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10 Ottobre 2025
11:00

Perché in autunno troviamo più ragni in casa e cosa li attira: è la loro stagione riproduttiva

Attirati dal bisogno naturale di riprodursi, in autunno i ragni escono dalle loro tane e diventano più visibili in casa, soprattutto in bagno e in soggiorno.

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Perché in autunno troviamo più ragni in casa e cosa li attira: è la loro stagione riproduttiva
ragni in casa autunno

Non è un caso che i ragni siano un simbolo di Halloween: in autunno è molto più facile vedere ragni nelle nostre abitazioni. La spiegazione più ovvia è che questa maggiore presenza sia dovuta al calo di temperatura stagionale: i ragni, alla ricerca di un rifugio più caldo, ma anche da cibo e umidità, entrano nelle case dall'esterno all'inizio dell'autunno. In realtà, le cose non stanno proprio così: le specie adattate all'esterno che cercano riparo nelle case sono molto poche e lo fanno raramente. Quello che osserviamo invece è un incremento delle attività delle specie di ragno domestico già presenti nelle nostre abitazioni. La fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, infatti, coincidono con la stagione riproduttiva di queste specie: i ragni, in particolare i maschi, diventano meno schivi e più competitivi alla ricerca di una compagna con la quale accoppiarsi, ed è così molto più facile vederli allo scoperto.

La stagione riproduttiva rende i ragni più intraprendenti

La fine dell'estate e l'inizio dell'autunno coincide con il subentrare della stagione riproduttiva di molte specie di ragni, non solo quelli domestici. La maggior parte dei ragni è solitaria e cerca compagnia soltanto durante il periodo riproduttivo. Mentre le femmine rimangono nascoste, i maschi aumentano la loro attività ed escono dai loro rifugi abituali, mettendosi alla ricerca delle femmine con cui accoppiarsi. Diventano intraprendenti anche durante le ore diurne, in cui normalmente starebbero nascosti, ed è per questo motivo che li notiamo più facilmente in autunno.

Questo è anche il periodo dell'anno in cui i maschi raggiungono le dimensioni maggiori, diventando ancora più facili da vedere; inoltre, la competizione tra maschi a caccia di un partner fa sì che quelli più grandi scaccino i più piccoli dai loro rifugi abituali, mandandoli a gironzolare allo scoperto. Non è quindi il numero di ragni ad aumentare, bensì la loro attività.

ragni casalinghi
Una Eratigena atrica, uno dei ragni domestici più grandi. Nonostante le dimensioni, non è velenosa e morde di rado

Le specie domestiche di ragni vivono in media un solo anno: nella caso della Tegenaria o della Eratigena, dopo la fecondazione, la femmina avvolge una settantina di uova in una sacca protettiva in un luogo sicuro: si schiuderanno dopo un paio di mesi, disperdendosi alla ricerca di un nuovo rifugio da colonizzare.

Vedere più ragni in autunno quindi non è un segno di intrusi dall'esterno o di un qualche tipo di infestazione, bensì una naturale conseguenza del loro ciclo vitale e delle loro abitudini stagionali. La presenza di ragni in casa è uno dei metodi più naturali per scongiurare una possibile infestazione di altri invertebrati potenzialmente più molesti: i ragni offrono infatti un fondamentale servizio ecosistemico alla nostra specie, riducendo sia il numero di mosche, scarafaggi etc. all'interno delle case, sia quello di afidi, bruchi e altri infestanti nelle serre e nei campi coltivati. In Italia, solo due di questi ragni, il ragno violino e la malmignatta, hanno un morso di rilevanza medica per noi esseri umani, mentre il resto delle specie è per noi innocuo.

Le specie di ragni più comuni: ragni "da giardino" e "da casa"

Anche se si tratta di specie "sinantropiche", ovvero che vivono in prossimità degli esseri umani, i ragni che vivono all'esterno delle case e quelli che invece fanno la propria tana tra le mura domestiche tendono a essere distinti tra loro. Specie tipiche di giardini, mura e altri ambienti esterni vicini alle case, come il ragno crociato (Araneus diadematus), il ragno vespa (Argiope bruennichi) o le numerose specie di piccoli ragni saltatori (famiglia Salticidae) sono ben adattate a sopravvivere alle condizioni esterne. Tessono grandi ragnatele tra una pianta e l'altra con le quali catturano prede di passaggio oppure, come nel caso dei Salticidi, saltano addosso a piccoli invertebrati su foglie e pareti esterne. Quando la temperatura scende troppo, la lor attività si riduce ed entrano in uno stato di dormienza producendo composti "antigelo" nel loro corpo che abbassano la soglia di congelamento. Allo stesso tempo, i ragni tendono a essere attratti dal calore, che aiuta a regolare la loro temperatura corporea, quindi di rado può capitare che qualcuna di queste specie si intrufoli in casa con l'arrivo dell'autunno, magari attraverso una finestra ancora aperta.

ragno domestico
Un ragno folcide, uno dei più comuni dentro le abitazioni, fa sottili ragnatele agli angoli delle pareti

Le specie di ragno domestiche, invece, sono in casa nostra tutto l'anno: la Tegenaria domestica, la Eratigena atrica, i ragni folcidi (famiglia Pholcidae) o il ragno violino (Loxosceles rufescens) nidificano negli angoli delle pareti, oppure negli interstizi, nelle soffitte e in altri angoli scuri e umidi. Contrariamente alle specie da esterno, questi ragni prediligono le condizioni dell'ambiente domestico, dentro al quale cacciano mosche e moscerini, pesciolini d'argento e altri ragni di più piccole dimensioni. Si avventurano fuori casa molto raramente, e di solito solo per trasferirsi da un'ambiente chiuso all'altro. Poche specie, come il ragno lupo (Hogna radiata) sono ben adattate sia all'ambiente esterno che quello interno.

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