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26 Novembre 2023
17:46

Come sono fatti i formicai al loro interno e che ruolo svolgono per la “salute” del terreno

I formicai sono nidi sotterranei sormontati, nella sola parte a contatto con l'atmosfera, da montagnole di terra e residui vegetali di dimensioni variabili. La loro struttura interna accoglie la vita delle colonie di formiche, mantenendo il terreno ossigenato.

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Come sono fatti i formicai al loro interno e che ruolo svolgono per la “salute” del terreno
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Gli insetti sociali come le formiche formano vere e proprie società dove i membri compiono funzioni indispensabili alla vita in comunità. Vanno in cerca di cibo per sé e gli altri membri del nido, crescono la prole, proteggono la formica regina – che è generatrice di vita – e l’intricata struttura del formicaio, cioè del loro nido sotterraneo. La loro struttura interna è estremamente affascinante, così come è importante il loro ruolo ecologico. Andiamo quindi a scoprire come sono fatti e perché – contrariamente all'opinione comune – distruggerli non è una buona idea.

La struttura interna di un formicaio

Vi sarà sicuramente capitato di camminare su un prato e scorgere ai vostri piedi una o più montagnole di terra con un foro sulla sommità. Eravate di fronte alla parte più in vista di un’intricata struttura ipogea formata da camere e tunnel, dove si svolge gran parte della vita sociale delle formiche. È bene specificare che non tutte le specie di formicidae costruiscono formicai nel terreno: alcune nidificano nei tronchi d’albero e negli anfratti di materiali inerti come le rocce, tra queste la formica rossa di fuoco, specie invasiva nel nostro continente.

La struttura modello di un formicaio ci viene descritta in uno studio dall’entomologo Walter R. Tschinkel, prendendo a esempio i nidi delle colonie di Pogonomyrmex badius, le formiche raccoglitrici.

Ciascun nido di una colonia matura di questa specie, è costruito grazie al lavoro di circa 5000 formiche operaie, le quali scavano fino a 2 m di profondità smuovendo una quantità di terreno pari a 20 kg in 4-5 giorni. Le colonie di questa specie tendono a spostarsi una o due volte all'anno, per cui la mole di lavoro è da moltiplicarsi per due o tre nidi.

Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».
Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».

Le unità strutturali di base del nido si suddividono in pozzetti, camere e gallerie, cui si aggiunge la parte apicale aperta al mondo esterno, l’unica a noi visibile.

I pozzetti sono spazi vuoti allungati a sezione circolare, ovale o ovale appiattita, con un asse lungo solitamente inclinato mentre le camere sono più ramificate, presentano estensioni lobate e perciò possono essere considerate come pozzetti orizzontali e tendenzialmente circolari interconnessi tra loro. In questi due ambienti avviene, per esempio, la deposizione di uova trofiche (cioè sterili) da parte delle operaie che con queste nutrono le larve dei futuri individui.

Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».
Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».

Entrambe le precedenti strutture si trovano a diversi livelli di profondità del terreno e sono connesse tra loro e al foro apicale del nido attraverso delle gallerie, proprio come gli appartamenti di un edificio possono comunicare tra loro attraverso rampe di scale.

L’analisi dei gas a raggi infrarossi ha dimostrato che alcune specie di formiche scavano in risposta alla concentrazione di anidride carbonica (CO2) nel sottosuolo. A concentrazioni inferiori, le operaie scaverebbero di più, smuovendo maggiori quantità di terreno. Questa osservazione spiegherebbe una struttura più elaborata e intricata a profondità minori, come risposta delle scavatrici a un gradiente crescente di CO2 nel suolo a fornire un modello per lo scavo. Si è visto, infatti, che le concentrazioni di questo gas aumentano di 5 volte verso il fondo del nido rispetto ai primi centimetri di profondità.

Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».
Credits: Tschinkel W.R., «Journal of Insect Science».

Ha senso distruggere un formicaio?

È opinione abbastanza diffusa, soprattutto nel settore del giardinaggio fai-da-te, che i formicai che si trovano in prati e giardini debbano essere distrutti. In internet vi sono purtroppo moltissimi articoli che trattano l’argomento paragonando le colonie di formiche a delle piaghe ecologiche, elencando diversi modi per eliminare i formicai nel proprio giardino. Ma distruggendo i formicai si rende un cattivo servizio al giardino, oltre che creare un inutile danno alla colonia di formiche.

Nonostante molti giardinieri ritengano i formicai una seccatura, essi svolgono un ruolo molto importante e utile per il prato: come tanti piccoli aratri, le formiche della colonia rivoltano il terreno aerando il suolo e ridistribuendo in esso le sostanze nutritive. Non solo: se vi fermate a osservare le formiche noterete che agiscono anche come spazzini, raccogliendo le carcasse di insetti morti e trasformandole in fertilizzante per il terreno.

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Cosa fare se c'è una colonia di formiche infestanti

E se nel giardino troviamo una colonia di formiche alloctone e infestanti? Nel caso foste in dubbio, la soluzione potrebbe essere quella di segnalarne la presenza al programma europeo Life ASAP attraverso reperti fotografici e descrizioni dettagliate per ricevere, ove possibile, informazioni precise sia sulla specie che eventualmente sui rischi sanitari da contatto. Qualora infatti la specie sia dannosa anche per noi – e non solo per le altre specie animali e vegetali – non è raccomandabile distruggere il formicaio con i piedi perché le formiche, percepita la minaccia, uscirebbero numerose e molto velocemente per difendersi pungendo o mordendo.

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