0 risultati
video suggerito
video suggerito
27 Maggio 2025
6:00

Perché ci sono le formiche in casa? Quali sono, cosa le attira e come fare per eliminarle

Nel mondo sono state classificate ben 14.329 pecie di formiche. In Italia, sono quattro le specie che comunemente è possibile osservare in case e giardini. Sono attratte da fonti di cibo e sostanze zuccherine, quindi, per tenerle lontane è bene prima di tutto tenere pavimenti e superfici ben puliti.

49 condivisioni
Perché ci sono le formiche in casa? Quali sono, cosa le attira e come fare per eliminarle
formiche in casa

Le formiche entrano in casa tipicamente alla ricerca di cibo, attratte dagli alimenti ricchi di zuccheri. Sono 4 le specie più comuni che in primavera troviamo nelle nostre città e nelle nostre case: la formica nera, la formica del marciapiede, la formica carpentiere e la formica acrobata. Per allontanarle da casa possiamo usare anche evitare i pesticidi, potenzialmente dannosi per altri animali domestici: per esempio eliminando residui di cibi zuccherini, o usando oli essenziali vegetali che disorientano questi animali, oppure usando sostanze per loro tossiche come l'acido borico (contenuto nel borotalco) o diversi dolcificanti come l'aspartame.

Cosa attira le formiche in casa

Come abbiamo visto, le formiche mangiano un po’ di tutto e alcune addirittura coltivano e mangiano funghi o allevano e “mungono” afidi per la loro melata. Tutte sono attratte dalle sostanze zuccherine. Sentono gli odori attraverso le antenne e poi utilizzano segnali chimici per comunicare fra loro la presenza di una fonte di nutrimento. Allo stesso modo, una formica schiacciata emette un feromone di allarme che mette in fuga le compagne: per questo si vedono tutte le altre disperdersi all’improvviso in varie direzioni.

Le prime a uscire dal nido sono le formiche scout o “esploratrici”, che, trovato il cibo, lasciano una scia chimica di feromone strofinando l’addome sul terreno. Seguendo la traccia, le operaie possono trovare la strada sia per il cibo sia per tornare al nido. La quantità di feromone emesso viene regolata in base alla distanza della fonte alimentare rispetto al nido e alla qualità e quantità del cibo stesso (le formiche depositano fino a 22 volte più feromoni entro 10 cm da una fonte alimentare rispetto al tratto di percorso per tornare al nido).

Cosa fare per allontanarle senza l’impiego di insetticidi

Per adottare rimedi senza l’uso di insetticidi possiamo sfruttare le conoscenze sul loro comportamento:

  • visto che sono attratte da zuccheri e residui di cibo, bisogna rimuoverli immediatamente lasciando ben pulite le superfici. Barattoli di zucchero e miele vanno tenuti ben chiusi;
  • visto che rilasciano feromoni lungo il percorso, bisogna agire per “interrompere” o “deviare” la traccia chimica rilasciata. Molti oli essenziali vegetali (olio di menta, salvia, pino o eucalipto) disturbano e disorientano le formiche. Risulta in alcuni casi efficace anche la distribuzione di sale fino sul percorso delle formiche, ma quest'ultimo rimedio è del tutto empirico e non supportato da evidenze scientifiche.

Test di laboratorio hanno inoltre, dimostrato la tossicità per ingestione dell'acido borico sulla formica. In effetti, il borotalco contribuisce ad allontanarle.
Anche l'assunzione di vari dolcificanti come l'eritritolo, l'aspartame o la saccarina sembra essere letale per diverse specie e si potrebbero realizzare esche con queste sostanze.

Se è proprio necessario utilizzare un prodotto chimico, le esche chiuse in contenitori sono le più sicure per l’ambiente e per gli animali domestici rispetto ad altri insetticidi. Sfruttano il comportamento di trofallassi delle formiche (il meccanismo di scambio di frammenti di cibo fra gli individui all’interno di una colonia). Le operaie foraggiatrici trovano frammenti di esca e li distribuiscono fra i membri della colonia, in questo modo il principio attivo contenuto nelle esche si diffonde all'interno del formicaio ed elimina nel tempo tutte le formiche.

