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31 Luglio 2024
14:13

Ragno violino: come riconoscerlo, dove vive e cosa fare in caso di morso

Il ragno violino è un aracnide di piccole dimensioni originario del bacino del Mediterraneo e, quindi, comune anche in Italia. Predilige ambienti semi-aridi e tende a muoversi di notte, restando nascosto in fessure e anfratti bui fin quando c’è luce. Come tutti i ragni, possiede ghiandole velenifere e, insieme alla malmignatta, è l’unico ragno presente nella nostra Penisola il cui morso può comportare sintomi di un certo rilievo medico e lesioni cutanee anche importanti, comunque non mortali.

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Ragno violino: come riconoscerlo, dove vive e cosa fare in caso di morso
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Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è un ragno originario del bacino del Mediterraneo, molto comune anche in Italia. È ormai diffuso in tutto il mondo come specie invasiva poiché facilmente veicolato con il trasporto delle merci e, quindi, si può ormai definire una specie cosmopolita. La recente notizia del vicebrigadiere dei Carabinieri Franco Aiello morto a Palermo causa di un morso di ragno violino ha riacceso la paura nei confronti di questo aracnide, ma in realtà a oggi l’allarme è ingiustificato in quanto il numero di casi di morso da ragno violino nel nostro Paese è sempre molto basso (in caso di paura tende a nascondersi), e al momento non ci sono dati scientifici sugli effetti mortali del morso in soggetti sani.

Com'è fatto il ragno violino: caratteristiche e dimensioni

Il ragno violino è un ragno della famiglia Sicaridi di colore marrone-giallastro, con corpo di circa 7-9 mm e con zampe lunghe e sottili. Deve il suo nome comune ad una sorta di disegno sul cefalotorace che potrebbero ricordare la forma di un violino. In realtà il carattere anatomico distintivo è la presenza di 6 occhi diversamente da altri ragni che ne hanno 8. Questi 6 occhi è come se fossero disposti in 3 coppie (vedi immagine).

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Il ragno violino ha 6 occhi (3 coppie).

Dove vive il Loxosceles rufescens: il suo habitat in natura e in casa

Benché originario di ambienti aridi e semi aridi del bacino del Mediterraneo, ormai è ormai diffuso in tutto il mondo trasportato con le merci e si può quindi definire cosmopolita e anche sinantropico in quanto si è ben adattato anche agli ambienti urbani e alla vicinanza con l’uomo. Di abitudini molto schive e solitarie tanto da meritarsi anche la denominazione di ragno eremita, in natura si nasconde in anfratti o sotto le pietre, in luoghi asciutti e si muove solo di notte. Non tesse tele molto complesse, ma tende solo pochi fili. In ambienti urbani si è adattato a trovare rifugio in luoghi bui come soffitte, sgabuzzini o ripostigli. Non si avvicina all’uomo e tende solo a difendersi se toccato inavvertitamente.

Cosa succede se ci morde un ragno violino: i sintomi

Premesso che tutti i ragni sono dotati di ghiandole velenifere e utilizzano dosi di veleno per uccidere le loro prede, va detto che in Italia solo due specie hanno veleno che può comportare sintomi di un certo rilievo medico: una è proprio il ragno violino, l’altra è la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus).

La sostanza chiave presente nel veleno di questo aracnide è un enzima, la sfingomielinasi D, che provoca infiammazione ed effetti necrotici sulla cute, disturbi ematologici e insufficienza renale. Inizialmente il morso è indolore e, quindi, difficilmente ci si accorge di essere stati colpiti; poi la sostanza necrotica comincia a diffondersi generando una lesione cutanea con una aspetto caratteristico.

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Effetti di un morso di ragno violino. Credit: Chip640103, via Wikimedia Commons.

Dopo circa 2-8 ore nella zona del morso la cute comincia ad arrossarsi e si manifesta bruciore e, a volte, prurito. In una fase successiva, dopo 12-24 ore inizia a formarsi una sorta di vescica e nei giorni seguenti il tessuto necrotico assume una colorazione scura e bluastra. L’ulcerazione, se ben medicata, generalmente guarisce dopo 6-8 settimane. In qualche caso piuttosto raro la lesione cutanea può diventare piuttosto estesa e può richiedere interventi specifici.

Cosa fare se si viene morsi dal ragno violino

Il protocollo suggerito dal Reparto di Medicina di terapia intensiva, chirurgia e anestesia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli prevede un lavaggio della parte colpita con abbondante acqua e l’uso di un disinfettante locale a base di ipoclorito di sodio allo 0,05%. Sono sconsigliati disinfettanti a base di ammonio o acqua ossigenata.

Non esistono attualmente antidoti specifici per il morso del ragno violino. Eventuali ulteriori terapie andranno ovviamente suggerite da un medico. Ad ogni modo, sarà utile se possibile catturare il ragno con le dovute accortezze per determinare se si tratta effettivamente di ragno violino. Un Centro di referenza nazionale per questo tipo di problemi è il Centro Antiveleni di Pavia che può fornire supporto.

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