
Nell'epoca dei social media, il gossip non manca mai. Un esempio recente è il dissing in corso tra Fedez e Tony Effe, a colpi di tracce musicali e storie su Instagram, che sta infiammando i social e riempiendo le pagine dei siti di gossip. Se da un lato c'è la curiosità per una controversia tra VIP, dall'altro un fenomeno che cattura la nostra attenzione per motivi più profondi. Perché molte persone prestano attenzione alle vicende di gossip? Non si tratta solo di curiosità morbosa o FOMO, ma di un complesso meccanismo sociale. Il pettegolezzo, infatti, agisce come una lente attraverso cui osserviamo e giudichiamo i comportamenti altrui, rafforziamo le nostre connessioni sociali e tracciamo le regole di convivenza. Dietro tutto questo ci sono teorie sociologiche che spiegano perché il gossip sia così radicato nella nostra cultura.
Il gossip come collante sociale: la teoria di Robin Dunbar
Secondo Robin Dunbar, antropologo evoluzionista, il gossip è una sorta di “collante sociale” che ci aiuta a mantenere relazioni in comunità sempre più ampie. Parlare degli altri ci permette di gestire le relazioni sociali e di mantenere un certo livello di “intimità” e coesione nel gruppo, perché ci fa sentire che siamo vicini e che viviamo gli stessi eventi. In questo senso, il pettegolezzo non sarebbe solo una distrazione ma una necessità sociale.
Il gossip come strumento di controllo sociale: la teoria di Erving Goffman
Un'altra spiegazione interessante viene dal sociologo Erving Goffman e la sua teoria dell'interazione sociale. Goffman sostiene che la vita sociale è una sorta di “teatro” in cui ogni individuo interpreta un ruolo e cerca di mantenere una determinata immagine di sé. Il gossip, secondo Goffman, non è solo uno “svago frivolo” ma un modo per il gruppo di tenere d’occhio il comportamento di tutti e mantenere una sorta di “decoro collettivo”. Chi si comporta male o non rispetta le regole viene messo in luce attraverso il pettegolezzo, che diventa così un deterrente per evitare atteggiamenti ritenuti “sbagliati” dalla comunità. In pratica, secondo questa teoria il gossip sarebbe un meccanismo che aiuta a mantenere l'ordine sociale.
Il gossip come arma di potere: la teoria di Pierre Bourdieu
Infine, il sociologo Pierre Bourdieu ci propone una visione più “strutturale” del gossip, collegandolo a ciò che viene chiamato “capitale sociale”. In poche parole, per Bourdieu il pettegolezzo è una vera e propria arma di potere. Chi ha informazioni riservate sugli altri può usarle a suo vantaggio, migliorando la propria posizione nel gruppo e gestendo le alleanze o i conflitti. In questo scenario, il gossip diventa uno strumento strategico: non si tratterebbe dunque solo di scambiare chiacchiere ma di manipolare le relazioni sociali, rafforzandole o minandole. Inoltre, l'importanza di “sapere di più” e “prima degli altri” conferisce prestigio e autorità all'interno del gruppo.