Quali sono le specie più comuni in Italia

Andiamo a conoscere meglio le specie di formiche che più probabilmente potremo trovare nelle nostre case e nei nostri giardini, andando a scoprire il loro comportamento.

Formica nera

Siamo in giardino, abbiamo da poco seminato il prato e iniziamo ad osservare file di formiche nere che trasportano rapidamente semi verso il loro nido. Potrebbe trattarsi della formica nera (Lasius niger) che costruisce spesso il formicaio nel terreno e sotto le pietre. Le colonie contano in media oltre 5.000 individui. Le operaie vivono fino a 1-2 anni, mentre le regine possono vivere anche 28 anni.

formica nera
Larius niger, formica nera tipica dei giardini.

Nei mesi di luglio e agosto, con il clima più caldo, maschi e femmine mettono le ali e si impegnano in voli nuziali. Subito dopo l'accoppiamento, i maschi muoiono, mentre le femmine alate fondano nuove colonie. Questa specie si nutre di vari tipi di cibo: semi, nettare dei fiori, mosche e altri piccoli insetti, che vengono riportati al nido. Le formiche nere "mungono" anche gli afidi, raccogliendo le preziose gocce di melata dolce.

Formica del marciapiede

Facciamo cadere qualche residuo di cibo, magari un pezzetto di carne sul marciapiede davanti all’ingresso di casa e notiamo che, in pochi istanti, migliaia di piccole formiche brune si addensano intorno al frammento caduto e cominciano a smembrarlo e a trascinarlo via in pezzi microscopici fino a far sparire ogni traccia. Potrebbe trattarsi della formica del marciapiede (Tetramorium caespitum) che tende a nidificare appunto sotto selciati, pavimentazioni e  marciapiedi o nelle fessure delle abitazioni. Ha il corpo marrone scuro con zampe chiare. Anche in questa specie le operaie sono molto più piccole delle regine: l’operaia è lunga circa 3,25 mm mentre la regina è lunga circa 8 mm.

formica del marciapiede
Tetramorium caespitum, formica del marciapiede.

Hanno colonie poligine (cioè con più di una regina) e questo comporta che possono moltiplicarsi molto rapidamente. Le regine depongono uova fecondate che diventano operaie o regine e uova non fecondate che diventano maschi, mangiati dagli altri individui della colonia subito dopo l’accoppiamento. Sono prevalentemente carnivore, ma non disdegnano cibi zuccherini.

Formica carpentiere

E’ primavera e in casa osserviamo preoccupati una fila ordinata di formiche che escono da una presa della corrente elettrica o da un battiscopa in legno e si incamminano decise verso un punto della cucina. Potrebbe trattarsi della formica carpentiere (Camponotus vagus), detta così perché scava nidi nel legno ed è in grado di danneggiare il legname presente nelle abitazioni costruendo sistemi di gallerie. Se abitate in una casa in legno potrebbe essere un grosso guaio avere questi ospiti! Sono nere, opache, con peli piuttosto fitti. Le operaie sono grandi circa 6-14 mm, mentre le regine raggiungono anche 16-18 mm. Prediligono sostanze zuccherine come alimento.

formica carpentiere
Camponotus vagus, formica carpentiere.

Formica acrobata

Da un battiscopa in legno può uscire anche una formica acrobata (Crematogaster scutellaris) detta anche “rizzaculo”, per una particolare posizione di difesa  con l’addome sollevato, che assume se si sente in pericolo. Ha un morso piuttosto doloroso ed è inconfondibile per la testa rossa e l’addome cuoriforme. La sua presenza è spesso rivelata dalla formazione di segatura. Si nutre di carne, insetti vivi e morti, cadaveri di piccoli animali, ma anche di alimenti di origine vegetale e, come quasi tutte le formiche, adora i prodotti contenenti zuccheri.

formica acrobata
Crematogaster scutellaris, formica carpentiere.
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views