Nonostante gli schermi dei nostri smartphone siano sempre più resistenti, la pellicola protettiva per il display rimane un must. Scegliere la pellicola migliore non è scontato perché in commercio se ne trovano di diverse tipologie. I tre materiali principali in cui vengono realizzate queste protezioni sono policarbonato, vetro temperato e idrogel. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questi materiali.
Pellicole in policarbonato, le più economiche
Le pellicole in policarbonato sono il livello "pro" delle prime pellicole in plastica. Una volta infatti si utilizzavano delle protezioni sottilissime che servivano solo come strato di protezione per i graffi, ma erano inefficaci in caso di caduta del cellulare. Oggi se chiedete in negozio una pellicola in plastica molto probabilmente ve ne proporranno una in policarbonato.
Il policarbonato è una plastica dura che viene usata anche per realizzare le lenti degli occhiali da vista o per gli obiettivi delle macchine fotografiche. Il policarbonato si utilizza come alternativa al vetro perché ne presenta i principali vantaggi e ne risolve alcuni svantaggi. Il policarbonato riesce ad avere più o meno la stessa trasparenza del vetro (i loro indici di rifrazione hanno un valore simile) ma intanto è anche meno fragile, più leggero e soprattutto più economico.
Eppure i clienti sembrano preferire un altro tipo di prodotto: le pellicole in vetro temperato.
Pellicole in vetro temperato, le più resistenti ai graffi
Sono le più vendute sul mercato delle pellicole protettive. In realtà lo schermo dei telefoni cellulari attuali viene già realizzato in vetro temperato. Una pellicola nello stesso materiale applicata sul display ha lo scopo di sacrificarsi al suo posto in caso di caduta accidentale. E quando il vetro temperato si rompe, lo fa in tanti piccoli pezzetti.
In realtà la principale caratteristica del vetro temperato non è la resistenza a caduta ma la resistenza ai graffi. Il vetro viene trattato con il processo di tempra, un trattamento termico in cui viene portato a una temperatura di circa 700°C e poi raffreddato di colpo. Con questo processo il vetro acquisisce più durezza, e questo significa che non si graffia facilmente.
Capita di trovare in commercio pellicole che presentano la dicitura 9h. Questo valore si riferisce alla scala di Mohs, una scala che mette in ordine da 1 a 10 i materiali per la loro durezza. Per intenderci: il diamante ha valore 10 ed è il materiale più duro al mondo. Un vetro temperato con durezza 9 nella scala di Mohs sarà duro quanto il corindone!
Ci sono poi vetri temperati brevettati per essere super resistenti attraverso altri meccanismi. Ad esempio, nel processo di produzione chimica del materiale gli atomi classici vengono sostituiti con atomi di dimensioni più grandi che ne prendono in posto inducendo il vetro ad assumere uno stato precompresso. Questa tecnologia raggiunge alti risultati, tant’è che non solo ci fanno le pellicole di protezione per gli schermi, ma anche gli schermi veri e propri!
Lo svantaggio principale della protezione in vetro temperato è che non è possibile utilizzarla su display curvi, perché non ha abbastanza flessibilità. Una pellicola che risolve questo problema è la più recente in idrogel.
Pellicole in idrogel, le più sottili
L’ultima tipologia in termini di pellicole è quella che riguarda le protezioni in idrogel, presenti solo da qualche anno sul mercato. Le pellicole in idrogel presentano due vantaggi rispetto al vetro temperato: sono flessibili e sono anche più sottili.
L'idrogel ha una consistenza più morbida e appiccicosa del vetro: è il materiale delle lenti a contatto morbide ma anche dei patches occhi per la cura della pelle.
Gli idrogel sono ottenuti reticolando i polimeri attraverso dei processi chimici in laboratorio. In questo modo si formano delle catene di polimeri le cui molecole sono disperse in acqua. Un idrogel infatti è un gel, ossia non è né liquido né solido ma è un sistema in cui coesistono due fasi, una dispersa nell'altra.
Tra i vantaggi dell'idrogel c'è anche la tendenza a "rigenerarsi". Grazie al calore emesso dallo smartphone durante il normale utilizzo, una pellicola in idrogel tende quasi a diventare più fluida in modo da colmare i minuscoli solchi generati nel materiale dai piccoli graffi. Per questo motivo le pellicole in idrogel sono anche vendute per le loro proprietà di autoriparazione.