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19 Giugno 2025
13:57

Israele ha chiamato l’operazione militare contro l’Iran “Rising Lion”, cioè Leone nascente: ecco perché

Il nome "Operation Rising Lion" - Leone nascente, scelto per l'attacco lanciato da Israele contro l’Iran, richiama un versetto biblico sulla forza d’Israele e il leone della bandiera persiana pre-1979, simbolo monarchico e spirituale poi rimosso dal regime islamico: un messaggio al popolo iraniano e ai suoi leader.

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Israele ha chiamato l’operazione militare contro l’Iran “Rising Lion”, cioè Leone nascente: ecco perché
Emblema della Persia; via Wikimedia Commons
Emblema della Persia. Credits: Wikimedia Commons

L'operazione militare lanciata da Israele nelle ultime 72 ore contro le strutture nucleari, le fabbriche di missili e i comandanti militari iraniani è stata battezzata "Operation Rising Lion" (Leone nascente in italiano). Secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'operazione ha l'obiettivo di "eliminare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele", e continuerà "per quanti giorni saranno necessari". Ma il nome scelto non è affatto casuale: è un riferimento preso da un versetto della Bibbia, ricco di profondi significati storici, culturali e politici.

Un richiamo biblico di forza e determinazione

Il significato principale di "Rising Lion" deriva da un versetto della Bibbia, che in maniera più estesa è contenuto nel Libro dei Numeri, capitolo 23, versetto 24:

Ecco, un popolo si alza come leonessa e si drizza come leone; non si coricherà finché non abbia divorato la preda e bevuto il sangue delle vittime.

L'espressione fa parte dell’oracolo di Balaam, un profeta e indovino non israelita. La storia narra che Balaam fu chiamato da Balak, re dei Moabiti, per maledire gli Israeliti che minacciavano il suo regno dopo quarant’anni di peregrinazioni nel deserto. Tuttavia, Dio intervenne: prima gli concesse il permesso di partire, poi ostacolò il suo cammino. Giunto da Balak, Balaam pronunciò tre oracoli, tutti favorevoli a Israele, benedicendolo invece di maledirlo. Il versetto è tradizionalmente interpretato come una descrizione divina della forza e della tenacia di Israele, paragonando la nazione a un leone vittorioso che non si riposerà finché non avrà soddisfatto la sua fame.

Questo richiamo biblico dovrebbe dunque simboleggiare la forza e la determinazione di Israele nell'affrontare la "minaccia" iraniana. A questo proposito, il giorno prima degli attacchi, il primo ministro israeliano era stato ritratto in una fotografia mentre deponeva un biglietto scritto a mano nella Fessura del Muro Occidentale di Gerusalemme, il sito di preghiera più sacro del giudaismo. Nella foto, il biglietto menzionava la frase: "il popolo si alzerà come un leone".

Un messaggio politico al popolo iraniano: il leone pre-rivoluzionario

Ma il significato di "Rising Lion" non si ferma alla sola simbologia biblica, ha anche un forte messaggio politico: il leone è infatti un omaggio all’animale raffigurato sulla bandiera iraniana prima della rivoluzione khomeinista del 1979. Prima del 1979, infatti, il leone era un elemento centrale e distintivo della bandiera iraniana, non un semplice ornamento, ma un emblema secolare di forza, coraggio e sovranità monarchica, che incarnava il potere temporale dello Shah (sovrano della Persia). Questo simbolo, spesso raffigurato con il sole, era radicato da secoli nell'identità persiana, utilizzato sulle bandiere, le monete e gli edifici governativi durante le dinastie Qajar (1789–1925) e Pahlavi (1925–1979). Era persino associato ad Ali, cugino e genero del profeta Maometto, figura venerata nello sciismo, arricchendo il simbolo di una dimensione spirituale.

bandiera iran prima del 1979
La bandiera dell’Iran prima del 1979; Credit: via Wikimedia Commons

Con l'avvento della Rivoluzione Islamica del 1979 guidata dall'Ayatollah Khomeini, il simbolo del leone fu abolito perché considerato un retaggio della monarchia "decadente", e sostituito dall'attuale simbolo stilizzato della parola "Allah" al centro della bandiera. Attraverso la scelta del nome "Rising Lion", Israele quindi starebbe lanciando un messaggio diretto al regime degli Ayatollah, di un potenziale ritorno a un'epoca precedente, alludendo a un cambiamento politico che ripristini un passato percepito come meno ostile.

In conclusione, "Operation Rising Lion" è molto più di un semplice nome in codice militare: è una dichiarazione simbolica a più livelli, che combina un richiamo alla forza e alla determinazione biblica di Israele con un potente messaggio politico rivolto alla storia e all'identità iraniana. Israele, attraverso questa scelta nominale, non solo comunica un obiettivo militare, ma oltre a destabilizzare il regime, cerca anche di influenzare la percezione del conflitto agli occhi del mondo.

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