogni caso, come già detto, le nostre chat Skype non verranno perse nel passaggio a Teams.
