Perché le cicale si sentono solo in estate? “Cantano” solo sopra i 22 °C

Quel ritmo inconfondibile e persistente che ci accompagna nelle calde giornate da giugno a settembre – a differenza dei grilli, che friniscono con il buio – è il suono emesso dalle cicale che, contrariamente a quanto narra la famosa favola di Esopo “la cicala e la formica”, sono insetti particolarmente attivi. Ma perché le sentiamo solo d'estate? Le cicale friniscono solo d'estate perché il loro canto, prodotto dai maschi per attirare le femmine, è possibile solo quando la temperatura supera i 22 °C. Questo a causa del fatto che il loro organo stridulatore, composto da lamine sottili chiamate timbali, può vibrare e produrre suono solo a temperature elevate. Quando fa freddo o piove, il diaframma della cicala perde elasticità e l'insetto non riesce a cantare. In questo articolo quindi scopriamo il "canto" delle cicale, quali sono le specie presenti in Italia e in Europa e qual è il loro ciclo vitale.

Perché le cicale "cantano" solo quando fa caldo

La riproduzione è il momento cruciale della fase adulta di una cicala e dura poche settimane. Il caratteristico ed estenuante suono, denominato frinire, è prodotto dai maschi per attirare le femmine e viene emesso solo quando fa caldo per un motivo ben preciso: il maschio presenta sull'addome un organo stridulatore, composto da una serie di lamine sottili, dette timbali.

Per produrre il suono la cicala deve far vibrare queste lamine, ma ciò è possibile solo quando la temperatura ambiente raggiunge almeno i 22°C. Quando piove o la temperatura si abbassa, il diaframma perde elasticità e l’insetto smette di cantare. Il frinire della cicala è un suono specie-specifico, ciò vuol dire che ogni specie emette un proprio richiamo ad una determinata lunghezza d’onda e con un ritmo distinguibile solo dalle femmine della stessa specie.

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Molti entomologi, infatti, distinguono le diverse specie proprio registrandone il canto e analizzando la sua frequenza. La cicala più rumorosa al mondo è una cicala africana Brevisana brevis che raggiunge i 106,7 decibel. Tutto il meccanismo del suono culmina con il momento della riproduzione; una volte deposte le uova alla fine dell’estate gli adulti muoiono in massa e per ascoltare di nuovo le cicale si dovrà attendere il caldo dell’estate successiva.

Dove si trovano le cicale

Le cicale rappresentano un complesso di oltre 3.000 specie diffuse in tutto il mondo, appartenenti all’Ordine Emitteri. Prediligono ambienti aridi con presenza di boschi e cespugli, misti a zone aperte e assolate. Si trovano soprattutto su pini e olivi, ma apprezzano anche altri alberi e arbusti. La cicala più comune in tutta l’area del Mediterraneo è la Cicala del frassino (Cicada orni) che ha un “canto” molto forte e caratteristico, mentre una della specie più diffuse in tutta Europa è la Cicala di montagna (Cicadetta montana) che popola anche zone della Scandinavia grazie al fatto che il suo stadio larvale riesce a sopportare anche temperature invernali piuttosto rigide.

Il ciclo vitale delle cicale

Il ciclo vitale della cicala è suddiviso in una fase evolutiva sotterranea e una fase adulta che vive su alberi e arbusti. Lo stadio immaturo, di ninfa, appena uscito dall’uovo si insinua nel terreno e vive sotto terra anche per alcuni anni, alimentandosi della linfa estratta dalle radici delle piante, fino a raggiungere un aspetto molto simile all’adulto ma ancora privo di ali.

A questo punto, grazie ad un paio di zampe anteriori scavatrici, emerge dal terreno per arrampicarsi su una pianta e mutare; dall’esoscheletro trasparente della ninfa viene fuori un individuo adulto pronto per volare e riprodursi.

Alcune specie, le così dette cicale annuali, vivono sotto terra allo stadio di ninfa per periodi che vanno da due a cinque anni. Altre specie, dette cicale periodiche, hanno la peculiarità di trascorrere gran parte della vita sotto terra per molti anni, per poi emergere tutte insieme dal terreno ad intervalli ben precisi.

Il caso più sorprendete è quello di alcune specie di cicala del Nord America, del genere Magicicada che vivono nel terreno allo stadio di ninfa per un periodo che va da 13 a 17 anni per poi emergere tutte contemporaneamente a migliaia, a volte con densità di 350 individui per metro quadrato. Un fenomeno che spaventa e affascina allo stesso tempo.