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La primavera è il periodo di nidificazione e riproduzione di gran parte degli uccelli. Da ogni nido sugli alberi, sotto i tetti, nelle cavità, esce un pigolio incessante e si intravedono tanti piccoli becchi aperti in attesa di cibo. Ma le feci dei nuovi nati dove finiscono? Gli uccelli devono tenere pulito il nido dalle abbondanti deiezioni che producono i loro pulli e, in molte specie, i genitori portano via un vero e proprio “sacchetto dell’organico”. I nidiacei, cioè i piccoli degli uccelli che ancora non hanno abbandonato il nido, appena dopo i pasti defecano in sacche fecali, che vengono prontamente eliminate dai genitori, un po’ come avviene per i pannolini dei neonati. Questa strategia, utilizzata dalla maggior parte dei passeriformi come cinciallegre e pettirossi ma anche da picchi, tordi e rondini, permette di impedire la diffusione di patogeni ed evitare il richiamo di eventuali predatori.
Com’è fatto un sacco fecale
Gli uccelli non eliminano separatamente urina e feci: tutte le sostanze di rifiuto vengono espulse in un’unica soluzione semi-liquida. I pulli della maggior parte dei passeriformi (scriccioli, cince o pettirossi), ma anche di altri uccelli come picchi, tordi, rondini e rondoni sono in grado di produrre direttamente nell’intestino, dei sacchetti fecali di forma più o meno ovale che consentono di incapsulare gli escrementi. Le deiezioni vengono racchiuse in una membrana mucosa, bianca o trasparente con una terminazione scura in modo da essere visibile ai genitori. Ogni sacchetto, ermeticamente chiuso, viene espulso direttamente dalla cloaca (la parte terminale dell'intestino), pronto per essere portata via dai genitori.

I pulli di alcune specie sollevano in aria il posteriore al momento della produzione del sacchetto fecale in modo da mostrarlo subito, altri lo depositano sul bordo del nido, altri ancora si scuotono per farlo uscire. In genere, attendono l’arrivo degli adulti per l'espulsione, in modo che il sacchetto possa essere portato subito via. I nidiacei producono il loro "pannolino" poco dopo l’alimentazione da parte dei genitori: uno studio sperimentale ha evidenziato infatti che la quasi totalità dei sacchetti viene prodotta dopo i pasti. Questa sincronizzazione è importante perché se il sacchetto viene espulso quando i genitori sono lontani, il nido potrebbe essere contaminato o potrebbe richiamare predatori.
I vantaggi del sacchetto fecale
Un nido sporco è un nido molto pericoloso e inadatto ad allevare la prole. La pulizia costante rientra proprio fra le cure parentali più importanti per prevenire contaminazioni e malattie dei nidiacei. La continua produzione e rimozione dei sacchetti fecali è una strategia evolutiva vincente per vari motivi:
- Evita il richiamo olfattivo di eventuali predatori;
- La membrana mucosa del sacchetto isola e non fa fuoriuscire batteri patogeni presenti nell’intestino degli uccelli (funzione antimicrobica);
- Le deiezioni dei pulli non imbrattano il nido e possono essere portate via in modo rapido ed efficace;
- In alcune fasi, rappresentano una fonte immediata di nutrimento per i genitori impegnati nella cura della prole.
Come viene rimosso il sacchetto
Le sacche possono essere ingerite dai genitori oppure portate via dal nido, ma questo dipende dalle specie e dallo stadio di sviluppo del pullo. I pulcini appena nati sono poco efficienti nella digestione e quindi molti nutrienti rimangono nelle loro deiezioni. In questa prima fase , gli adulti ingeriscono le sacche fecali così da ottenere un doppio vantaggio energetico: le usano come risorsa alimentare semi-digerita ed evitano la fatica del volo per portarle via.
Quando i pulli iniziano a crescere, l'assorbimento intestinale delle sostanze migliora e "i pannolini" diventano più grandi e meno nutrienti, a questo punto i genitori non riescono ad ingoiarli e li portano via. Certamente, "gettare la spazzatura" è un'attività faticosa per i genitori. Più la sacca è grande, più è breve il volo che l'adulto compie per gettarla via.
Una ricerca condotta nel Kentucky su 30 nidi di Cince della Carolina (Poecile carolinensis) ha consentito di valutare chi, fra maschi e femmine, si impegna di più nel buttare via "la spazzatura" delle sacche fecali. I maschi eliminano più sacche fecali all'ora rispetto alle femmine, ma questo perché visitano il nido più frequentemente per alimentare i pulli; per ogni visita viene anche gettato un sacchetto.