Di cartongesso oggi si sente parlare praticamente ovunque e in diversi contesti. Rappresenta una soluzione ampiamente utilizzata in edilizia perché economica e di facile posa in opera, con inoltre brevi tempi di realizzazione e montaggio. In questo contesto, il cartongesso è solitamente utilizzato per creare divisori/partizioni di ampi spazi, soprattutto in uffici ma anche in edilizia privata. Ma non solo: può essere utilizzato per esempio come protezione al fuoco o partizione idrorepellente. La sua posa in opera non è tuttavia così scontata, in quanto richiede diverse finiture “nascoste” che difficilmente vengono poi visualizzate quando il prodotto è finito e completamente operativo.
Come è fatto il cartongesso
Il cartongesso rappresenta una tipologia di prodotto commercializzato in lastre: non si può quindi creare in modo fai-da-te, sebbene venga ottenuto in parte da una miscela di materiali di base come avviene per il calcestruzzo. In questo caso, però, l'utente finale compra sempre un prodotto già finito e pronto per essere messo in opera in modo pressoché definitivo. Le lastre di cartongesso, che assumono spessore variabile negli ordini del centimetro, si compongono di due facce di cartone a chiusura di un nucleo di gesso.
Nella sostanza, il prodotto finale è creato partendo da questo legante aereo, appunto il gesso, che viene miscelato con acqua e inerti fini di modo da creare una pasta colante che si solidifica tra due fogli di cartone. Nei fatti, il cartone funge da cassero “a perdere” per il gesso, che in realtà potrebbe anche solidificarsi in sua assenza appunto. Tuttavia, è proprio quest'ultimo che garantisce al prodotto finale la forma richiesta per creare le lastre poi utilizzate in ambito edile.
Vantaggi e svantaggi del cartongesso
Le lastre in cartongesso presentano l'indubbio vantaggio di essere un materiale estremamente leggero, con cui, in tempi brevi e senza la necessità di aspettare la maturazione delle resistenze meccaniche, si riescono agevolmente a realizzare muri o in generale pareti divisorie di qualsivoglia tipologia. Può essere anche un ottimo materiale utilizzato a fini di isolamento acustico e, ultimo ma non meno importante, essendo molto leggero e di facile montaggio, ha la giusta versatilità per soddisfare le esigenze architettoniche più sfidanti!
Un ulteriore importante vantaggio associato a questo prodotto è legato alla possibilità di essere utilizzato fai-da-te, il che lo rende appetibile in molte situazioni in cui la mano d'opera può diventare una importante spesa da sostenere o difficile da gestire a prescindere dai costi.
Di contro, il cartongesso non presenta elevate resistenze meccaniche, se paragonate per esempio ai classici divisori con mattoni in laterizio forato. Questo comporta una facilità di danneggiamento della generica lastra se sollecitata in modo inusuale. Questa scarsa resistenza meccanica si riflette in una limitata possibilità di essere utilizzato per appendere mensole o lampadari con masse importanti. In questi casi, infatti, deve essere prestata particolare attenzione al fissaggio. Tuttavia, solitamente i produttori delle lastre danno delle specifiche tecniche che permettono di capire se e quanto carico possa essere fissato sulla parete.
La produzione dei pannelli in cartongesso è tale da avere una suddivisione di diverse tipologie di prodotto. Qui di seguito ne riportiamo alcune per capire la grande varietà di applicazioni possibili:
- pannelli classici, cioè senza particolari proprietà aggiuntive a quelle già evidenziate;
- pannelli idrorepellenti, cioè resistenti all'umidità. Questa proprietà si realizza mediante una protezione esterna tramite materiali idroreppellenti;
- pannelli ignifughi, cioè in grado di dare una determinata protezione al fuoco. Sono realizzati con aggiunta di fibre di vetro nell'impasto e con gesso parzialmente disidratato.
Tipologie di utilizzo del cartongesso
Il cartongesso è utilizzato oggigiorno in edilizia, sia pubblica che privata. Infatti, la sua flessibilità di impiego e realizzazione, unita ai ridotti tempi di esecuzione, lo classificano tra i preferiti in termini di adattabilità alle esigenze del cliente, che si trova quindi degli elementi in grado di modellare a proprio piacimento gli spazi interni di un edificio o semplicemente di un ufficio.
Gli utilizzi canonici riguardano soprattutto le partizioni interne (i cosiddetti divisori o tramezzature) e le controsoffittature. In questo caso, gli elementi in cartongesso permettono di avere una soluzione tecnica valida per nascondere intercapedini impiantistiche al di sotto dei solai, soprattutto in situazioni in cui questi impianti vengano realizzati successivamente alla costruzione dell'edificio nel suo complesso. Anche gli impianti elettrici a sviluppo verticale possono essere facilmente inglobati in queste lastre!
La struttura portante
Sebbene il cartongesso viene identificato come un elemento non strutturale, ovvero a cui non è affidato il compito di sopportare le azioni esterne e i pesi applicati all'edificio, questo presenta comunque elementi portanti aggiuntivi che ne garantiscono la stabilità e una minima resistenza meccanica di insieme. Nei fatti, una parete di cartongesso non è mai realizzata prendendo il singolo foglio di cartongesso, ma è un assemblaggio di diverse parti!
Abbiamo sempre a che fare con due fogli, separati tra di loro da quella che viene chiamata orditura metallica, ovvero una serie di profili leggeri di acciaio (o alluminio) che contornano la partizione da realizzare tramite elementi verticali e orizzontali, disposti tra loro secondo dati interassi che dipendono anche fortemente dallo spessore con cui si realizza il cartongesso. Abbiamo quindi:
- la lastra superiore di cartongesso;
- la lastra inferiore di cartongesso;
- il sistema di montanti e correnti metallici;
- un insieme di viti necessarie per il fissaggio dei profili ai muri perimetrali, oppure della stessa lastra all'orditura metallica secondaria;
- eventualmente, il pacchetto può essere completato con l'aggiunta di isolante nella parte intermedia tra una lastra e l'altra, a seconda delle esigenze termiche degli spazi.
Il risultato è una parete divisoria di spessore anche 10-15 cm, rispetto ai pochi centimetri di partenza della sola lastra.
Come si monta tutto questo? Operativamente, il sistema di guide, cioè l'orditura metallica secondaria, viene fissato in posizione per la realizzazione di un nuovo divisorio o di una controsoffittatura. Successivamente, ad uno dei due lati della partizione (se si tratta di un muro verticale) vengono fissate le lastre in cartongesso. Dall'altro lato, viene inserito il materiale isolante e successivamente si può chiudere il pacchetto mediante il fissaggio della seconda lastra in cartongesso. Segue poi un lavoro di finitura che prevede la copertura delle viti di collegamento delle lastre e la finitura di tutta la parete secondo quanto richiesto dalla committenza.