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Per gli antichi romani, frequentare le terme era una vera e propria attività sociale e ricreativa, che andava ben oltre l'igiene personale: vi si andava anche per incontrare gli amici, discutere del più e del meno, parlare di politica e concludere affari.
Quando noi pensiamo alle terme, ci viene automaticamente in mente un luogo dedicato al benessere fisico, dove è appunto possibile fare il bagno in acque termali. Questa moderna concezione delle terme è nata recentemente, durante i secoli XVII e XVIII quando si è sedimentata nel sentire comune, grazie allo sviluppo di importanti cittadine termali come Bath in Inghilterra (il cui nome inglese deriva proprio dagli antichi bagni romani) e Spa in Belgio (così famosa in età moderna che il suo nome è diventato sinonimo di "centro benessere" in lingua inglese).

Nella società romana, frequentare le terme era invece un rituale e un'azione sociale a tutto tondo sviluppando una vera e propria cultura termale. Oltre che garantire l'accesso all'igiene pubblica a tutte le fasce della popolazione libera, le terme permettevano di usufruire di vari servizi: i principali edifici termali del mondo romano erano dotati di palestre, negozi per acquistare qualcosa da mangiare, biblioteche, sale lettura e luoghi di ritrovo di vario genere.

Era perfino possibile pagare i servigi di uno schiavo pubblico (cioè appartenente allo stato), detto capsarius, che si occupava di custodire i beni personali lasciati dai fruitori all'interno degli apodypteria, gli spogliatoi dai quali si accedeva alle stanze con le vasche o le palestre, dentro alle quali si stava rigorosamente nudi.

Più che spazi dedicati unicamente all'igiene personale, si può dunque parlare di veri e propri luoghi polifunzionali. In questo contesto non era affatto insolito ritrovarsi con gli amici, scambiare qualche parola con i conoscenti, e perfino concludere affari commerciali e prendere importanti decisione politiche. Non solo, le terme erano anche immensi scrigni d'arte: alcune delle più belle statue classiche che conosciamo provengono proprio da contesti termali, e i pavimenti a mosaico erano particolarmente apprezzati.

Gli spazi delle terme erano divise in aree per uomini e per donne, con una successione di tre vasche a seconda della temperatura dell'acqua: frigidarium, tepidarium e calidarium. Fra un bagno e l'altro, gli avventori più ricchi, che si facevano accompagnare da schiavi personali, potevano farsi fare dei massaggi oppure ungersi il corpo con unguenti e balsami. Il funzionamento di impianti così importanti, oltre che all'abilità di questo popolo nell'incanalare e distribuire l'acqua, si basava sui forni che servivano a riscaldare l'acqua contenuta in delle caldaie, almeno per quanto riguarda le terme che non avevano accesso a fonti d'acqua calda naturali.