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8 Settembre 2022
7:30

A Pisa si studia il DNA del teff, un cereale nutriente e gluten free proveniente dall’Africa

È stato pubblicato un nuovo studio sul teff, uno dei cereali del futuro. I ricercatori ne hanno mappato il DNA per capire dove e quali varietà sono maggiomente coltivabili.

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A Pisa si studia il DNA del teff, un cereale nutriente e gluten free proveniente dall’Africa
coltivazioni teff

Anche se il grosso di ciò che troviamo sulle nostre tavole proviene dalle grandi aziende agricole, esistono ancora molte piccole fattorie che sostengono circa due miliardi di persone in tutto il mondo. Queste fanno affidamento su varietà di colture locali e un minor utilizzo di acqua e fertilizzanti rispetto ai grandi produttori, ma sono molto più vulnerabili agli eventi meteorologici e ai cambiamenti climatici in atto. Ecco perché sono necessari approcci di ricerca innovativi che sostengano i bisogni degli agricoltori, migliorino la sostenibilità di specifiche colture e tengano conto delle pratiche culturali e delle conoscenze tradizionali.
Ed è propio per questi motivi che un gruppo di ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si è messo in gioco ricostruendo la mappa genetica del teff, un cereale originario dell'Etiopia che potrebbe entrare a far parte dei nuovi cibi del futuro. Ricco di micronutrienti e privo di glutine, è stato il protagonista di uno studio pubblicato sulla rivista eLife a inizio settembre 2022 che ne ha descritto i possibili scenari di adattamento futuri, in previsione di un clima che è in continua evoluzione.

Cos'è il teff

Il teff (Eragrostis tef) è un cereale domestico di piccolo mercato, comunemente coltivato in Etiopia e nel Corno d'Africa dove è autoctono. È uno dei cereali più piccoli al mondo, formato da semi grandi solamente qualche millimetro. Il suo nome deriva dalla radice "tff" che vuol dire perduto e sta proprio ad indicare la facilità con la quale i minuscoli semi tendono a disperdersi.
È un cereale poco noto al di fuori dell'Africa ma comunque molto apprezzato dal mercato internazionale essendo gluten free e adatto ai soggetti celiaci. Quel che però ci interessa ancor di più è che svolge un ruolo fondamentale nella cultura e nelle diete delle comunità etiopi per il suo valore nutritivo. Viene coltivato dai piccoli agricoltori rurali etiopi secondo tradizione, i quali continuano a sostenerne l'enorme diversità genica. Purtroppo però, in un clima che cambia e in mancanza di risorse idriche, questa diversità potrebbe venire meno. Ecco perché gli scienziati, in collaborazione con gli agricoltori, sono alla ricerca di nuovi metodi per identificare e produrre varietà di teff più produttive e resistenti al clima.

teff ciotola

La mappatura genetica del teff

I ricercatori italiani ed etiopi capitanati da Aemiro Bezabih Woldeyohannes hanno raccolto e sequenziato il DNA di 366 varietà di teff (Eragrostis tef) per descriverne le relazioni filogenetiche ed ecologiche e l'adattamento al paesaggio etiope.
Le analisi interdisciplinari – che hanno tenuto in considerazione la variazione climatica, la distribuzione spaziale irregolare del territorio e le preferenze in termini agronomici di 35 agricoltori locali – hanno permesso di identificare 10 cluster genetici di teff, così come i loci e i geni correlati ad alcune caratteristiche tra cui fenologia (il ciclo di vita delle piante), resa e adattamento locale.
Lo studio ha messo in evidenza una regione dell'Etiopia – compresa l'area intorno al lago Tana, lo specchio d'acqua più esteso del Paese – dove le varietà locali di teff potrebbero essere maggiormente vulnerabili e avere difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

analisi dna

Questa analisi mette inoltre in risalto le potenzialità agricole, economiche e di sussistenza di questo cereale, facendo emergere le varietà più resistenti, più sostenibili e con caratteristiche superiori che potrebbero essere coltivate con successo nelle aree meno soggette a cambiamenti climatici e ambientali. In questo modo, dichiarano gli autori, si fornisce una solida base per accelerare la riproduzione del teff in un clima che cambia e si fornisce un modello eccellente per la caratterizzazione di colture nuove e sottoutilizzate. Si sottolinea inoltre l'importanza di incorporare le conoscenze tradizionali dei piccoli agricoltori con le conoscenze genetiche e climatologiche in nostro possesso, garantendo un approccio multidisciplinare che può migliorare la sicurezza alimentare, proteggere la diversità genetica locale e supportare equamente le piccole aziende agricole locali.

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Nicole Pillepich
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Credo non esista una parola giusta per definirmi: sono naturalista, ecologa, sognatrice e un po’ artista. Disegno da quando ho memoria e ammiro il mondo con occhio scientifico e una punta di meraviglia. Mi emoziono nel capire come funziona ciò che mi circonda e faccio di tutto per continuare a imparare. Disegno, scrivo e parlo di ciò che amo: natura, animali, botanica e curiosità.
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