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22 Ottobre 2025
16:00

Ora legale e ora solare, quando cambia e perché si spostano le lancette: pro e contro

Tra il 25 e il 26 ottobre 2025 le lancette andranno spostate indietro di un'ora a causa del passaggio da ora legale a ora solare. Ma quali sono i pro e i contro del cambio orario?

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Ora legale e ora solare, quando cambia e perché si spostano le lancette: pro e contro
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Nella notte tra sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre 2025 si passerà dall'ora legale all'ora solare: alle 03:00 tutte le lancette andranno spostate indietro di un'ora, alle 02:00.

cambio ora legale solare vantaggi

Da anni la questione dell'alternanza ora legale-ora solare è sulla bocca di tutti, tra chi vorrebbe levarla a ogni costo e chi, invece, preferirebbe tenerla. Mentre l'ora solare può essere considerata come l'orario “naturale”, perché legato al passaggio del Sole al di sopra del meridiano locale, l'ora legale è invece una convenzione che prevede di spostare le lancette avanti di un'ora durante il periodo primavera-estate per riuscire a sfruttare appieno le ore di luce della giornata.

Il dibattito nasce dal fatto che il cambio dell'ora permette sì di risparmiare energia, ma a discapito, secondo alcuni studi, di un potenziale impatto sulla salute. Non tutti gli Stati del mondo, infatti, adottano l'ora legale. Dopo numerose discussioni, la questione è arrivata fino all'Unione Europea, che nel 2019 si è espressa a favore dell'abolizione del cambio orario: al momento, però, non è ancora stata approvata una direttiva che specifichi come impostare un sistema di “orario fisso” a livello comunitario.

Ora legale e ora solare: quando cambia l'orario e che differenza c'è

L'ora solare, che in Italia entra in vigore ogni anno l'ultima domenica di ottobre, è l'orario che si adotta nel periodo autunno-inverno e prevede lo spostamento delle lancette indietro di un'ora. È l'orario legato al passaggio del Sole al di sopra del meridiano locale – potremmo definirlo un'orario "naturale", a dispetto di quello legale che è invece legato ad un discorso prettamente energetico e lavorativo.

L'ora legale, d'altra parte, entra in vigore ogni anno l'ultima domenica di marzo, ed è una convenzione che prevede di spostare le lancette avanti di un'ora. Questo viene fatto durante il periodo primavera-estate per riuscire a sfruttare appieno le ore di luce della giornata, specialmente per quanto riguarda le attività lavorative: lavorare con la luce naturale permette di risparmiare l'energia legata all'illuminazione degli uffici, ad esempio.

Perché è stata introdotta l'ora legale e da quando è in vigore

In Italia l'ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, con l'obiettivo di sfruttare al meglio le ore solari, ridurre lo spreco di luce diurna e risparmiare energia durante la Prima Guerra Mondiale, allora in corso.

Negli anni successivi la sua adozione non fu però costante, alternando anni in cui venne soppressa ad altri in cui fu ripristinata: dopo circa 20 anni di incertezza, nel 1966 la Legge n.1144 decretò l'entrata in vigore ufficiale dell'ora legale nel nostro Paese, con “l'ora normale anticipata, a tutti gli effetti, di sessanta minuti primi”.

Nell'Unione Europea, invece, l'ora legale è ufficialmente in vigore in tutti i Paesi membri a partire dal 1996, quando venne adottato un calendario comune.

Che impatto ha il cambio ora sulla bolletta e sui consumi

I vantaggi dell'ora legale, che prevede di spostare le lancette un'ora in avanti, sono diversi: energetici in primis, ma anche ambientali ed economici. Come riferimento, prendiamo i dati del 2025 di Terna, la società italiana che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale. Ebbene, l'ora legale ha permesso di risparmiare circa 330 milioni di kWh di energia, cioè una quantità equivalente al consumo medio annuo di elettricità di circa 125 mila famiglie. A questo bisogna aggiungere i benefici ambientali – cioè 160 mila tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera – e il risparmio economico – pari a circa 100 milioni di euro.

Complessivamente, dal 2004 al 2024, l'Italia grazie all'ora legale ha risparmiato complessivamente circa 11,7 miliardi di kWh: in termini monetari equivale alla cifra di 2 miliardi e 200 milioni di euro! I mesi che permettono un risparmio maggiore sono aprile e ottobre perché si riesce a sfruttare per più tempo la luce naturale. In estate questo guadagno è minore perché il ritardo nell'accensione delle lampadine è legato alle ore serali, quando le attività lavorative sono già terminate.

Gli svantaggi del cambio dell'ora

Ma se, da una parte, il risparmio in termini energetici ed economici ha la sua importanza, dall'altra recenti studi suggeriscono un impatto negativo del cambio orario sulla salute umana.
Uno dei principali problemi è legato all'alterazione del ritmo circadiano del nostro corpo (Roenneberg et al., 2019).

Che cosa significa? Diciamo che tutti noi abbiamo un orologio interno, capace di regolare il ciclo sonno-veglia. Il cambio dell'ora va a scombussolare quest'orologio, facendoci sentire stanchi, distratti e assonnati, specialmente durante il primo giorno di cambio orario. Ma non è solo questo il problema. Altri studi evidenziano come l'ora legale possa influire negativamente sulla quantità di infarti (Manfredini et al., 2018) e, addirittura, sul numero di suicidi (Lins et al., 2020).

Sarà abolita l'ora legale?

A febbraio 2018 il Parlamento Europeo ha convocato una Commissione per modificare la direttiva sul cambiamento dell'orario. Sono stati analizzati numerosi studi scientifici, soprattutto in merito all'impatto sulla salute umana, e sono stati svolti sondaggi pubblici per comprendere la volontà dei cittadini europei. La risposta è stata forte, con 4,6 milioni di risposte e, di queste, l'84% favorevole all'abolizione del cambio d'ora.

La votazione della Commissione si è svolta il 4 marzo 2019 con 23 voti favorevoli, 11 contrari e 0 astenuti. Quello che è stato abolito, in realtà, non è l'ora legale in sé, quanto piuttosto il cambio di orario. A ciascun Paese dell'Unione sarà data la possibilità di scegliere se tenere in maniera permanente l'ora legale o quella solare per tutto l'anno, senza la possibilità di passare dall'una all'altra come fatto finora. Il termine massimo per la decisione avrebbe dovuto essere la fine del 2021, ma la pandemia ha sicuramente rallentato il processo decisionale. A 6 anni di distanza dalla votazione, tuttavia, l'UE non ha ancora adottato nessuna direttiva per stabilire come impostare un sistema di “orario fisso” a livello comunitario. Per il momento, quindi, l'alternanza tra ora legale e ora solare resta in vigore.

Fonti
Why Should We Abolish Daylight Saving Time? Terna
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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